Spesso (praticamente sempre) si confondono le ideologie alla base di un movimento con le azioni di una determinata figura (un leader seguito da altre persone, ovviamente), compiute sotto il nome di quella stessa ideologia.
Visto che tu stesso ti definisci ignorante in materia, dubito abbia mai letto il Programma di San Sepolcro, se non altro perchè non è un tema trattato negli studi scolastici. Ebbene, quelli sono i principi che stanno alla base del fascismo, non i gruppi di squadristi, non le leggi razziali, non l'alleanza con i tedeschi.
Ogni ideologia, più o meno filosofica, più o meno utopistica, è stata interpretata a piacimento di pochi uomini, che hanno agito - a loro comodo - facendosi scudo con un nome.
Salvo il nazionalsocialismo (sul momento non mi vengono in mente altre eccezioni), tutte le grandi correnti politiche del XIX secolo partono da basi che mirano al benessere di un determinato popolo, non all'annientamento di un altro. Certo, sono correnti che portano dentro anche sentimenti di rivalsa, di voglia di lottare (mi pare anche normale, dopo anni di guerra), ma hanno sempre il desiderio di un'esistenza migliore, come fine ultimo.
Sono gli uomini che rendono pericolose le idee di altri uomini, i dogmi religiosi ne sono un ottimo esempio...