e questo?? ci è sfuggito??
«Nel Pdl candidatura bluff di Berlusconi e molti ministri»
Il Pd si gioca la partita delle europee, cruciale per il suo rilancio, sfidando sulle liste il Pdl, che avrà Silvio Berlusconi come capolista in tutte le circoscrizioni e molti ministri e governatori in lizza. «Berlusconi vuole prendere in giro gli italiani, noi saremo alternativi», è la bussola indicata dal segretario Dario Franceschini per spiegare lo stop a governatori e sindaci e l'aut aut ai big che, optando per Strasburgo, dovranno lasciare il Parlamento.
È l'astensionismo e la delusione dei propri elettori il nemico che il Partito Democratico deve cercare di sconfiggere per recuperare i consensi persi per strada dopo le politiche. I sondaggi parlano di una lieve inversione di tendenza nel dopo-Veltroni ma il cammino è tutto in salita. Nonostante le difficoltà, Franceschini ha deciso, e per ora i big consultati ieri sera sembrano d'accordo, che non si possono «prendere in giro» gli elettori con candidati-bandiera che poi, una volta eletti in Europa, lasciano il seggio per Roma. Ed è proprio su questa differenza con il Pdl che il Pd vuole coniugare gli slogan della campagna elettorale.
La decisione vale per i big, da collocare come capilista, e quindi esclude candidature forti come Massimo D'Alema al Sud, mentre Piero Fassino sta valutando l'opportunità di lasciare il Parlamento per approdare in Europa magari con un ruolo di peso nel gruppo europeo. Il nodo della collocazione europea non è ancora stato sciolto, ma oggi D'Alema ha interpretato come «fatto positivo» la presenza di Lapo Pistelli come delegato del segretario del Pd al summit del Pse a Bruxelles. Se i big dovranno optare, non potranno invece candidarsi, o dovranno essere autorizzati dal partito, governatori e sindaci che, quasi in scadenza di mandato, aspirano al seggio europeo.
Ambizione che, anche se non ancora confessata, allettava, a quanto si apprende, parecchi amministratori, come Antonio Bassolino, Mercedes Bresso, Claudio Martini. «Non ci possiamo permettere il lusso di andare ad elezioni anticipate - spiega un dirigente democratico - per offrire un rifugio dorato ad alcuni».
Su questo sentiero stretto, che sarà approvato nella direzione di lunedì, il Pd deve trovare candidati forti, che portino consenso in un sistema elettorale di preferenze. Quasi certe le candidature di Goffredo Bettini, del sindaco uscente di Firenze Leonardo Domenici, del sindaco di Padova Flavio Zanonato, di Silvia Costa. Anche a Sergio Cofferati, a quanto si apprende, non dispiacerebbe candidarsi, ma nel partito c'è chi non ha dimenticato le motivazioni per le quali ha lasciato il Comune di Bologna.
Oltre a nomi forti sul territorio, Franceschini ha chiesto la candidatura di persone competenti, che si sappiano muovere in Europa e, tra i nomi che girano, ci sono quelli di Roberto Gualtieri dell'Istituto Gramsci e di Luciano Vecchi, già europarlamentare e coordinatore del dipartimento esteri dei democratici.
19 marzo 2009
Franceschini: La candidatura di Berlusconi e dei ministri alle elezioni europee è un imbroglio agli elettori
Il parlamento europeo ''non e' un residence per pensionati di lusso e le nostre liste saranno fatte e composte solo da persone che si candidano ad andare a lavorare a Bruxelles e a Strasburgo e non per raccogliere preferenze sulla base di una truffa''. Lo ha detto il segretario del Partito Democratico Dario Franceschini nel suo intervento di apertura dell'assemblea nazionale dei circoli democratici nel corso del quale ha denunciato ''l'imbroglio'' di Berlusconi agli elettori per la candidatura sua e dei ministri alle elezioni europee.
''Berlusconi ha gia' annunciato che sara' capolista in tutte e cinque le circoscrizioni e che candidera' tuti i ministri, omettendo di dire agli italiani -ha sottolineato Franceschini- che per legge quelli che saranno eletti facendo i ministri o il presidente del Consiglio dovranno dimettersi subito. Non potranno partecipare nemmeno alla prima seduta del parlamento europeo. E' per questo che lunedi' proporro' alla direzione del partito di candidare nelle nostre liste solo persone autorevoli e competenti che resteranno a lavorare in Europa. Proporro ' di candidare solo persone che non hanno mandati di governo locale e regionale da completare e che devono completare''. ''Molti amici -ha aggiunto Franceschini- mi hanno detto 'guarda, rifletti, pensaci perche' forse tu dovresti fare il capolista in tutte e cinque le circoscrizioni per sfidare Berlusconi'. Voglio dire che sfidero' Berlusconi, ma sulla serieta' e voglio dirlo direttamente a lui: il primo atto di serieta' di un uomo politico e' non imbrogliare gli elettori, non chiedere preferenze per essere eletti in un luogo cui non si mettera' mai piede''.
-.- voglio vedere quanti tg ne parlano.
Purtroppo è un malcostume diffuso da ambo le parti, per lo meno in ambiti locali......e chiunque lo faccia NON mi trova d'accordo, che si chiami Berlusconi, Franceschini o Pincopalla Tiziocaio