Scusa, Godel, ma la Chiesa chi ***** è per ergersi a difensore e censore della scienza?
Anche ammettendo per un attimo che tu abbia ragione, come si permette la Chiesa di arrogarsi simili diritti? È proprio il concetto alla base che è sbagliato, e sinceramente rimango basito di fronte alla tua aperta difesa della Santa Inquisizione
Trovo alquanto contradditorio da parte di una università non aprire le porte al pontefice, dove sta la democrazia che caratterizza il nostro stato italiano? Dove sono finiti tutti quei famosi discorsi di apertura al prossimo? Dove sta la cruda minaccia?
Se questo è il risultato siamo proprio messi male, quasi ad aver paura che la visita e le semplici parole di una persona possano far del male a chi le ascolta. Dove sta il problema mi chiedo? Se non vuoi ascoltarlo vai via, proprio come si farebbe con una qualunque altra rappresentanza religiosa, statale o che sia. Sono inorridita e non venitemi a fare il discorso dell'istruzione che deve essere laica, per favore. Di certo non si sarebbe messo lì a recitare un Padre Nostro di gruppo.
Se i cretini sono 67 qualcosa sotto c'è.
Proprio perchè siamo nella democrazia questi individui hanno il diritto, nella loro università, di dire "no."
Papa=cattolicesimo per forza=braccia aperte.
Chi l'ha detto?
Non è che perchè il Papa si trova a Roma, automaticamente tutti si devono inchinare, *****. Ognuno la penserà a modo suo.
E sottolineo che sto difendendo la linea opposta alla mia.
Concordo in pienoOriginariamente inviata da EuRaSiA
Sinceramente mi sembra tanto la questione del referendum sulla fecondazione assistita. Esercitare il diritto di dire "no" e fregarsene del restante 2000 che l'avrebbe reputata un'esperienza interessante.
Se non lo vuoi ascoltare non vai, è così che si esercita un diritto.
Non escludendo qualcuno a priori e lasciandolo fuori dalla porta. Che razza di comportamento cafone è?
Hanno il diritto di dire "no" PER LORO.....ma se la maggior parte degli altri non ha problemi, loro o restano lì e si tappano le orecchie o se ne vanno, nessuno dirà loro niente.
Ma è inammissibile che 67 persone possano condizionare un intero ateneo, è contrario proprio a quella democrazia che affermi di difendere......in democrazia vince la maggioranza, e così è giusto che sia
Si certo, anche io pensavo di non dovermi preoccupare per un piumino..
Quando parli di pochezza della mia persona non ti riferisci alla pochezza della mia tastiera.
Chaoz non diciamo chaozzate.
Non mi appassiona il discorso perchè non stiamo discutendo di niente ai fatti..
Per quanto riguarda il tuo "inadeguato", "incoerente" parlando di oggettività morale, il discorso che fai è ipocrita, o meglio stile Bertinotti (ora capisco perchè lo difendi..) in quanto che Bertinotti sia stato un 'non vedo non sento non parlo' è cosa risaputa, come non capisco come tu possa difendere la morale di chi non ammette che un comportamento del genere faccia schifo.
Quanto al tuo dire che non esiste morale oggettiva poi, abbandono subito il discorso perchè dimostri di non avere minimamente le basi per sostenere un'affermazione simile, che è assolutamente assurda.
Il tuo 'prescindere dall'onere economico' è quella che nel gergo si chiama freccetta alla Robin Hood
Il mio discorso verteva a farti capire che il disagio non è poi molto differente da quello causato dalla visita di un capo di stato estero (come è il Papa).
Di tutte le cose di cui ti puoi lamentare, insomma, lamentarti della visita del Papa all'ateneo romano sa proprio di scusa bertinottiana (tanto per rimanere in tema..).
E poi bisogna stare attenti a fare i Robin Hood, specialmente quando l'unica freccia che si scocca è quella che ci si pianta nel sedere.
C'è stata una sorta di mozione firmata da alcuni professori, e quella è stata la causa della rinuncia alla visita credo.
Quanto ai 60 coglioni, non rappresentano nulla se non la malattia dell'intolleranza verso la chiesa di cui è affetta questa società.
Vedo che rifai il Robin Hood.. Io dovrei fare la parte del Principe Giovanni?
Urca urca tirulero oggi splende il sol..
Tranqui, quando ti farà comodo lo troverai tu per primo.
E comunque, se tu facessi meno interventi del chaoz e più interventi sensati, tutta questa storia non ci sarebbe stata; anche perchè a differenza di ciò che credi per me non è poi tanto divertente stare a spiegare per filo e per segno i miei post come ad un bimbo di 4 anni; dato che francamente a discutere così mi rompo un po' il chaoz.
Spero che tu non abbia a risentirti per il chiarimento di idee con toni più forti del solito, o se gioco scioccamente col tuo nick.
Come già ti dicevo, parliamo del 1600 circa.. La chiesa all'epoca aveva molto più potere di oggi, ed il Papa era a tutti gli effetti un sovrano con enormi poteri considerando la sua investitura spirituale.Scusa, Godel, ma la Chiesa chi ***** è per ergersi a difensore e censore della scienza?
Anche ammettendo per un attimo che tu abbia ragione, come si permette la Chiesa di arrogarsi simili diritti? È proprio il concetto alla base che è sbagliato, e sinceramente rimango basito di fronte alla tua aperta difesa della Santa Inquisizione
Fu la cosa più sensata prendere le giuste precauzioni nei confronti di una tesi che era ragionevolmente e scientificamente assurda; e la chiesa spinse semplicemente Galileo a moderare i toni del suo discorso, cosa che poi non fece (anzi addirittura si mosse con aria non proprio furba vista la sua posizione..).
Oggi quel ruolo di potere la chiesa non ce l'ha più, ma il fatto che ce l'abbia avuto direttamente non significa che sarebbe stato più opportuno se avesse messo la testa sotto la sabbia facendo finta di nulla.. Credo sia difficile entrare nel contesto storico di quattrocento anni fa, ma dobbiamo ammettere che le cose andavano parecchio diversamente rispetto ad oggi.
d'accordo con Eury. E non ho parole, boh.. se studiassi a Roma non sarei rimasta lì ad ascoltarlo, ma da qua a fare tutto sto casino ce ne passa eh.
A coloro che si sentono indignati per la rinuncia del Papa a visitare la Sapienza.
Non capisco il vostro sdegno.
Parlate di attentato alla democrazia, quando in realtà nessuno ha impedito al Papa di andare alla Sapienza; in un clima di democrazia, si è solo espresso il disappunto che un personaggio così poco propenso alla scienza fosse proprio lui a inaugurare l'anno accademico.
Si è organizzata una manifestazione - pacifica - di dissenso da parte degli studenti.
Questa non è democrazia?
Come avrebbe dovuto essere la VOSTRA democrazia? Tappare la bocca a quanti fra docenti e studenti volevano manifestare il loro dissenso?
Il Papa alla fine dei giochi ha deciso LUI di disattendere l'invito fattogli dal rettore, vigliaccamente, non avendo nemmeno le palle di sostenere pubblicamente il dissenso che lui stesso ha creato con la sua politica medievale.
Secondo me si è spùttanato.
Quel che maggiormente mi dispiace è che la classe politica italiana e l'informazione pubblica non hanno perso nemmeno questa occasione per dimostrare la loro pochezza.
Nei TG nazionali di RAI1 e RAI2 (non parlo di Rai3 perché non ho avuto occasione di ascoltarlo) a fronte di millanta interventi e interviste a personaggi pubblici che han detto tutti la stessa cosa, cioé han manifestato la loro disapprovazione per la contestazione al Papa; non c'è stato UN intervento, dico UNO, che fosse di parere opposto!!
E i politici? Idem.
Mamma mia che paese di bigottoni che è l'Italia!!!
E dove crediamo di poter andare con questa zavorra ai piedi??
Premessa: non amo il Papa per molte sue contraddizioni ma lo rispetto e una sua visita non mi avrebbe per nulla turbato.
Non capisco il vostro sdegno visto che è lui che ha annullato la visita e non l'università che ha detto stai nel TUO stato. La sua rinuncia a mio avviso è stata utile per avere tutti dalla sua parte; una buona ed intelligente manovra politica degna del miglior capo di stato.
PS: la tv dice che erano 67 persone.... qui a modena risulta che molti non hanno firmato perchè magicamente appena si è saputo del documento da firmare questa è sparita.
E comunque anche se solo uno protesta per me è una cosa importante ed è giusto che lo faccia a prescindere dagli ideali e dalla religione.
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