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il Papa alla Sapienza

  1. #21
    Overdose da FdT
    Uomo
    Iscrizione: 29/9/2004
    Messaggi: 6,184
    Piaciuto: 122 volte

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    il problema è non accettiamo la religione in quanto tale nei templi della scienza o non accettiamo questo Papa che piu che portare consenso porta dibiatrie e polemiche varie ad ogni sua uscita?

    Per me e questo il vero punto in discussione scometto che se era Papa giovanni II tutti questi casini non c'erano


  2. #22
    Jazz_lover
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da Godel Visualizza il messaggio
    Dico, ma negli ultimi duemila anni hai vissuto in una caverna sul monte Sinai percaso?


    Poi vorrei proprio sapere in cosa la chiesa dovrebbe chiedere scusa alla scienza, dato che il tuo intervento è o.t.; e dove sta scritto che il Papa ha chiesto scusa per l'inquisizione.
    In quel discorso Giovanni Paolo II chiese perdono a Dio per i peccati commessi dai figli della chiesa, in modi ben diversi da quelli che i mezzi di comunicazione hanno sottolineato; sei completamente fuori strada.
    da www.vativan.van

    "3. " La Chiesa non può varcare la soglia del nuovo millennio senza spingere i suoi figli a purificarsi, nel pentimento, da errori, infedeltà, incoerenze e ritardi (TMA 33). La liturgia della richiesta di perdono a Dio per i peccati compiuti dai cristiani nel corso dei secoli, dunque, non solo è legittima, ma la forma più adeguata per esprimere il pentimento e per ottenere la purificazione.
    Giovanni Paolo II, con un atto primaziale, confessa i peccati commessi dai cristiani nel corso dei secoli fino a oggi, nella coscienza che la Chiesa è un soggetto unico nella storia, " una mistica persona". La Chiesa è comunione di santi, ma c'è una solidarietà anche nel peccato tra tutte le componenti del Popolo di Dio: ministero petrino, episcopato, presbiterato, vita religiosa, laicato.



    Queste colpe si possono così riassumere:
    a) Confessione dei peccati in generale (cf PAOLO VI, 4 gennaio 1964 al Calvario a Gerusalemme).
    b) Confessione delle colpe nel servizio della verità (cf GIOVANNI PAOLO II, Promemoria Concistoro 7, 13 giugno 1994; "Tertio MillennioAdveniente" , 35).
    c) Confessione dei peccati che hanno compromesso l'unità del Corpo di Cristo (Cf GIOVANNI PAOLO II, "Tertio Millennio Adveniente" , 34; "Ut Unum Sint", 34 e 82; Paderborn, 22 giugno 1996).
    d) Confessione delle colpe nei rapporti con Israele (cf GIOVANNI PAOLO II, Mainz, 17 novembre 1980; Basilica Vaticana, 7 dicembre 1991; Commissione Rapporti con l'Ebraismo, "Noi ricordiamo" 4,16 marzo 1998).
    e) Confessione delle colpe commesse con comportamenti contro l'amore, la pace, i diritti dei popoli, il rispetto delle culture e delle religioni (cf GIOVANNI PAOLO II, Assisi, 27 ottobre 1986; Santo Domingo, 13 ottobre 1992; Udienza generale, 21 ottobre 1992).
    f) Confessione dei peccati che hanno ferito la dignità della donna e l'unità del genere umano (cf GIOVANNI PAOLO II, Saluto domenicale, 10 giugno 1995; Lettera alle donne, 29 giugno 1995).
    g) Confessione dei peccati nel campo dei diritti fondamentali della persona (cf GIOVANNI PAOLO II, Yaoundé, 13 agosto 1985; Udienza generale, 3 giugno 1992).



    La confessione dei peccati storici dei cristiani non intende tuttavia operare solo una purificazione della memoria: vuole essere anche un'occasione perché cambi la mentalità, la prospettiva di certi atteggiamenti ecclesiali, e perché emerga un insegnamento per il futuro, nella consapevolezza che i peccati del passato permangono come tentazione nell'oggi.
    La confessione dei peccati favorisce il dialogo, la riconciliazione, la pace.



    La Chiesa è maestra anche quando chiede al Signore il perdono, la remissione dei peccati. "

    da Untitled Document

    "Riflessioni sul "mea culpa" papaleTra i molti doni elargiti dallo Spirito Santo nel nostro tempo, c’è il Concilio Vaticano II, che ha rappresentato l’inizio di un processo mirante ad una profonda riforma della Chiesa cattolica romana (Ecclesia semper reformanda), peraltro spesso invocata da molti isolati ed inascoltati profeti.
    Il Concilio avvia, tra l’altro, un sia pur timido e generico "mea culpa", cioè una riflessione su responsabilità della Chiesa romana per alcune gravi scelte del passato, relative, in particolare, al rapporto scienza-fede (con riferimento indiretto al "caso Galileo"), alle violazioni del principio della libertà religiosa, e al sostegno teorico e pratico dell'antisemitismo.
    Sulla scia del Concilio, comunità, vescovi, e gruppi teologici hanno iniziato a rivisitare, con sincerità e senza reticenze, il passato della nostra Chiesa. Il tutto, ovviamente, non per fare della ricerca storica, ma per trarre insegnamento a convertirsi "oggi".
    E' da questo "humus" che gli stessi pontefici - più cautamente Paolo VI, più insistentemente Giovanni Paolo II - sono stati come indotti a porsi il problema del "mea culpa". In tale cammino, rafforzato da analoghe iniziative in altre Chiese cristiane e preceduto da numerose richieste di perdono per gli errori del passato pubblicamente espresse dallo stesso papa Wojtyla, si situa il "mea culpa" vaticano del Marzo 2000: il 7 del mese è stato reso noto ufficialmente il documento della Commissione Teologica Internazionale (CTI) "Memoria e riconciliazione. La Chiesa e le colpe del passato" (MR); e il 12 lo stesso pontefice ha presieduto nella basilica vaticana la "giornata del perdono"."

  3. #23
    Jazz_lover
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da Godel Visualizza il messaggio
    Dico, ma negli ultimi duemila anni hai vissuto in una caverna sul monte Sinai percaso?


    Poi vorrei proprio sapere in cosa la chiesa dovrebbe chiedere scusa alla scienza, dato che il tuo intervento è o.t.; e dove sta scritto che il Papa ha chiesto scusa per l'inquisizione.
    In quel discorso Giovanni Paolo II chiese perdono a Dio per i peccati commessi dai figli della chiesa, in modi ben diversi da quelli che i mezzi di comunicazione hanno sottolineato; sei completamente fuori strada.

    credo proprio che tu abbia doveroso bisogno di starci a lungo

  4. #24
    Jazz_lover
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da Godel Visualizza il messaggio
    Bertinotti è uno che fino all'altro ieri ha leccato il culo a gente che ha taciuto i più grandi crimini della storia. L'unica accoglienza che dovrebbe meritarsi entrando in istituti che (solo in linea teorica purtroppo) dovrebbero garantire la conoscenza dei fatti storici è prenderlo a calci.
    Ti lamenti dell'onere economico della visita di un Papa, ma se il Re di Giordania muove il suo regale didietro per l'Italia con una scorta pagata da noi non ti lamenti, come non ti lamenti dei milioni di euro che ci costa il signor sindaco di Roma che gioca a fare il politico, come non ti lamenti del fatto che gran parte del denaro italiano è inghiottito da una speculazione bancaria sul debito pubblico.
    I discorsi ipocriti lasciali alla politica.
    Se chi riceve la visita sono gli studenti, e non il "Magnifico" rettore, questo deve starsene zitto perchè lui non è il padrone dell'università La Sapienza; e l'unica cosa di cui si dovrebbe occupare è cercare di risollevare le sorti di un ateneo così scadente.


    Se dovessi io commentare gli interventi come fanno altri non basterebbe l'area moderatori per contenere le segnalazioni, vista l'eccessiva sensibilità che molti interlocutori dimostrano ogni volta che si discute di qualcosa.
    si può dire lo stesso se non di peggio a proposito di papa Benedetto XVI quando ha ricevuto con calore la visita di Putin, che fa definito come un grande cristiano dal pontefice stesso, ignorando tutto il male da lui commesso.
    Definirei piu scadente il tuo senso critico e ogni tuo pensiero.

  5. #25
    Jazz_lover
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da Usher Visualizza il messaggio
    il problema è non accettiamo la religione in quanto tale nei templi della scienza o non accettiamo questo Papa che piu che portare consenso porta dibiatrie e polemiche varie ad ogni sua uscita?

    Per me e questo il vero punto in discussione scometto che se era Papa giovanni II tutti questi casini non c'erano
    concordo
    Per il pontefice precedente. pur con tutte le proprie controversie, il consenso era unanime; è stata storica la visita al Parlamento.

  6. #26
    Sempre più FdT
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    Quote Originariamente inviata da Cutty Sark Visualizza il messaggio
    si ma godel da come la dici te tutto quello che viene insegnato sui libri, detto da telegiornali o simili (o comunque universalmente accettato come vero) sarebbe invece fazioso e creato ad arte... mah
    E' proprio così. Basta uscire dai tediosi confini italiani per rendersi conto che gran parte della nostra istruzione è semplicemente falsa.

    Quote Originariamente inviata da Cutty Sark Visualizza il messaggio
    adesso mi vieni a dire anche che il processo a Galileo e' stato giusto e legittimo che Giovanni Paolo II chiedendo scusa a nome della Chiesa x inquisizione&simili in realta' non voleva dire assolutamente cio' mah mi sembra che la tua interpretazione di fatti sia mooolto personale (poi chissa' magari e' pure quella giusta )
    Non è una posizione personale è una posizione obiettiva. Galileo non portò prove delle sue teorie, bensì mosse un attacco alla chiesa ed un attacco alla scienza universalmente accettata all'epoca. Venne invitato dalla chiesa a sostenere l'eliocentrismo solamente come ipotesi, dato che non vi erano prove a favore della sua tesi, e si rifiutò. Oltre a non aver subito alcuna violenza, la sua condanna venne tramutata nell'obbligo a dover recitare delle preghiere settimanali (cosa che non fece) e nell'essere confinato nella sua villa di Arcetri.
    Lacritica all'esperienza di Feyerabend e le obiezioni che ha mosso circa la vicenda di Galileo sono assolutamente corrette, e questo da un punto di vista assolutamente critico e razionale.

    Per quanto riguarda le scuse di Papa Giovanni Paolo II come ti dimostra qui sopra JazzLover nessuno si è mai preso la briga di chiedersi cos'abbia detto realmente in quella circostanza.

    Quote Originariamente inviata da Cutty Sark Visualizza il messaggio
    cmq ho sentito la notizia al tg (spero sia vera a sto punto)... non vedo perche' dovrebbero impedire al Papa -come a chiunque altro occupi una posizione bene o male rilevante nella nostra societa'- di tenere un discorso (o quello che e') alla Sapienza. Si presentera', dira' la sua, chi vuole ascoltarlo lo ascolta, chi appoggia il suo discorso bon, chi non lo condivide altrettanto, chi non vuole proprio sentirne parlare se ne sta a casa; e il giorno dopo tutto come prima!
    non capisco proprio gli striscioni, la protesta, l'occupazione sbagliati non perche' rivolti al Papa, ma incivili e irrispettosi in se
    Spiritosa
    Sono d'accordo comunque

  7. #27
    Jazz_lover
    Ospite

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    "Riflessioni sul "mea culpa" papaleTra i molti doni elargiti dallo Spirito Santo nel nostro tempo, c’è il Concilio Vaticano II, che ha rappresentato l’inizio di un processo mirante ad una profonda riforma della Chiesa cattolica romana (Ecclesia semper reformanda), peraltro spesso invocata da molti isolati ed inascoltati profeti.
    Il Concilio avvia, tra l’altro, un sia pur timido e generico "mea culpa", cioè una riflessione su responsabilità della Chiesa romana per alcune gravi scelte del passato, relative, in particolare, al rapporto scienza-fede (con riferimento indiretto al "caso Galileo"), alle violazioni del principio della libertà religiosa, e al sostegno teorico e pratico dell'antisemitismo.
    Sulla scia del Concilio, comunità, vescovi, e gruppi teologici hanno iniziato a rivisitare, con sincerità e senza reticenze, il passato della nostra Chiesa. Il tutto, ovviamente, non per fare della ricerca storica, ma per trarre insegnamento a convertirsi "oggi".
    E' da questo "humus" che gli stessi pontefici - più cautamente Paolo VI, più insistentemente Giovanni Paolo II - sono stati come indotti a porsi il problema del "mea culpa". In tale cammino, rafforzato da analoghe iniziative in altre Chiese cristiane e preceduto da numerose richieste di perdono per gli errori del passato pubblicamente espresse dallo stesso papa Wojtyla, si situa il "mea culpa" vaticano del Marzo 2000: il 7 del mese è stato reso noto ufficialmente il documento della Commissione Teologica Internazionale (CTI) "Memoria e riconciliazione. La Chiesa e le colpe del passato" (MR); e il 12 lo stesso pontefice ha presieduto nella basilica vaticana la "giornata del perdono"."

    a me sembra ovvio...

  8. #28
    Sempre più FdT
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    Quote Originariamente inviata da Jazz_lover Visualizza il messaggio
    da www.vativan.van

    "3. " La Chiesa non può varcare la soglia del nuovo millennio senza spingere i suoi figli a purificarsi, nel pentimento, da errori(...)lo stesso pontefice ha presieduto nella basilica vaticana la "giornata del perdono"."
    Lascia stare, niente è meglio della trascrizione originale del suo discorso.

    Leggi qui, un sito di parte in cui dicono anche qualcosa di sensato.

    Quote Originariamente inviata da Jazz_lover Visualizza il messaggio
    credo proprio che tu abbia doveroso bisogno di starci a lungo
    Diamine le mie battute sono proprio ad un altro livello..

    Quote Originariamente inviata da Jazz_lover Visualizza il messaggio
    si può dire lo stesso se non di peggio a proposito di papa Benedetto XVI quando ha ricevuto con calore la visita di Putin, che fa definito come un grande cristiano dal pontefice stesso, ignorando tutto il male da lui commesso.
    Definirei piu scadente il tuo senso critico e ogni tuo pensiero.
    Se vabè.
    E poi c'era il criceto gigante che legato ad un palo montava il cioccolato a neve.

    Quote Originariamente inviata da Jazz_lover Visualizza il messaggio
    "Riflessioni sul "mea culpa" papaleTra i molti doni elargiti dallo Spirito Santo nel nostro tempo, c’è il Concilio Vaticano II, che ha rappresentato l’inizio di un processo mirante ad una profonda riforma della Chiesa cattolica romana (Ecclesia semper reformanda), peraltro spesso invocata da molti isolati ed inascoltati profeti.
    Il Concilio avvia, tra l’altro, un sia pur timido e generico "mea culpa", cioè una riflessione su responsabilità della Chiesa romana per alcune gravi scelte del passato, relative, in particolare, al rapporto scienza-fede (con riferimento indiretto al "caso Galileo"), alle violazioni del principio della libertà religiosa, e al sostegno teorico e pratico dell'antisemitismo.
    Sulla scia del Concilio, comunità, vescovi, e gruppi teologici hanno iniziato a rivisitare, con sincerità e senza reticenze, il passato della nostra Chiesa. Il tutto, ovviamente, non per fare della ricerca storica, ma per trarre insegnamento a convertirsi "oggi".
    E' da questo "humus" che gli stessi pontefici - più cautamente Paolo VI, più insistentemente Giovanni Paolo II - sono stati come indotti a porsi il problema del "mea culpa". In tale cammino, rafforzato da analoghe iniziative in altre Chiese cristiane e preceduto da numerose richieste di perdono per gli errori del passato pubblicamente espresse dallo stesso papa Wojtyla, si situa il "mea culpa" vaticano del Marzo 2000: il 7 del mese è stato reso noto ufficialmente il documento della Commissione Teologica Internazionale (CTI) "Memoria e riconciliazione. La Chiesa e le colpe del passato" (MR); e il 12 lo stesso pontefice ha presieduto nella basilica vaticana la "giornata del perdono"."

    a me sembra ovvio...
    Questo articolo è una cavolata.. Poco prima eri tu a scrivere che bisogna ascoltare con spirito critico ogni discorso, ed ora ti metti a credere ciecamente al discorso di un altro?
    Leggi il link che ti ho postato sopra susu.

    L'ovvio é quel che non si vede mai, finché qualcuno non lo esprime con la massima semplicità. - Kahlil Gibran -

  9. #29
    FdT-dipendente
    Uomo 38 anni da Roma
    Iscrizione: 14/4/2006
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    Quote Originariamente inviata da Godel Visualizza il messaggio
    Bertinotti è uno che fino all'altro ieri ha leccato il culo a gente che ha taciuto i più grandi crimini della storia. L'unica accoglienza che dovrebbe meritarsi entrando in istituti che (solo in linea teorica purtroppo) dovrebbero garantire la conoscenza dei fatti storici è prenderlo a calci.
    Ti lamenti dell'onere economico della visita di un Papa, ma se il Re di Giordania muove il suo regale didietro per l'Italia con una scorta pagata da noi non ti lamenti, come non ti lamenti dei milioni di euro che ci costa il signor sindaco di Roma che gioca a fare il politico, come non ti lamenti del fatto che gran parte del denaro italiano è inghiottito da una speculazione bancaria sul debito pubblico.
    I discorsi ipocriti lasciali alla politica.
    Se chi riceve la visita sono gli studenti, e non il "Magnifico" rettore, questo deve starsene zitto perchè lui non è il padrone dell'università La Sapienza; e l'unica cosa di cui si dovrebbe occupare è cercare di risollevare le sorti di un ateneo così scadente.


    Se dovessi io commentare gli interventi come fanno altri non basterebbe l'area moderatori per contenere le segnalazioni, vista l'eccessiva sensibilità che molti interlocutori dimostrano ogni volta che si discute di qualcosa.
    La tua risposta è del tutto incongrua al mio intervento; adduci come motivazioni citazioni a interventi che io non ho mai fatto, invochi (devo dire piuttosto vagamente) la purezza oggettiva e poi dici che uno dei massimi esponenti di un Stato dovrebbe essere accolto in visite ufficiali "a calci".
    Questa è sconclusionatezza, nonché incoerenza.

  10. #30
    Sempre più FdT
    Iscrizione: 1/4/2005
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    Piaciuto: 2 volte

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da chaoz Visualizza il messaggio
    La tua risposta è del tutto incongrua al mio intervento; adduci come motivazioni citazioni a interventi che io non ho mai fatto, invochi (devo dire piuttosto vagamente) la purezza oggettiva e poi dici che uno dei massimi esponenti di un Stato dovrebbe essere accolto in visite ufficiali "a calci".
    Questa è sconclusionatezza, nonché incoerenza.
    Questa è mancanza di argomenti, nonché furbizia nel giustificarsi per non ribattere al mio intervento.

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