Consiglieri che si assentano anche 26 giorni al mese, ma che percepiscono comunque uno stipendio da capogiro: 156 euro lordi ogni giorno, e tra riunioni del consiglio comunale, gettoni di presenza e missioni varie, arrivano a far spendere all’amministrazione fino a 3 milioni l’anno.
Succede al comune di Palermo, secondo quanto denuncia un’inchiesta del Giornale di Sicilia. Ai 3 milioni vanno poi aggiunti altri 2 milioni e mezzo per i consiglieri delle circoscrizioni. Le quali hanno 750 dipendenti e costano in tutto al Comune quasi 20 milioni l’anno.
Non solo. Basta vedere le voragini nel bilancio delle municipalizzate, come l’Amia, la società che si occupa della nettezza urbana, salvata l’anno scorso con 80 milioni di euro nel decreto “milleproroghe”.
Un consigliere comunale di Palermo riesce a guadagnare ogni mese 3.276 euro. Ma il problema non è tanto il costo, quanto la scarsissima produttività di un’Aula che per mesi è rimasta paralizzata. Secondo l’ultimo bilancio l’amministrazione ha speso in un anno, per i gettoni di presenza, 2.024.000 euro.
Una cifra spropositata se confrontata con quella di altri comuni. A Torino il gettone di presenza è di 120 euro. A Padova 45 euro e 90 centesimi.
FONTE:Palermo: consiglieri assenti per 26 giorni al mese ma prendono 156 euro al giorno