l'ultima è gradevole
sillogismo dei Berlusconiani che (a mio avviso) è l'unico motivo che porta a votarlo,e che riassume 20 anni di 51%:
Berlusconi è ricchissimo ed è al di sopra della legge
Berlusconi è al governo in nome del popolo italiano
Berlusconi farà diventare ricchissimi e al di sopra della legge tutto il popolo italiano
speriamo che muoia presto possiamo solo sperare ogni giorno affinchè avvenga questo miracolo
"Un pericolo, in primo luogo per l'Italia, e un esempio deleterio per tutti". Cosi' il Financial Times, in un editoriale, definisce il premier Silvio Berlusconi. "Non e' evidentemente Mussolini - scrive il quotidiano economico inglese - ha squadroni di veline al seguito, non di camicie nere"; ma e' "un uomo molto ricco, molto potente e sempre piu' spietato". E il pericolo rappresentato dal presidente del Consiglio e' di "ordine diverso da quello di Mussolini", prosegue il Financial Times: "e' quello del potere dei media, che mina i contenuti seri della politica e li sostituisce con lo spettacolo. E' quello di una spietata demonizzazione dei nemici e del diniego di garantire basi autonome ai poteri concorrenti. E' quello di mettere una fortuna economica al servizio della creazione di un'immagine forte, fatta di asserzioni di infinito successo e sostegno popolare". Sotto accusa, per il giornale, anche "l'assenza' della sinistra, le "istituzioni deboli e talvolta politicizzate" e soprattutto "un giornalismo che ha accettato spesso un ruolo subalterno".
Berlusconi: Financial Times, Berlusconi "esempio deleterio" - Corriere della Sera
in realtà se osservate bene sotto il titolo "Financial Times" appare la scritta semi cancellata "Pravda".
"Per l'estate stiamo organizzando una serie di vacanze nel mare Adriatico e stiamo vedendo anche delle crociere sul Mediterraneo dove intendiamo mandare famiglie intere e ragazzi". E' l'annuncio dato dal premier Silvio Berlusconi, durante il suo tredicesimo sopralluogo all'Aquila, agli sfollati che a causa del sisma hanno perso l'abitazione. Il capo del governo ha inoltre reso noto che per garantire la corretta spesa dei 45 milioni di euro raccolti con le donazioni sono stati nominati cinque garanti: il senatore democratico Franco Marini, l'ex presidente della Corte costituzionale Cesare Mirabelli, il professore Natalino Irti, il magistrato Cesare d'Ambrosio e l'ex giudice della Corte costituzionale Fernanda Contri. E ha manifestato la disponibilità del governo a modificare il decreto legge per la ricostruzione attualmente all'esame del Parlamento.
La ricostruzione. "Negli alberghi possono rimanere tutte le famiglie con case ancora inagibili. Quelle che hanno case agibili, pensiamo che debbano rientrare in 15 giorni di tempo per lasciare gli alberghi e per consentire alle famiglie in tenda di andare in albergo". Il premier fissa così le scadenze. "La Protezione Civile sarebbe stata in grado di dare un alloggio a tutti. Chi vive nelle tende - afferma il presidente del Consiglio - lo fa per propria volontà, perché si sente radicato nel territorio e vuole restare vicino alla propria abitazione". Ma dal 15 settembre le tende cominceranno a sparire: "La speranza è che entro la fine di novembre non ci siano più tende, nemmeno una in piedi. Sarebbe un record non solo italiano, ma mondiale".
Berlusconi ha annunciato anche che il 4 giugno firmerà l'ordinanza per l'agibilità delle case. Verranno divise in tre categorie: quelle immediatamente agibili; quelle agibili con qualche lavoro; quelle recuperabili solo in parte. "Chi avrà subito danni significativi - dice Berlusconi - farà una perizia giurata e, dopo l'ok tecnico, potrà rivolgersi al sindaco e provvedere autonomamente alla riparazione dei danni, essendo stato indennizzato".
Dopo le insistite richieste degli amministratori e dei cittadini il governo ha stabilito anche che "la ricostruzione delle seconde abitazioni nei centri storici sarà al 100% a carico dello Stato. Per quelle che sono fuori dai centri storici, faremo un inventario e decideremo se poter intervenire per la totalità o per i due terzi".
L'ospedale. Il Cavaliere, che ha trascorso una mezz'ora con gli sfollati ospitati nella località di Sant'Elia, frazione dell'Aquila, si è anche recato con il capo della Protezione civile Guido Bertolaso all'ospedale del capoluogo abruzzese che oggi ha riaperto le sue strutture al 60 per cento. "In 47 giorni si può ben parlare di un record - dice il premier commentando l'apertura di alcuni padiglioni della struttura, chiusa dopo il sisma del 6 aprile - Siamo perfettamente in regola con i tempi annunciati". Tra i reparti che sono di nuovo operativi c'è il punto nascita che ha riaperto con la sala parto, l'ostetricia e la terapia intensiva neonatale. Il premier ha quindi fatto un giro per i padiglioni del San Salvatore parlando con numerosi medici: "Non ci sono più persone nell'ospedale da campo e avremo 247 posti letto: posti in più rispetto a esigenze reali, l'importante è che gli aquilani possono stare qui per curarsi senza andare altrove".
Scuole. "Vogliamo consentire l'apertura dell'anno scolastico a settembre per tutte le scuole" annuncia Berlusconi garantendo "che tutti gli edifici saranno sicuri al 100%".
Lauree. Nel capoluogo abruzzese, il presidente del Consiglio aveva in programma anche la consegna delle lauree ad honorem agli studenti di ingegneria morti nel sisma. Ma Berlusconi nella caserma della Guardia di finanza di Coppito non c'era, malgrado la sua presenza fosse stata annunciata ieri in un comunicato di Palazzo Chigi. Il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, ha spiegato che il premier ''era stato trattenuto da impegni improvvisi a Roma'', e dunque era partito per l'Aquila in ritardo. Le famiglie di alcuni dei ragazzi morti per il terremoto, inoltre, avevano anche espresso la loro contrarietà alla consegna delle lauree: "Non ha nessun valore morale e affettivo", hanno detto.
Contestazione. Al suo arrivo all'Aquila, Berlusconi è stato anche contestato da uno sfollato che gli ha gridato: "Presidente fatti processare, rispondi alle domande!". Non sono peraltro mancati gli applausi, nei confronti del premier, da quanti lo attendevano per la cerimonia inaugurale. Inoltre tre striscioni sono stati stesi da una dozzina di manifestanti uori del perimetro della caserma della Guardia di finanza: "Arriverà presto il freddo! meno parole, più fatti". "Rivogliamo la nostra vita, subito sistemazioni decorose", "cacciate i soldi, forti e gentili ma fessi no".
Intimidazioni. Il premier, rispondendo a una domanda su timori di intimidazioni da parte di magistrati per la ricostruzione in Abruzzo come denunciato da Bertolaso a proposito dell'emergenza rifiuti in Campania, garantisce: "Non mi risulta che ci siano intimidazioni e comunque non ci saranno".
Berlusconi di nuovo all'Aquila "Per sfollati pensiamo a crociere" - cronaca - Repubblica.it
***** questo è giornalismo un analisi perfetta complimenti al time veramente dovremmo avere gente con le palle come loro qui non i leccapiedi del nano e di ratzinger