Ma io posso capire che uno non voglia andare a sentire il papa che parla. Ma perchè protestare per non farlo venire? NOn bastava non andare ad ascoltarlo? Boh..
ma amichetti di che? XD io difendevo la coerenza. e anche se fossi intervenuta esclusivamente per difendere Silent? non vedo come possa comportare un basso livello di saggezza.
la cosa doppiamente curiosa è che parla di saggezza una persona che giudica gli altri in base a un intervento in un forum.
allora per non andare totalmente off topic mi rifaccio a quanto detto da grimmy dicendo che feyerabend non voleva in alcun modo assolvere la chiesa. combatteva chi, appellandosi alla razionalità, voleva escludere teorie comparandole alla chiesa.
Difendi la coerenza come no..
Nessuno sta qui a giudicarti; ma se devi intervenire in un topic in cui si parla di un argomento per difendere qualcuno, fallo con argomenti almeno, invece di esporre in modo così coerente cotanta saggezza.
Non credo di essere nel torto, se cerco di portare l'attenzione almeno sui temi concernenti quello espresso da questo thread, magari evitando il più possibile post di una riga come quello di Silent o privi di senso come quello di Marcolino qui sopra.
Feyerabend era agnostico, di sicuro non era una sua peculiarità l'incondizionato amore per la chiesa.. Ciò non significa che il suo pensiero riguardo Galileo non sia da definirsi opposto ad un certo tipo di scienza, come quella che lo studioso pisano rappresenta tramite la sua vicenda circa l'eliocentrismo. Quando Feyerabend dice: "La Chiesa dell'epoca di Galileo si attenne alla ragione più che lo stesso Galileo, e prese in considerazione anche le conseguenze etiche e sociali della dottrina galileiana. La sua sentenza contro Galileo fu razionale e giusta" non ci va mica tanto piano nella sua critica al metodo scientifico (o meglio, speudotale). Poi, che la sua visione sia atta a ristabilire una corretta visione della scienza, col desiderio di distaccarla dal pubblico concendendole una sorta di anarchia conoscitiva, non cambia in nessun modo il fatto che egli sia stato un lucido critico di quella parte di scienza che oggi come nel passato vanta pretese di verità in luogo di metodi del tutto discutibili.
La chiesa nel processo a Galileo, alla luce dei fatti e ad un'analisi razionale, si comportò in modo sensato e comprensibile. Chi attacca il Papa estrapolando da un diiscorso che fece quando era vescovo la citazione che fa di Feyerabend, dimostra solo che c'è l'intento ipocrita di attaccare la sua figura e basta. E come già scritto, i professori che sono intervenuti in opposizione alla visita del Papa dovrebbero farsi un'esame di coscienza, dato che gli atenei non possono essere il loro baluardo di intolleranza per i propri scontri ideologico-politici.
C'è chi dice che la Sapienza sia l'inferno delle università, quindi questa protesta è quanto mai azzeccata.
Guarda che io non sono una cattolicona, è qui che ti sbagli.
Io ho difeso la presenza del papa lì esattamente come avrei fatto con qualunque altra rappresentanza.
A chi dice che è stato il papa ad aver democraticamente rispondo che chiunque vedendosi trattato in questo modo avrebbe rinunciato.
E torno a ripetere che ho sempre odiato l'estremismo, sia da una parte che dall'altra, questa è una semplice questione di rispetto nei riguardi del prossimo.