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Vicenza: No a presidi del Sud

  1. #41
    Tyler Durden
    Uomo 37 anni
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    roma ladrona milano capitale! roma ladrona campoba.. cioè.. milano capitale!

    MAPPE

    Il Paese delle leghe
    e la nazione impossibile


    di ILVO DIAMANTI



    Esiste l'Italia? E, soprattutto, è una nazione? È una questione vecchia quanto l'Italia. Tornata attuale all'avvicinarsi del 2011, anniversario dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Carlo Azeglio Ciampi, non a caso, ha minacciato di lasciare il Comitato per le celebrazioni, "se non cambia nulla". Se, cioè, non viene colmato - o almeno nascosto - il "vuoto di idee" in merito, denunciato da Ernesto Galli della Loggia.

    Ciampi, d'altronde, aveva restituito dignità al 2 giugno, festa della Repubblica. Ha valorizzato un'idea dell'Italia come "nazione di città e di regioni". Dove la molteplicità e le differenze sono un elemento di unità. Un distintivo. Il che significava dare cittadinanza anche alla Lega e alle sue rivendicazioni "riformiste".

    Anzitutto il federalismo. Nel corso della prima metà degli anni Novanta, d'altronde, la minaccia della secessione del Nord, lanciata dalla Lega, aveva reso esplicita la questione: che succede "se cessiamo di essere una nazione?" (titolo di un noto saggio Gian Enrico Rusconi del 1993). Favorendo, per reazione, un ritorno prepotente dell'identità nazionale (certificata da numerosi sondaggi).

    Oltre 15 anni dopo, la questione riappare. Molto meno lacerante, però. E per questo più preoccupante. La nazione. Fondata su un comune nucleo civico. Un'identità condivisa. Non suscita grande passione. Semmai, vi sono segnali che vanno in senso diverso e divergente.

    Anzitutto, gli orientamenti dei cittadini in questo senso, si sono raffreddati sensibilmente. All'inizio del 2000 (indagine LaPolis-liMes), l'Italia costituiva uno dei due principali riferimenti dell'appartenenza territoriale per il 42% delle persone. Alla fine del 2008 per il 35%. Oltre 8 punti in meno. Nello stesso periodo, però, si è ridimensionato anche l'attaccamento per le città (dal 41 al 26 %) e le regioni (dal 34 al 23%).


    Mentre è cresciuta, soprattutto, l'identificazione nelle macroregioni. In particolare, nel Nord. Era espressa dal 9% dei cittadini nel 2000, oggi dal 14%. Che però sale al 26% fra i cittadini del Nord "padano" (senza l'Emilia Romagna). In altri termini, l'Italia non riesce più a tenere insieme i diversi pezzi di questo paese. Dove, anzi, si riaprono le fratture antiche. Prima fra tutte: fra Nord e Sud.

    Negli ultimi 3 anni, infatti, la quota degli italiani che esprime "distacco" nei confronti del Nord o del Sud sale, infatti, dal 20 al 31% (indagini LaPolis-liMes). Segno di un reciproco risentimento, che cresce vistosamente. Oggi il 26% di coloro che risiedono nel Nord "padano" e il 20% di chi abita nelle regione "rosse" (oggi "rosa") dichiara la propria "distanza" dal Mezzogiorno. Viceversa, il 29% dei cittadini del Mezzogiorno si dice lontano dal Nord.

    Ancora: oltre un terzo dei cittadini del Nord (più del 40% nel Nord-Est) ma anche delle regioni "rosse" del Centro ritiene che il Mezzogiorno sia "un peso per lo sviluppo del paese".

    La divisione fra Nord e Sud, mai risolta, oggi appare una frattura. Resa più drammatica dalla crisi economica e finanziaria, che alimenta il conflitto fra interessi territoriali. Divenuti, a loro volta, argomento di consenso e antagonismo politico. I partiti della prima Repubblica erano anch'essi federazioni di interessi e di comitati territoriali. La DC ma anche il PCI. Tuttavia le differenze e le domande locali erano integrate e mediate all'interno del partito su base nazionale.

    Oggi, invece, le forze politiche usano sempre più spesso il riferimento territoriale come un'arma di lotta politica. Nel Nord, ovviamente, la Lega. Ma anche i governatori del PdL. Nel Sud, l'MpA guidato da Raffaele Lombardo, in nome degli interessi della Sicilia ha rotto l'alleanza con il PdL. Mentre Bassolino propone apertamente un nuovo "movimento del Sud". E altri governatori di Centrosinistra, come il presidente della Puglia, Nichi Vendola, polemizzano apertamente con il governo "nordista", guidato dall'asse padano Bossi-Tremonti.

    D'altra parte, il risultato del PdL e Berlusconi, a livello nazionale, come si è visto alle recenti elezioni europee, dipende sempre più dalle alleanze "territoriali". Al Nord con la Lega, al Sud con MpA e con altre liste. Mentre il Pd continua ad essere confinato nelle regioni rosse. Quasi una "Lega del Centro", come ebbe a dire anni fa Marc Lazar. E per questo fatica a imporsi.

    Da ciò la differenza profonda, rispetto agli anni Novanta. Allora le tensioni territoriali erano agitate dalla Lega nel Nord. Un soggetto politicamente periferico. Oggi, invece, la Lega governa ed è in grande ascesa. Mentre al Sud crescono altre leghe. Così l'Italia rischia di venire lacerata dalle crescenti tensioni fra nordisti e sudisti. Mentre la pluralità delle "patrie locali", su cui puntava Ciampi, non riesce più ad alimentare senso di appartenenza. Le città, le province e le regioni stentano a offrire identità ai cittadini. Oppure lo fanno alimentando le spinte localiste e anticentraliste. Tutti contro tutti. Ciascuno per proprio conto. Le province, dal 1980, quando se ne propose l'abolizione, sono aumentate da circa 90 a 110. Mentre sono centinaia i comuni che vorrebbero a scavalcare i confini regionali. Aggregandosi alle regioni più ricche e favorite dallo stato (perlopiù, le Regioni a statuto speciale).

    Per questo, celebrare l'Unità della Nazione oggi è un'impresa difficile, se non impossibile. Perché non ci sentiamo uniti. E neppure una nazione. D'altronde, il carattere specifico degli italiani, secondo gli italiani stessi, è definito anzitutto dall'arte di arrangiarsi e dall'attaccamento alla famiglia. Un popolo di persone ingegnose e familiste. Capaci di inventare e di adattarsi alle difficoltà. Ciascuno per conto proprio. Si ricordano di avere un Casa Comune solo quando si tratta di chiudere le porte. Agli stranieri. Alzando - ovunque - muri per difenderci da loro. Dovremmo, semmai, difenderci da noi stessi. In questo mondo sempre più grande e aperto. L'Europa, sempre più debole. Senza un senso di appartenenza comune. Siamo destinati a perderci. A divenire marginali. Più ancora di oggi.

    La Nazione. Forse non c'è. Comunque, l'abbiamo rimossa. Ma la dovremmo (ri)costruire. Per legittima difesa.


  2. #42
    Can che dorme Wolverine
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    L'avevo detto io che erano in aumento DA ENTRAMBE LE PARTI le spinte "localiste" solo che nessuno mi crede, scaricando la colpa sempre e comunque sulla Lega Nord.

    Mi auguro riusciate prima o poi a levarvi i paraocchi da cavallo, anche se ormai non ci conto molto, visto il risentimento unidirezionale che cova negli animi di molti di voi.

    Dell'unità d'Italia sta fregando sempre meno a sempre più persone.....avremmo dovuto fare fin dall'inizio come proponeva Cattaneo....paradossalmente penso saremmo stati molto più uniti in quel caso, perchè ci sarebbero state meno "costrizioni"

  3. #43
    Tyler Durden
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    va che pure se faccio la lega di campobasso ovest è la lega nord che è al governo..
    io credo che dovremmo dividerci.. in un milione e mezzo di frazioni e farci invadere.. da un popolo che sta sul ***** alla lega possibilmente..

  4. #44
    Can che dorme Wolverine
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    va che pure se faccio la lega di campobasso ovest è la lega nord che è al governo..
    io credo che dovremmo dividerci.. in un milione e mezzo di frazioni e farci invadere.. da un popolo che sta sul ***** alla lega possibilmente..
    Il fatto che sia la Lega Nord ad essere al governo ha meno importanza di quanto tu possa pensare, nell'ambito del concetto di base espresso anche da quell'articolo....significa solo che è quella che ha più presa, NON che sia l'unica ad avere spinte autonomiste, dato che in quell'articolo che TU STESSO hai postato (sei stato tu, eh) è dimostrato che le spinte autonomiste dal basso in Italia ci sono eccome, sono dappertutto e per giunta in aumento.

  5. #45
    Tyler Durden
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    ma che ***** di discorso è?
    ci sono persone del nord a cui fa schifo la lega nord, se ci fosse al governo la lega sud direi la stessa ed identica cosa..
    o io essendo del sud rispondo delle boiate che dice qualsiasi persona del sud?

  6. #46
    Can che dorme Wolverine
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    ma che ***** di discorso è?
    ci sono persone del nord a cui fa schifo la lega nord, se ci fosse al governo la lega sud direi la stessa ed identica cosa..
    o io essendo del sud rispondo delle boiate che dice qualsiasi persona del sud?
    Mica ho detto questo dico solo che è sciocco puntare il dito solo contro la Lega Nord ignorando che le stesse sue aspirazioni sono replicate pari pari anche in relazione ad altri luoghi in tutta Italia.....è un fenomeno trasversale ed in aumento. Solo questo volevo evidenziare

  7. #47
    Moderatrice Holly
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    Mica ho detto questo dico solo che è sciocco puntare il dito solo contro la Lega Nord ignorando che le stesse sue aspirazioni sono replicate pari pari anche in relazione ad altri luoghi in tutta Italia.....è un fenomeno trasversale ed in aumento. Solo questo volevo evidenziare
    se esistesse una lega sud sarebbe uno schifo comunque.

    non è che perché uno non condivide le tue idee, ha i paraocchi o ignora fattene una ragione...
    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  8. #48
    Tyler Durden
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    ma a che serve inveire contro un partito che non comanda nulla, che non ha voce in capitolo, che non ha voce manco in paragrafo, che prende 3 voti scarsi? se i ruoli fossero invertiti io inveirei contro chi vuole dividere l italia stando dalla parte del sud.. cioè.. io davvero non vedo l incongruenza

  9. #49
    Moderatrice Holly
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    ma a che serve inveire contro un partito che non comanda nulla, che non ha voce in capitolo, che non ha voce manco in paragrafo, che prende 3 voti scarsi? se i ruoli fossero invertiti io inveirei contro chi vuole dividere l italia stando dalla parte del sud.. cioè.. io davvero non vedo l incongruenza
    ...a parte il fatto che l'mpa, non mi pare faccia molto gli interessi del sud. è un modo carino per trapiantare la lega nord al sud.
    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  10. #50
    Can che dorme Wolverine
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    se esistesse una lega sud sarebbe uno schifo comunque.

    non è che perché uno non condivide le tue idee, ha i paraocchi o ignora fattene una ragione...
    Il "paraocchi" di cui parlo io non è nel considerare la Lega Nord uno schifo, quello è legittimo, che lo si condivida o no

    Il paraocchi in questo caso è espresso dal puntare il dito sempre e solo contro la Lega Nord pensando che senza di lei l'Italia comincerebbe di colpo ad essere perfettamente unita senza più nessun tipo di rivalità.....QUESTO sì che significa avere i paraocchi, e personalmente sono convinto sia l'atteggiamento di molti di voi....mi auguro che l'articolo postato da Technics possa squarciare un po' questo velo e farvi guardare in faccia la realtà, e cioè che l'Italia così come la volete voi esiste solo durante i Mondiali....

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