Vicenza,colto in fallo assessore
Anti-lucciole, beccato con prostitute
Nei giorni scorsi la notizia era stata data con grande risalto dagli organi di stampa:"A Vicenza tolleranza zero contro i clienti delle prostitute". Tra i promotori dell'iniziativa Matteo Quesro, assessore alla cultura e alle politiche giovanili che però non sembra brillare per coerenza. Il politico è stato infatti "beccato" da una pattuglia dei carabinieri proprio mentre, a bordo della sua auto, si aggirava nel quartiere a luci rosse della città.
L'assessore, oltretutto, avrebbe anche tenuto nei confronti delle forze dell'ordine, un atteggiamento non proprio diligente. Vistosi scoperto, infatti, Quero (che era a bordo della sua auto) ha accelerato cercando di sfuggire alla pattuglia che gli aveva intimato di fermarsi. Bloccato qualche centinaio di metri dopo, l'assessore ha anche rifiutato di sottoporsi all'alcool test e si è così visto sequestrare l'auto sulla quale viaggiava e sospendere la patente, come previsto dalle normative in questi casi.
Ovviamente l'episodio ha fatto il giro dei "palazzi di potere" di Vicenza, diventando in breve tempo un vero e proprio caso politico. L'assessore si è scusato pubblicamente ed ha anche presentato le sue dimissioni al sindaco di Vicenza sostenendo che la sua decisione di levarsi i panni di politico nasce dall'esigenza di "difendersi dalle accuse con forza e libertà, cosa possibile solo da privato cittadino". Nella missiva contenente le dimissioni Quesro ha poi aggiunto altre scuse ai cittadini, ai colleghi, al sindaco, alla moglie e ai suoi tre figli.
Da parte sua il primo cittadino di Vicenza, da buon politico, ha cercato di rigirare la vicenda a suo favore sostenendo che "il giro di vite sulla sicurezza, in cui è incappato anche un assessore della mia giunta perdendo il suo posto, continua, senza guardare in faccia a nessuno".