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Il governo Berlusconi

  1. #4211
    FdT svezzato
    Uomo 40 anni da Salerno
    Iscrizione: 23/6/2007
    Messaggi: 282
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    E' tornato più dolce che mai...love love and love!

    Giustizia, nuovo scontro Anm-Berlusconi
    I giudici: "Basta con la violenza verbale"


    Il presidente del Consiglio anticipa alcuni temi della riforma: "Niente appello se si è assolti"dopo la decisione di non portare il decreto sul processo breve al Consiglio dei ministri
    ROMA - "Riproponiamo l'inappellabilità delle sentenze di assoluzione in primo grado nella riforma della giustizia che stiamo esaminando". Silvio Berlusconi apre così la sua conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. Tornando, con veemenza, sulla questione giustizia. "Sulla legge per il processo breve ci sono state calunnie e menzogne. Questa legge si dovrebbe chiamare legge sul processo lungo, perché il processo resta il più lungo in Europa, ma almeno ci sono tempi certi" dice il Cavaliere. Che torna ad attaccare i giudici, dicendo che le "aggressioni giudiziarie sono peggiori" di quella da lui subìta in piazza Duomo a Milano.

    Giustizia e riforme. "Nella riforma della giustizia a cui stiamo lavorando - dice Berlusconi con il guardasigilli Angelino Alfano al fianco - vorrei assicurare che riproponiamo la inappellabilità delle sentenze di primo grado. Noi riteniamo che dobbiamo ancora insistere affinché un cittadino accusato di aver commesso un reato e giudicato innocente da un tribunale della Repubblica non debba più essere richiamato in appello con un processo di Cassazione. Perché i pm lo fanno sempre di ricorrere in Appello anche soltanto per il puntiglio di far vedere che il loro teorema accusatorio era valido, o magari per una antipatia personale o per un pregiudizio politico. Per il cittadino invece è la tragedia, sia per lui che per i suoi cari".
    No dell'Anm. "E' inaccettabile che la discussione sui temi delicati della giustizia debba continuare con questi toni in un clima di violenza verbale e di aggressione", dichiarano il presidente e il segretario dell'Anm, Luca Palamara e Giuseppe Cascini, dopo le dichiarazioni del premier Silvio Berlusconi. "Ancora una volta - sottolineano i vertici del sindacato delle toghe - assistiamo a gravi insulti rivolti dal capo del governo nei confronti dell'istituzione giudiziaria la cui legittima e doverosa attività viene oggi paragonata a comportamenti illeciti e violenti".

    L'articolo intero lo potete trovare cliccando sul link qui sotto
    Giustizia, nuovo scontro Anm-Berlusconi I giudici: "Basta con la violenza verbale" - Repubblica.it


    evviva l'ammmore


  2. #4212
    obo
    .
    35 anni
    Iscrizione: 23/9/2005
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    poi si lamenta che la gente lo tratta male se le cerca. se fosse iscritto al forum mr. b. sarebbe certamente un troll con i controfiocchi

  3. #4213
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 42 anni da Reggio Emilia
    Iscrizione: 21/12/2007
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    ..forse si era iscritto, ma ormai l'avete bannato!!

  4. #4214
    Nemico delle bufale OrsettoGommoso2
    Uomo 34 anni
    Iscrizione: 19/3/2009
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    Quote Originariamente inviata da obo Visualizza il messaggio
    poi si lamenta che la gente lo tratta male se le cerca. se fosse iscritto al forum mr. b. sarebbe certamente un troll con i controfiocchi
    questa è bella

    Quote Originariamente inviata da Wittmann Visualizza il messaggio
    ..forse si era iscritto, ma ormai l'avete bannato!!
    e questa pure

  5. #4215
    obo
    .
    35 anni
    Iscrizione: 23/9/2005
    Messaggi: 35,505
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    no dai, non si fa le leggi per pararsi il culo, no...

    IL RETROSCENA. Preparato da Alfano per risolvere
    una disputa interpretativa da cui dipende il caso Mills


    Emendamento sul reato di corruzione
    Ecco l'asso segreto per salvare Silvio


    Il 25 febbraio la Cassazione deve confermare o no la condanna del teste pagato dal premier
    Il denaro fu versato dopo la testimo-nianza: dettaglio da cui dipende la gravità del reato di GIUSEPPE D'AVANZO



    PER comprendere le mosse di Berlusconi bisogna chiedersi qual è la via più diretta che può salvarlo subito dai processi in attesa che, dopo le elezioni, ritorni la quiete politica indispensabile per la riforma delle immunità parlamentari, il salvacondotto per il futuro. Berlusconi, si sa, "ha riflessi costanti, non tollera le vie mediate, sceglie d'istinto la più corta, come il caimano quando punta la preda".


    La diagnosi di Franco Cordero torna utile per raccapezzarci in queste ore che vedono accumularsi e sovrapporsi iniziative legislative, disegni di legge, decreti con forza di legge, progetti di riforma costituzionale con "la sospensione per la durata del mandato del procedimento" per tutti i parlamentari. Il presidente del Consiglio ha in mano molte carte da giocare: il processo breve al Senato (cancella i suoi processi); il legittimo impedimento alla Camera (introduce una norma temporanea che consente il rinvio del processo del Cavaliere, in vista dell'approvazione della riforma costituzionale); tre decreti passepartout (milleproroghe, trasferimenti d'ufficio dei magistrati, piano carceri) che possono ospitare, last minute, l'asso (o gli assi) che nasconde nella manica. La strategia del Cavaliere è sempre camaleontica. Vive di nebbia, svolte, diversivi, doppie intenzioni, falsi bersagli. Era forse una mossa deviante il decreto legge che avrebbe bloccato i processi per novanta giorni. È certo una frottola che quel decreto fosse utile per affrontare in serenità la campagna elettorale delle Regionali (figurarsi, il Cavaliere dà il meglio di sé nel ruolo della vittima di complotti inesistenti). Bisogna dunque guardare altrove e porsi sempre la stessa domanda: qual è la trovata che "disarma il nemico" e chiude ora e in modo definitivo la partita più vicina, rognosa e segnata, cioè il processo Mills? (Il capo del governo è accusato di aver pagato il testimone David Mills, già condannato in primo e secondo grado; è un processo segnato perché, come dice l'avvocato inglese, è "assurdo e illogico che uno sia condannato e l'altro assolto". È vero, perché la corruzione si consuma in due: se c'è un corrotto, Mills, ci deve essere anche un corruttore, Berlusconi).



    Il "riflesso costante" di Berlusconi è di muoversi con modi spicci modificando le regole del gioco a partita in corso, andando al sodo senza tante storie. In difficoltà, nel passato, ha abolito reati (falso il bilancio), cancellato prove (rogatorie), sostituito giudici (legittimo sospetto). C'è chi consiglia di verificare se sia in cottura oggi la stessa minestra, con uno degli stessi ingredienti. C'è chi suggerisce (anche nella maggioranza) di non guardare alle aule del parlamento, ma alle aule di giustizia: "Quel che può accadere nelle aule di giustizia troverà una corrispondenza nelle decisioni delle Camere". Vale la pena di seguire il suggerimento e dunque di spostarsi da Palazzo Madama e Montecitorio al Palazzaccio della Cassazione. Qui, il 25 febbraio, le Sezioni Unite decideranno se confermare, cancellare o rinviare a nuovo giudizio la sentenza di condanna di David Mills (con effetti vincolanti per il destino di Berlusconi).


    In Cassazione si respira una brutta aria. Equivoca, di imbarazzo, di sospetto. Un emendamento del governo in milleproroghe, sponsorizzato dal primo presidente della Cassazione Vincenzo Carbone e approvato dal ministro di Giustizia, promette di elevare a 76 anni (da 75) l'età pensionabile. "Con l'innalzamento dell'età pensionabile - ha già scritto il Sole 24 ore - Carbone resterà primo presidente fino all'estate 2011, il che gli consentirà, tra l'altro, di candidarsi alla Consulta quando, a ottobre 2010, scadrà il mandato di Francesco Amirante magistrato di Cassazione, attualmente presidente della Corte Costituzionale". Un ipotetico scambio di favori, un pasticcio che già si è avvistato in passato quando, nel 2002, alla vigilia della decisione della Cassazione sul "legittimo sospetto" sollevato sul capo dei giudici dei processi Sme e Imi-Sir, Berlusconi ha allungato di tre anni, correggendo la Finanziaria, la vita professionale delle toghe portandola da 72 a 75 anni. Quella volta gli andò male, ma ora il terreno - spiegano gli addetti - è più felice, il concime decisamente più fertile. Ecco perché.

    La corte d'appello di Milano, che ha condannato Mills a 4 anni e sei mesi di carcere, ha stabilito che il prezzo della falsa testimonianza - salvifica per Berlusconi - fu pagata dal corruttore dopo e non prima della sua testimonianza. Si chiama "corruzione susseguente". Il quesito, che il 25 febbraio deve trovare la risposta delle Sezioni Unite, è se la "corruzione susseguente" può integrare il reato di "corruzione in atti giudiziari" o soltanto la "corruzione semplice". Il fatto è che la Corte di Cassazione ha una giurisprudenza controversa. Con la sentenza n. 1065, il 25 maggio 2009, ha stabilito che "il delitto di corruzione in atti giudiziari può essere realizzato anche nella forma della corruzione cosiddetta susseguente" confermando una decisione del 20 giugno 2007 (sentenza n. 1358), ma in contrasto con un'altra sentenza (n. 33435) del 4 maggio 2006. Qui si legge: "La corruzione in atti giudiziari si caratterizza per essere diretta a un risultato e non è compatibile con l'interesse già soddisfatto su cui è modulato lo schema della corruzione susseguente". La "corruzione susseguente", pagata dopo l'imbroglio, come è avvenuto per David Mills, è dunque "corruzione in atti giudiziari" o "corruzione semplice"? Se la Cassazione dovesse decidere che è "semplice", Berlusconi sarebbe fuori pericolo perché il reato sarebbe già prescritto. Se stabilisse che è "in atti giudiziari", il Cavaliere sarebbe fritto perché, accertato che Mills incassa il prezzo della sua falsa testimonianza nel febbraio del 2000, la prescrizione cade soltanto a metà del 2012. La materia è così dubbia e discutibile però che nessuno tra gli addetti azzarda una previsione a meno che "la volontà del legislatore" non faccia pendere la bilancia decisamente a favore della corruzione semplice e quindi per la prescrizione (salvo Mills, ma salvo definitivamente anche Berlusconi, per l'altro processo - la frode fiscale sui diritti Mediaset - si vedrà, c'è tempo).


    È, a questo punto della ricognizione, che i suggeritori sapienti consigliano di verificare quali emendamenti sono stati messi a punto in autunno dal governo, o meglio dal ministro Angelino Alfano, proprio (pare) su suggerimento del primo presidente della Cassazione, Vincenzo Carbone. "Se ne è già parlato", dicono.


    Se n'era parlato, ma se n'era perso il ricordo, tuttavia è vero: in novembre, Alfano ha preparato un emendamento al "processo breve" per "perfezionare" il reato di corruzione in atti giudiziari. La modifica dell'art. 319 ter (reato di corruzione in atti giudiziari) chiarisce in modo inequivocabile che "è da ritenersi non punibile la corruzione "susseguente"". Scrive il Tempo, il 24 novembre 2009: "Legge o emendamento al processo breve. Sarebbe questa, secondo quanto si è appreso in ambienti della maggioranza di governo, una delle ipotesi tecniche al vaglio del Pdl. In questo modo uscirebbero dai rispettivi processi il premier Silvio Berlusconi e l'avvocato inglese David Mills". Ecco dunque uno dei jolly nascosti nella manica del Cavaliere: la non punibilità della "corruzione susseguente" come corruzione in atti giudiziari. La mossa avrebbe una sua legittimazione nei contrasti della giurisprudenza, nella necessità di fare luce di un'ambiguità. Il "delitto perfetto" avrebbe l'indubbio vantaggio di obbligare i giudici delle Sezioni Unite a tenere conto della "volontà del legislatore" magari espressa soltanto al Senato in extremis, in coda all'approvazione del "processo breve". Anche se non sarebbe l'unica possibilità per i commessi obbedienti del Cavaliere. L'emendamento salvifico potrebbe essere inserito nei decreti milleproroghe o trasferimenti d'ufficio dei magistrati nelle sedi disagiate, che vanno approvati entro il 17 febbraio. E dunque otto giorni prima della decisione della Cassazione, 25 febbraio. "Come il caimano quando punta la preda".
    Emendamento sul reato di corruzione Ecco l'asso segreto per salvare Silvio - Repubblica.it

  6. #4216
    Tyler Durden
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    però è schifosamente incredibile oh.. lo fa davanti davanti e noi ce ne sbattiamo le palle

  7. #4217
    obo
    .
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    continuate a votarlo..


  8. #4218
    Bushi yasha
    Uomo 43 anni da L'Aquila
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    Purtroppo,fin quando non si esaurirà la scia di pietà e compassione nei suoi confronti causata dal vile attentato,potrà farne e dirne di tutti i colori...

  9. #4219
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 42 anni da Reggio Emilia
    Iscrizione: 21/12/2007
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    PEr una volta che fa un discorso sostanzialmente sensato e serio gli danno dell' "irresponsabile"...
    Non sarebbe stato da irresponsabile dire "abbasserò subito le tasse" e poi non farlo, oppure abbassarle davvero e compromettere il bilancio per farsi bello alle prossime regionali?!?
    No...dice semplicemnete "signori, al momento la situazione difficile non ci permette tagli di quel genere", che se qualche governo in più avesse ragionato così nei 40 anni passati magari non avremmo questo debito pubblico e non saremmo messi così..
    O forse intendeva dire "impopolare", che però non è sinonimo di "irresponsabile"..

    (PS: dite a tonino di leggere (o di farsi leggere, è meglio) la casta di stella e rizzo o i successivi, noterà: 1)che le alte spese della politica non sono certo un'invenzione di mr.B (il che non vuol dire che non siano troppo alte eh) 2) che non ha scoperto niente di nuovo 3)che non sono certo i tagli dei dipendenti di palazzo chigi che permetterebbero tagli nazionali dell'irpef o simili 4)che penso che nell'organico della presidenza del consiglio dei ministri sia anche incluso il dipartimento della protezione civile, a cui forse avrebbero dovuto tagliare i fondi, tnato quest'anno sono stati poco impegnati)

  10. #4220
    Overdose da FdT
    Uomo
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    il governo vince e scoppia la bagarre in aula, qualcuno pensa al souvenir del colosseo
    -------------------
    Processo breve, sì del Senato
    Bagarre in Aula, seduta sospesa


    Via libera di Palazzo Madama, in prima lettura, al disegno di legge sul processo breve, che passa ora all'esame della Camera. L'Aula ha approvato il provvedimento con 163 voti favorevoli, 130 contrari e 2 astenuti. Protesta dell'Idv, scontro con alcuni deputati del Pdl: sono intervenuti i commessi, poi seduta sospesa dal presidente Schifani. All'esterno sit-in di protesta del 'popolo viola'. Alle 16 la relazione del guardasigilli Angelino Alfano sull'amministrazione della giustizia a cui seguirà il dibattito.

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