Sulla stampa estera spazio all'inchiesta sul programma che "ha osato rivelare gli scandali"
Ancora ironia sulla nuova gaffe di Berlusconi e gli Obama "abbronzati"
Times: "La prima volta di AnnoZero"
e Brown risponde alle "domande" Bbc
Il premier britannico incalzato sui suoi problemi di salute: "Capisco, fate bene a porre questioni"
Gordon Brown durante l'intervista con Andrew Marr
LONDRA - Due temi del caso Berlusconi attirano oggi l'attenzione dei media internazionali: la richiesta di un'inchiesta e di interventi disciplinari sulla Rai per la trasmissione televisiva "che per la prima volta" ha raccontato agli italiani i particolari dello scandalo sessuale riguardante il primo ministro; e l'ennesima "gaffe" del Cavaliere, che ha si è divertito a definire "abbronzata" anche la first-lady Michelle Obama, come aveva già fatto tempo fa con il presidente americano.
La questione delle accuse di imparzialità al programma "Anno Zero" di Michele Santoro, mosse dai leader della maggioranza di centro-destra, coincide qui a Londra con una storia in prima pagina su tutti i giornali che sottolinea la diversità di comportamento - e la libertà di farlo - da parte della televisione pubblica britannica: Andrew Marr, il volto più famoso del giornalismo in tivù, ha intervistato domenica in diretta sul primo canale della Bbc il primo ministro Gordon Brown, per parlare del congresso annuale del partito laburista, che si svolge in questi giorni a Brighton, delle elezioni di primavera in cui il Labour viene dato per sconfitto dai conservatori e delle crescenti pressioni su Brown stesso affinché si dimetta subito, permettendo al partito di andare al voto con un nuovo, più carismatico leader.
A questo proposito, a un certo punto Marr ha chiesto al premier: "In America la salute del presidente è scrutinata senza limiti dai media. Ci sono voci che circolano da tempo nel nostro palazzo della politica. Molta gente prende tranquillanti e altri medicinali per tirare avanti in momenti di stress, lei li prende?". Brown è rimasto sconcertato, sorpreso, ha smentito rapidamente: "No, non li prendo". Poi ha parlato di un altro suo problema di salute, il pericolo di cecità (non ci vede da un occhio per un incidente giovanile durante una partita di rugby e la vista dell'altro occhio è sottoposta a periodici controlli). La domanda era particolarmente pertinente perché, secondo alcune indiscrezioni, Brown potrebbe dimettersi citando ragioni di salute, una via di uscita più onorevole, anziché ragioni politiche. In ogni caso, per quanto chiaramente a disagio, il primo ministro ha poi concluso la sua risposta dicendo: "Capisco che lei magari faccia bene a fare queste domande". Oggi televisioni e giornali britannici dedicano ampio spazio a questo episodio.
Riguardo alle vicende di casa nostra, il
Times di Londra comincia così una corrispondenza da Roma: "Per la prima volta molti italiani hanno appreso che il loro primo ministro è andato a letto con una prostituta. Adesso il programma televisivo che ha osato discutere lo scandalo di sesso attorno a Silvio Berlusconi viene investigato su ordini del governo, dopo che vari ministri lo hanno giudicato troppo parziale". L'articolo ricorda che, nonostante largo spazio dedicato alla questione da giornali nazionali e stranieri, lo scandalo ha ricevuto "scarso rilievo alla televisione, la principale fonte di notizie per la maggioranza degli italiani". Il
Times sottolinea che "oltre cinque milioni di persone hanno guardato Anno Zero, che comprendeva la prima intervista televisiva a Patrizia D'Addario, la escort al centro della storia. Il quotidiano londinese osserva che la messa in onda di AnnoZero è giunta poco prima di "un altro test per Berlusconi", la decisione che dovrà prendere il mese prossimo la Corte Costituzionale sulla validità "della legge fatta apparovare dal primo ministro che gli concede l'immunità giudiziaria".
Anche il quotidiano spagnolo
El Mundo titola un servizio sulla polemica contro AnnoZero: "Indagano la Rai per le critiche rivolte a Berlusconi da un programma", affermando che si tratta di una fra le tante iniziative controverse che minacciano la libertà di stampa in Italia e ricordando la manifestazione in difesa della libertà di stampa che si terrà questo sabato a Roma e in altre città.
Molti giornali riportano poi la battuta di Berlusconi su Michelle Obama, parlando alla festa del Partito della Libertà, al ritorno dal vertice del G20 a Pittsburgh: "Vi porto i saluti di una persona che si chiama, non ricordo bene, una persona abbronzata, Barack Obama! Non ci crederete, ma vanno a prendere il sole in coppia, anche sua moglie è abbronzata". Il
Daily Telegraph ricorda l'apparente riluttanza con cui la first-lady ha salutato il premier italiano a Pittsburgh, stringendogli poco calorosament la mano anziché baciarlo come ha fatto con tutti gli altri leader. Anche l'
Irish Independent,
Le Monde,
Libération riportano la nuova gaffe di Berlusconi sugli Obama, ricordando che il premier avesse già definito una volta Obama come "abbronzato", giustificandosi dicendo che si trattava di un modo "affettuoso" di chiamarlo. La rete inglese Sbs World News ripete per l'occasione "le dieci maggiori gaffe di Berlusconi".
E al nostro premier allude ironicamente anche Suzy Menkes, decana dei giornalisti di moda, scrivendo sull'
Herald Tribune, a proposito delle sfilate milanesi di questi giorni che "in città ci sono abbastanza abiti sexy da addobbare uno dei controversi party di Silvio Berlusconi". Titola il servizio l'edizione internazionale del
New York Times, per spiegare la scelta più audace delle collezioni di quest'anno di Armani, Pucci, Bottega Veneta: "Blame it on Berlusconi". Date la colpa a Berlusconi.