Prima la ricerca di Dio, poi quella del posto fisso. E' il messaggio che Papa Benedetto XVI ha rivolto ai giovani di tutto il mondo, in una lettera aperta in vista della XXVI Giornata Mondiale della Gioventù che sarà celebrata dal 16 al 21 agosto 2011 a Madrid.
"Io so, ricordando la mia giovinezza, che stabilità e sicurezza non sono le questioni che occupano di più la mente dei giovani. Sì, la domanda del posto di lavoro e con ciò quella di avere un terreno sicuro sotto i piedi è un problema grande e pressante. Ma allo stesso tempo la gioventù rimane comunque l`età in cui si è alla ricerca della vita più grande", ha scritto il Pontefice a ragazze e ragazzi di tutto il mondo.
Poi ha continuato: "Se penso ai miei anni di allora, semplicemente non volevamo perderci nella normalità della vita borghese. Volevamo ciò che è grande, nuovo. Volevamo trovare la vita stessa nella sua vastità e bellezza". E "credo che,questo impulso di andare oltre all`abituale ci sia in ogni generazione".
"L'uomo - ha sottolineato il Papa - è veramente creato per ciò che è grande, per l`infinito. Qualsiasi altra cosa è insufficiente. Dio è vita". Ai giovani ha detto ancora: "Voi siete il futuro della società e della Chiesa".
"Questo - ha ammonito il Papa - è particolarmente vero oggi, quando molti non hanno punti di riferimento stabili per costruire la loro vita, diventando così profondamente insicuri". Poi ha concluso: "Voi giovani avete il diritto di ricevere dalle generazioni che vi precedono punti fermi per fare le vostre scelte e costruire la vostra vita".
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(Apcom)