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omosessuali e normalità

  1. #501
    DiVX
    Ospite

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    Non capisci nulla, però le tue battute non sono male...forse poco originali...
    Cmq costruisciti una macchina del tempo e va nell'era dei romani, forse ti accorgerai che anche a quei tempi chi era diverso, e anche gli omosessuali quindi, era allontanato e discriminato...Poi torna nel presente(in tutti i sensi) e vedrai che se vi è discriminazione per il diverso, non è dovuto alla società attuale, ma è un fenomeno che vi è sempre stato, e è quindi più attribuibile alla natura umana...Discorsi più lunghi delle 3 righe non li comprendi?
    In questo momento sono gli antichi romani che mi stanno discriminando? NO! E' la società attuale. In passato venivano discriminati dalla società dell'epoca, che guarda caso all'epoca era la società attuale. Usa la prospettiva storica per favore, la società attuale, in futuro sarà una società passata. Allo stesso modo una società passata, all'epoca era attuale. -.-



    Allora questo topic è inutile, cancelliamolo subito. Se tutto ciò che avviene in natura (omosessualità, gemelli siamesi, albini, comunisti, berlusconi con il riporto) è normale non vi è più nulla di anormale, quindi discutere di cosa è normale e cosa non lo è...non ha senso, dato che la seconda cosa non esiste!
    E ammettere che una cosa non è normale non è aumentare la discriminazione! Integrazione significa mettersi i paraocchi e fingere che una cosa sia normale o uguale a noi?
    Per me guarda, io la penso come ho già detto. Questo topic serve perchè non tutti hanno la mia stessa idea e quindi è interessante il dibattito. ma comunque sì, se tutti la pensassero come me non avrebbe motivo di esistere questo topic. Io è da 20 pagine che sto dicendo che a parer mio tutto è normale. Mi è forse vietato ciò?

    Se ti licenziano xkè sei gay fai ricorso.
    Se ti offendono xkè sei gay puoi denunciarli.
    Se ti picchiano xkè sei gay, esiste la querela.
    Certo, sotto molti punti di vista devono essere portate avanti molte nuove leggi che tutelino omosessuali, e anche altre categorie, ma formalmente la società, con la sua legislatura ti tutela...La discriminazione non avviene dalle istituzioni intese come insieme di leggi che le compongono, ma dalle persone che le compongono.
    Non sto dicendo che non vi è discriminazione, lo specifico xkè ho il dubbio che te non lo capisca, ma non venirmi a dire che ci sono leggi che ti discriminano, ci sono persone che ti discriminano!
    Chiunque se viene licenziato per un motivo non valido può appellarsi, Chiunque può querelare o denunciare qualcuno se viene insultato o picchiato... Non sto parlando di queste tutele. Sto parlando della tutela della coppia.

    Si, ma evidentemente se un etero inizia a sessere tentato di scopare con un'altro uomo, vuol dire che orientamento lo ha gia cambiato! Sai, gli ormoni che hanno gli eterosessuali non ti spingono a far sesso con un'altro maschio!
    Rileggiti i tuoi post di prima e vergognati.

    "Se sei gay ma non lo sai, ti comporterai come un normalissimo eterosessuale, e inizierai a essere gay solamente quando in te si formerà il dubbio che forse hai altre tendenze."

    Inoltre gli ormoni non c'entrano nulla.

    Ah ecco! L'ideona, per rendere tutti uguali aboliamo la famiglia, creiamo un unico grande insieme di persone, i cui figli saranno gestiti dallo stato...Poiché è l'unico modo per rendere possibile che tutti alla nascita abbiano le stesse opportunità...sai, altrimenti i figli di chi ha sprecato per prima le occasioni presentategli non nascerebbero in una famiglia agiata, e non avrebbero queste grandi opportunità.
    Certo, lo stato potrebbe fornire una certa cifra di soldi a ogni nascituro, come la svizzera quando compi 18 anni, ma dubito che questo annienti la disparità...chi è ricco rimane ricco, chi è povero rimane povero, con qualche migliaio di euro in più...ma alla fine non cambia nulla, anche il ricco avrebbe quei soldi in più.
    Vorrei proseguire questo discorso, ma siamo off topic. se ti va continuiamo da un'altra parte.

  2. #502
    DiVX
    Ospite

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da HaunterOfTheDark
    Una considerazione che mi è venuta in mente poco fa. Pensate di avere un amico (o un'amica, come preferite) che conoscete da anni. Fino a un certo momento della sua vita non vi ha mai detto nulla sul suo orientamento sessuale, e quindi per deduzione voi credete sia etero, non vedete nulla di strano in lui/lei eccetera... Se un giorno vi confessasse di essere gay, diventerebbe anormale tutto di un colpo, o non cambierebbe granchè fondamentalmente per voi? Voglio dire: cosa cambia sapere che una persona è etero o gay?
    Quello che ci contraddistingue e ci "etichetta" diciamo così è il nostro modo di relazionarci con gli altri, non chi ci portiamo a letto. Per ottenere rispetto dalle altre persone contano il carattere, il modo di agire e in una certa misura persino il rispetto che portiamo noi al nostro prossimo, conosciuto o sconosciuto che sia. I gusti sessuali di una persona appartengono alla sua sfera più intima e personale, e non vedo come essere etero o gay potrebbe condizionare il suo stato di "normalità", l'esempio dell'amico che "fa outing" all'improvviso forse spiega bene quello che intendo.
    Già è curioso che ci si chieda SE gli omosessuali sono normali... Che significa normale? L'unica cosa che hanno di "diverso" dagli eterosessuali è che sono attratti da persone dello stesso sesso, ma questo influisce sul modo che hanno di relazionarsi agli altri? Non credo. Non è che per il solo fatto di essere gay una persona offenda in qualche modo il suo prossimo, o faccia qualcosa di deplorevole...
    Concordo in pieno.

  3. #503
    Lo_Zio
    Utente bannato

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    Quote Originariamente inviata da HaunterOfTheDark
    Una considerazione che mi è venuta in mente poco fa. Pensate di avere un amico (o un'amica, come preferite) che conoscete da anni. Fino a un certo momento della sua vita non vi ha mai detto nulla sul suo orientamento sessuale, e quindi per deduzione voi credete sia etero, non vedete nulla di strano in lui/lei eccetera... Se un giorno vi confessasse di essere gay, diventerebbe anormale tutto di un colpo, o non cambierebbe granchè fondamentalmente per voi? Voglio dire: cosa cambia sapere che una persona è etero o gay?
    Quello che ci contraddistingue e ci "etichetta" diciamo così è il nostro modo di relazionarci con gli altri, non chi ci portiamo a letto. Per ottenere rispetto dalle altre persone contano il carattere, il modo di agire e in una certa misura persino il rispetto che portiamo noi al nostro prossimo, conosciuto o sconosciuto che sia. I gusti sessuali di una persona appartengono alla sua sfera più intima e personale, e non vedo come essere etero o gay potrebbe condizionare il suo stato di "normalità", l'esempio dell'amico che "fa outing" all'improvviso forse spiega bene quello che intendo.
    Già è curioso che ci si chieda SE gli omosessuali sono normali... Che significa normale? L'unica cosa che hanno di "diverso" dagli eterosessuali è che sono attratti da persone dello stesso sesso, ma questo influisce sul modo che hanno di relazionarsi agli altri? Non credo. Non è che per il solo fatto di essere gay una persona offenda in qualche modo il suo prossimo, o faccia qualcosa di deplorevole...
    Il tuo discorso afferma che un omosessuale si relaziona normalmente con gli altri, ma resta il fatto che la sua omosessualità non è normale, è prevista in natura, ma non è la consuetudine...E anormale penso che possa definirsi tutto ciò che non è consuetudine, no?

    Riguardo il mio modo di vedere il mio amico, si cambierebbe, sarei ipocrita se dicessi il contrario. Cambierebbe non xkè lo discriminerei, ma xkè scoprirei un suo nuovo lato al quale mi dovrei abituare pian piano, come ci si deve abituare a qualsiasi nuova scoperta riguardo un amico. Penso che le persone siano una sorta di libro, più apprendi di esse e più cambia il tuo comportamento verso di loro, in bene o in peggio...resta il fatto che ci si adatta. E ovviamente mi comporterei diversamente...Se prima per scherzare gli dicevo a lui o a qualcun'altro in sua presenza "dai, sei una checca! muoviti!", dopo averlo scoperto mi farei qualche riguardo....è ovvio che il comportamento cambia, magari in minima parte ma cambia.

  4. #504
    Overdose da FdT
    Donna 39 anni da Genova
    Iscrizione: 20/3/2007
    Messaggi: 5,326
    Piaciuto: 4 volte

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    Quote Originariamente inviata da Lo_Zio

    Il tuo discorso afferma che un omosessuale si relaziona normalmente con gli altri, ma resta il fatto che la sua omosessualità non è normale, è prevista in natura, ma non è la consuetudine...E anormale penso che possa definirsi tutto ciò che non è consuetudine, no?
    Allora per come la vedo io, siamo tutti anormali. Perchè la consuetudine è una caratteristica specifica di ogni essere umano, nessuno di noi è uguale a qualcun altro, perciò siamo tutti anormali, in paragone l'uno con l'altro.. La mia consuetudine è necessariamente diversa dalla tua, perchè io non sono te, e questo discorso vale anche viceversa.
    Ragionando così, da punto di vista di un omosessuale gli anormali sono gli eterosessuali, dal punto di vista di un cannibale gli anormali siamo noi (ho esagerato in quest'ultimo paragone, ma come sempre è per farmi capire).
    La normalità secondo me è sempre e comunque questione di punto di vista soggettivo, nessuno è abbastanza super partes da poter stabilire in assoluto cosa sia normale e cosa no, perchè tutti noi siamo diversi l'uno dall'altro e quindi necessariamente "anormali" rispetto alla consuetudine di qualcun altro...

  5. #505
    DiVX
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da Lo_Zio

    Il tuo discorso afferma che un omosessuale si relaziona normalmente con gli altri, ma resta il fatto che la sua omosessualità non è normale, è prevista in natura, ma non è la consuetudine...E anormale penso che possa definirsi tutto ciò che non è consuetudine, no?

    Riguardo il mio modo di vedere il mio amico, si cambierebbe, sarei ipocrita se dicessi il contrario. Cambierebbe non xkè lo discriminerei, ma xkè scoprirei un suo nuovo lato al quale mi dovrei abituare pian piano, come ci si deve abituare a qualsiasi nuova scoperta riguardo un amico. Penso che le persone siano una sorta di libro, più apprendi di esse e più cambia il tuo comportamento verso di loro, in bene o in peggio...resta il fatto che ci si adatta. E ovviamente mi comporterei diversamente...Se prima per scherzare gli dicevo a lui o a qualcun'altro in sua presenza "dai, sei una checca! muoviti!", dopo averlo scoperto mi farei qualche riguardo....è ovvio che il comportamento cambia, magari in minima parte ma cambia.
    E' questo il problema. Penso che la gente prenda troppo come un dramma l'omosessualità (un pericolo, una minaccia) solo perchè ci pensa troppo spesso. Trovo io in giro delle checce isteriche che hanno la parola "gay" in bocca ogni due frasi. Si fanno mille seghe mentali. E ciò li porta ad avere paura.
    Il rapporto con mia sorella non è cambiato da quando sa che sono gay. E nemmeno quello dei miei genitori. Ed è giusto che sia così, loro devono "ignorare" le mie tendenze in quanto tali. Gli concedo di interessarsi per quanto riguarda i miei problemi con la società e l'essere accettato, ma è un effetto che deve sparire.
    Secondo me dovrebbe essere una cosa talmente "banale" l'omosessualità che se uno dicesse "sono gay" non dovrebbe suscitare quasi nessun riflesso. Dovrebbe essere consueto il provarci con chiunque e sentirsi rispondere "no grazie non mi interessi, non mi piaci" esattamente come si fa quando una persona del sesso che ci interessa, ma che non ci piace, ci prova con noi. Insomma dovrebbe esistere il rispetto.

  6. #506
    Overdose da FdT
    Donna 39 anni da Genova
    Iscrizione: 20/3/2007
    Messaggi: 5,326
    Piaciuto: 4 volte

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    Quote Originariamente inviata da Er_DvD_BeSt
    Secondo me dovrebbe essere una cosa talmente "banale" l'omosessualità che se uno dicesse "sono gay" non dovrebbe suscitare quasi nessun riflesso. Dovrebbe essere consueto il provarci con chiunque e sentirsi rispondere "no grazie non mi interessi, non mi piaci" esattamente come si fa quando una persona del sesso che ci interessa, ma che non ci piace, ci prova con noi. Insomma dovrebbe esistere il rispetto.
    Concordo in pieno.

  7. #507
    Lo_Zio
    Utente bannato

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    [quote="Er_DvD_BeSt"]
    In questo momento sono gli antichi romani che mi stanno discriminando? NO! E' la società attuale. In passato venivano discriminati dalla società dell'epoca, che guarda caso all'epoca era la società attuale. Usa la prospettiva storica per favore, la società attuale, in futuro sarà una società passata. Allo stesso modo una società passata, all'epoca era attuale. -.-
    Sai, mi metti in difficoltà....Dici cose completamente prive di un senso e è difficile ribattere...
    Ti faccio uno schema:
    1 i romani e la loro società erano un esempio ok?
    2 Tu affermi che è la società moderna che discrimina il diverso.
    3Io ti dico che non è la società moderna che discrimina il diverso, xkè tutte le società presentavano discriminazioni per il diverso.
    4Appunto per questo, se tutte le società avevano queste discriminazioni, non è un problema dovuto alla società moderna, ma causato dalle persone che la compongono, dalla loro natura che li spinge a allontanare il diverso, e questo accade oggi come accadeva in passato...La società non ti discrimina, sono coloro che la compongono che lo fanno! Non puoi accusare un camion di avere ucciso un bambino! accusi l'autista!
    Per me guarda, io la penso come ho già detto. Questo topic serve perchè non tutti hanno la mia stessa idea e quindi è interessante il dibattito. ma comunque sì, se tutti la pensassero come me non avrebbe motivo di esistere questo topic. Io è da 20 pagine che sto dicendo che a parer mio tutto è normale. Mi è forse vietato ciò?
    Ognuno ha i pensieri adatti a se.
    Chiunque se viene licenziato per un motivo non valido può appellarsi, Chiunque può querelare o denunciare qualcuno se viene insultato o picchiato... Non sto parlando di queste tutele. Sto parlando della tutela della coppia.
    Ehehehe, vedi? non avete queste grandi tutele in meno degli etero. E riguardo i dico, te lo ho detto anche io, sono favorevole alle unioni omosessuali...ma i Dico erano fatti con il culo, penso che dovrebbero farli un pò meglio.
    Rileggiti i tuoi post di prima e vergognati.

    "Se sei gay ma non lo sai, ti comporterai come un normalissimo eterosessuale, e inizierai a essere gay solamente quando in te si formerà il dubbio che forse hai altre tendenze."

    Inoltre gli ormoni non c'entrano nulla.
    Trovami dove mi contraddico, xkè io non noto contraddizioni...in entrambe le frasi dico che inizi a essere gay quando inizi a essere spinto a far sesso con un'altro uomo...Nel primo dico che se fai sesso con un uomo sei gia gay xkè hai cambiato orientamento; nel secondo dico che inizierai a essere gay quando in te si formerà il dubbio di essere attratto dai ragazzi...fondamentalmente è la stessa identica cosa sai?

    Ah...riguardo gli ormoni...non me ne intendo molto...ma da quello che sò gli impulsi sessuali sono dovuti a quelli, o sbaglio?


    Vorrei proseguire questo discorso, ma siamo off topic. se ti va continuiamo da un'altra parte.
    No, temo ciò che potresti tirare fuori...e dubito che avrebbe una logica socioeconomica...

  8. #508
    Lo_Zio
    Utente bannato

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    Quote Originariamente inviata da HaunterOfTheDark
    Allora per come la vedo io, siamo tutti anormali. Perchè la consuetudine è una caratteristica specifica di ogni essere umano, nessuno di noi è uguale a qualcun altro, perciò siamo tutti anormali, in paragone l'uno con l'altro.. La mia consuetudine è necessariamente diversa dalla tua, perchè io non sono te, e questo discorso vale anche viceversa.
    Ragionando così, da punto di vista di un omosessuale gli anormali sono gli eterosessuali, dal punto di vista di un cannibale gli anormali siamo noi (ho esagerato in quest'ultimo paragone, ma come sempre è per farmi capire).
    La normalità secondo me è sempre e comunque questione di punto di vista soggettivo, nessuno è abbastanza super partes da poter stabilire in assoluto cosa sia normale e cosa no, perchè tutti noi siamo diversi l'uno dall'altro e quindi necessariamente "anormali" rispetto alla consuetudine di qualcun altro...
    Si, la normalità è soggettiva....è soggettiva in base alla società in cui vivi...
    Un cannibale che vive tra cannibali si, senza alcun dubbio considererebbe gli altri anormali, non i suoi compagni di merende...Ma un cannibale nato in una società di non cannibali, che pian piano si scopre cannibale, se ne accorgerebbe di non essere normale, xkè non ha vicino a se altre persone che come lui, prediligono la sua dieta.
    Inoltre non credo sia giusto paragonare la normalità all'individualità, sarebbe solo retorica per annullare il significato della normalità. Non avrebbe più senso come termine.

  9. #509
    Lo_Zio
    Utente bannato

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    Quote Originariamente inviata da Er_DvD_BeSt

    E' questo il problema. Penso che la gente prenda troppo come un dramma l'omosessualità (un pericolo, una minaccia) solo perchè ci pensa troppo spesso. Trovo io in giro delle checce isteriche che hanno la parola "gay" in bocca ogni due frasi. Si fanno mille seghe mentali. E ciò li porta ad avere paura.
    Il rapporto con mia sorella non è cambiato da quando sa che sono gay. E nemmeno quello dei miei genitori. Ed è giusto che sia così, loro devono "ignorare" le mie tendenze in quanto tali. Gli concedo di interessarsi per quanto riguarda i miei problemi con la società e l'essere accettato, ma è un effetto che deve sparire.
    Secondo me dovrebbe essere una cosa talmente "banale" l'omosessualità che se uno dicesse "sono gay" non dovrebbe suscitare quasi nessun riflesso. Dovrebbe essere consueto il provarci con chiunque e sentirsi rispondere "no grazie non mi interessi, non mi piaci" esattamente come si fa quando una persona del sesso che ci interessa, ma che non ci piace, ci prova con noi. Insomma dovrebbe esistere il rispetto.
    Il rapporto con il mio amico potrebbe anceh non cambiare, non so...non mi è mai successo e quindi non posso saperlo, ma senza alcun dubbio dovrei dapprima abituarmici, come detto prima, mi devo abituare alle novità...e penso sia una cosa normalissima l'adattarsi.

  10. #510
    DiVX
    Ospite

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    Non puoi accusare un camion di avere ucciso un bambino! accusi l'autista!
    Si ma la società da cosa è formata scusa... Cosa dici tu.. Che mi discriminano coloro che mi discriminano... ma va??? Io ti dico che stiamo dicendo la stessa cosa, la società è formata da uomini. Tuttavia anche la società in sè ha un carattere suo, per quanto siamo diversi c'è una qualche caratteristica che la società assume a seconda di come la gente si comporta. Se fossimo quasi tutti ladri, la nostra sarebbe una società che ruba, perchè in confronto alla gente onesta, è più il danno che fanno i ladri che ciò che la gente onesta ripara. Si nota solo l'effetto malefico che quello benefico. Ora, sarà che la maggior parte della gente è buona a parlare ma in pratica fa poco, ma mi sento più minacciato dalla società, quella che si porta avanti con gli striscioni e gli slogan discriminatori, che le prese per il culo del cretino di turno.

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