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Comunismo

  1. #621
    Carlooo
    Utente bannato

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    Quote Originariamente inviata da Red Katana
    I comunisti hanno predicato per 60 anni che la Russia era il paradiso dei lavoratori, che il suo sistema economico era il migliore, il più scientifico, la garanzia della felicità e hanno tentato di regalare quella felicità anche a noi italiani, fortuna che non glielo lasciammo fare, altrimenti saremmo ridotti come l’Albania.Oggi, ammettono che il sistema era sbagliato, lo hanno semplicemente messo da parte, non ne parlano più.
    Ora sono tutti per il capitalismo e per il mercato libero.
    I comunisti hanno detto che Stalin era il padre dei popoli, che ci voleva portare l’abbondanza e liberarci dalle catene. Solo quando Kruscev rivelò che era un criminale, ammisero che sì, forse, Stalin era un criminale. Che aveva deviato l’infallibile dottrina marx-leninista.
    Hanno ferocemente osteggiato Solgenitsin, chiamandolo mentitore, perché rivelava le atrocità del Gulag.
    Oggi accettano il fatto che i Gulag c’erano eccome.
    I comunisti non volevano che l’Italia entrasse nella NATO.
    Fosse stato per loro (e per Dossetti, il guru di Prodi) saremmo diventati neutralisti come la Jugoslavia.
    Mezzo secolo dopo, Berlinguer riconobbe che essere parte della NATO era stato, per l’Italia, una fortuna e una garanzia.
    Molti di loro inneggiarono a Mao e alla rivoluzione culturale: 60 milioni di morti almeno.Ancora oggi inneggiano a Cuba.
    Ma si stanno ricredendo, con il consueto ritardi intellettuale.
    Sempre in ritardo.
    Quando ormai i danni sono fatti. E adesso sarà la stessa storia x i dico.
    Per favore, non cambiamo la realtà dei fatti. Il PCI non è mai stato d'accordo con la politica Stalinista, bensì ha sempre appoggiato ed ammirato quella leninista e le due cose sono ben diverse.
    Per quanto riguarda il fatto di entrare nella Nato, hai ragione, l'Italia ne ha acquisito un grande guadagno, ma bisognava scegliere se andare con gli oppressori e con gli oppressi, se guadagnare assoggettando o perdere non assoggettando, è stata presa una decisione che all'Italia ha giovato, ma ciò non vuol dire che abbia giovato anche agli altri Stati e che sia stata una decisione eticamente giusta.
    In fine non capisco l'ultimo riferimento ai DICO, dato che non credo che questi possano creare un danno, anzi sono fortemente convinto che questi possano aiutare a far progredire l'arretrata democrazia italiana.


  2. #622
    Matricola FdT
    Iscrizione: 11/4/2007
    Messaggi: 43
    Piaciuto: 0 volte

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    i comunisti esistono ancora, non più come ideologia, ma ancora come metodologia di potere e d’errore.
    Ma perché dovremmo dar loro ascolto?
    Fra trent’anni, un successore di Piero Fassino, o fra cinquanta un altro Napolitano, riconoscerà che i DICO sono un errore, che la società è stata devastata da quella nuova istituzione.
    Che dilagano le coppie incestuose e pedofile.
    I comunisti se lo possono permettere, nessuno mai chiede loro di trarre le conseguenze dei loro errori.
    Ma possiamo permettercelo noi?
    Gli avessimo dato ragione nel 1948, saremmo un satellite appena uscito dal Gulag sovietico, arretrato e immiserito, e percorso da umori reazionari come la Polonia o la Bielorussia.
    Avessimo avuto le posizioni di Napolitano nel ‘56, saremmo anche noi complici dei boia.
    Non ci costano troppo, questi comunisti?
    L’Italia diede retta a Fassino su Moro: Moro fu assassinato, ed ora siamo informati da Fassino che fu un errore essere fermi e duri.
    Bisognava salvare Moro.
    Possiamo aspettare trent’anni che ci dicano, i comunisti, che sui DICO si sono sbagliati?
    Il discorso vero però è un altro: come mai l’Italia ha accettato come classe «dirigente» un corpo politico che da sempre ha sbagliato analisi politiche, economiche, internazionali, etiche?
    Che ha adottato una ideologia sempre fallimentare, e che oggi adotta in ritardo un capitalismo globalista che sta fallendo?
    Che ha sempre proposto, e imposto quando ha potuto, scelte che poi ha riconosciuto errate?
    In ogni altro Paese, i comunisti non vengono più ascoltati.
    Né tantomeno si affida loro, a questi infaticabili sbagliatori, pieni di idee che si rivelano a loro stessi false mezzo secolo dopo, il governo di un Paese intero.
    Nessuno riconosce più a loro alcuna autorità, né superiorità morale o ideologica.
    L'Italia sì.
    Perché siamo così inguaribilmente cretini?

  3. #623
    Carlooo
    Utente bannato

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da Red Katana
    i comunisti esistono ancora, non più come ideologia, ma ancora come metodologia di potere e d’errore.
    Ma perché dovremmo dar loro ascolto?
    Fra trent’anni, un successore di Piero Fassino, o fra cinquanta un altro Napolitano, riconoscerà che i DICO sono un errore, che la società è stata devastata da quella nuova istituzione.
    Che dilagano le coppie incestuose e pedofile.
    I comunisti se lo possono permettere, nessuno mai chiede loro di trarre le conseguenze dei loro errori.
    Ma possiamo permettercelo noi?
    Gli avessimo dato ragione nel 1948, saremmo un satellite appena uscito dal Gulag sovietico, arretrato e immiserito, e percorso da umori reazionari come la Polonia o la Bielorussia.
    Avessimo avuto le posizioni di Napolitano nel ‘56, saremmo anche noi complici dei boia.
    Non ci costano troppo, questi comunisti?
    L’Italia diede retta a Fassino su Moro: Moro fu assassinato, ed ora siamo informati da Fassino che fu un errore essere fermi e duri.
    Bisognava salvare Moro.
    Possiamo aspettare trent’anni che ci dicano, i comunisti, che sui DICO si sono sbagliati?
    Il discorso vero però è un altro: come mai l’Italia ha accettato come classe «dirigente» un corpo politico che da sempre ha sbagliato analisi politiche, economiche, internazionali, etiche?
    Che ha adottato una ideologia sempre fallimentare, e che oggi adotta in ritardo un capitalismo globalista che sta fallendo?
    Che ha sempre proposto, e imposto quando ha potuto, scelte che poi ha riconosciuto errate?
    In ogni altro Paese, i comunisti non vengono più ascoltati.
    Né tantomeno si affida loro, a questi infaticabili sbagliatori, pieni di idee che si rivelano a loro stessi false mezzo secolo dopo, il governo di un Paese intero.
    Nessuno riconosce più a loro alcuna autorità, né superiorità morale o ideologica.
    L'Italia sì.
    Perché siamo così inguaribilmente cretini?
    -Perchè fai questi copia/incolla? Mi sembra curioso il fatto che tu non abbia risposto a me, anzi abbia ripetuto il concetto in altre forme, spero che dopo questa mia risposta tu abbia l'intelligenza di rispondere al mio messaggio e di non crearne un altro ripetendo i concetti precedentemente da me confutati.
    Visto che ti piace fare delle domande, te ne posto alcune che ti potrebbero far capire qual è la verità.
    -Credi realmente che Fassino sia comunista? A me non sembra, infatti la scissione con i comunisti è stata fatta molto tempo fa ed è stata una scissione netta e che, in futuro, si incrementerà ancora di più con la fondazione del PD.
    -Credi realmente che solo i comunisti siano a favore dei DICO? Guardati intorno, tutti sono a favore, solo i leghisti e i democristiani sono contrari, persino molti esponenti della destra e di forza italia sono convinti che sia una cosa giusta da fare ed inoltre la stragrande maggioranza dei cittadini è concorde nel fare una legge che legittimi le convivenze.
    -Credi realmente che noi fra 30 anni potremmo guardarci indietro e giudicare il nostro operato? Non credo proprio, infatti visto l'inquinamento e tutto il casino che ha portato la globalizzazione e l'industralizzazione probabilmente fra 30 anni avremo come primo problema quello di salvare il Pianeta, altro che Dico e non Dico.
    -Credi realmente che molti Paesi abbiano ridicolizzato il comunismo? A me non sembra e se dici il contrario probabilmente non vivi nel mio stesso Pianeta.

    Aspetto risposta e replicherò appena avrò un pò di tempo.

  4. #624
    Matricola FdT
    Iscrizione: 11/4/2007
    Messaggi: 43
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    Innanzitutto Fassino è membro dell'unione e quindi è a stretto contatto coi comunisti, perciò nn ha idee così tanto diverse.....poi riguardo ai dico, NESSUN esponente di destra ha detto che li approverebbe!!! Dammi 1 prova!!! E poi voi voltereste le spalle al passato e vi critichereste da soli come avete sempre ftt in passato! vedi mex sopra

  5. #625
    Carlooo
    Utente bannato

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    Quote Originariamente inviata da Red Katana
    Innanzitutto Fassino è membro dell'unione e quindi è a stretto contatto coi comunisti, perciò nn ha idee così tanto diverse.....poi riguardo ai dico, NESSUN esponente di destra ha detto che li approverebbe!!! Dammi 1 prova!!! E poi voi voltereste le spalle al passato e vi critichereste da soli come avete sempre ftt in passato! vedi mex sopra
    oddio che ridere...che bel ragionamento che hai fatto..siccome Fassino è in coalizione con Diliberto allora entrambi sono comunisti..ah, allora siccome Berlusconi era ed è in una coalizione con esponenti di estrema-destra anche lui è fascista?!?! Ma per piacere.. ..non mi fare ridere. Per quanto riguarda i DICO alcuni partiti del centro-destra avevano annunciato la libertà di coscienza, quindi vuol dire che molti erano a favore del provvedimento.

    Chi critica le proprie azioni è sempre una persona da apprezzare perchè è in grado di riconoscere i propri errori, chi invece non critica mai se stesso o ha sempre fatto tutto alla perfezione o è una persona faziosa.

  6. #626
    Matricola FdT
    Iscrizione: 11/4/2007
    Messaggi: 43
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    No, però + o - devono avere le stesse idee....e cmq se 6 così tanto....ehm....fammi 1 esempio di questi "famigerati" partiti di centro destra!

  7. #627
    FdT quasi assuefatto
    Uomo 31 anni da Pisa
    Iscrizione: 24/3/2006
    Messaggi: 371
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    Se sono in due partiti diversi devono per forza avere idee diverse non credi? Altrimenti sarebbero nello stesso partito. Avranno molte idee in comune, ma non su tutto.
    Tutta questa avversione per i DICO poi proprio non la capisco, ma perchè ce l'avete così tanto con loro voi di destra? A me sembrano una delle cose più giuste che sono state pensate in questi ultimi anni, sono alla base dell'umanità. Adesso vorrei che rispondessi a una mia domanda oltre a quelle di Carlooo, è molto semplice:
    -Perchè sei contro i DICO?

  8. #628
    Cagliostro_86
    Utente bannato

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    Quote Originariamente inviata da the mystic
    Ciao ragazzi! E' un pò che non venivo, vi sono mancato?
    Il d' Annunzio l'ho studiato quest'anno, ma non ho ben capito cosa intendesse con super uomo.
    Secondo me la redistribuzione della ricchezza andrebbe effettuata al più presto perchè più si aspetta e più le cose peggiorano. E' vero che un imprenditore rischia tutto se fallisce, ma anche lui, come tutti gli altri lavoratori si può trovare un altro lavoro. (capendo come si sentono le persone che aveva sfrutattato fino a quel momento) Le persone povere secondo te (mi rivolgo a Cagliostro) non vorrebbero arricchirsi come un imprenditore? Ma non possono perchè solo per cominciare un lavoro (almeno nella maggior parte dei casi) bisogna avere dei soldi da investire, altrimenti non puoi neanche cominciare a lavorare! E mi spieghi i poveri che si trovano in Africa o in quelle zone laggiù quali soldi hanno da usare? Niente! E' inutile che diciamo che non hanno voglia di lavorare quando noi come primi gli impediamo di svilupparsi per paura che, arricchendosi, intralcino il commercio dei grandi imprenditori, facendogli guadagnare di meno. Perchè, se le popolazioni africane cominciassero a vendere direttamente i loro prodotti (e non dandoli agli imprenditori a due centesimi) agli altri Stati, sarebbe un grossissimo problema per gli imprenditori europei e americani perchè perderebbero la loro grande fonte di guadagno (cioè comprare le materie prime da questi Stati poveri a praticamente niente, portrle nei propri Stati, lavorarli e poi rivenderli a prezzi molto, ma molto più alti) dato che nei loro Stati le materie prime scarseggiano (o sono molto costose). A questo punto voi potrete dire: ma perchè questi Stati non impediscono agli europei di fare tutto questo? Semplice, perchè essendo poveri hanno degli altissimi debiti con le grandi potenze e quindi sono soggetti a ricatti di ogni genere e perciò rimangono "schiavi" degli imprenditori. Tutto questo discorso è per dire che se dessimo dei capitali agli Stati più poveri e gli togliessimo a quelli ricchi, la situazione economica mondiale diventerebbe più omogenea e (almeno per me) più giusta. E poi non sò se fatica di più un imprenditore alla scrivania o un operaio in una miniera a 1000m sotto terra.
    Perciò prima di criticare gli altri guardiamo prima i nostri comportamenti, è una lezione utile per tutti.
    Non so qunto mi sono espresso correttamente, ma ho cercato di farlo il meglio possibirl e spero che sia servito a farvi capire come stanno realmente le cose.
    Mi sono fermato nella parte che io ho evidenziato in grassetto.
    Mi sono messo le mani nei capelli e non volevo minimamente risponderti...
    Sinceramente non fai discorsi interessanti, dici cose ch'io non avevo minimamente espresso per altro imbottite da concetti assurdi.
    Lo sai cosa capita all'imprenditore se fallisce? Penso proprio di no, se no non avresti scritto questo post.
    Capisco che hai tredici anni e ti faccio tutti i miei complimenti, ma ti consiglio di inziare ad aprire gli occhi e vedere che il mondo, proprio per natura, non è e non diventerà mai la fiaba che vorresti tu.
    Questa è la cruda e per te credele verità, abituatici e giocaci a tuo vantaggio, te lo consiglio.

  9. #629
    FdT quasi assuefatto
    Uomo 31 anni da Pisa
    Iscrizione: 24/3/2006
    Messaggi: 371
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    Quote Originariamente inviata da Cagliostro_86

    Mi sono fermato nella parte che io ho evidenziato in grassetto.
    Mi sono messo le mani nei capelli e non volevo minimamente risponderti...
    Sinceramente non fai discorsi interessanti, dici cose ch'io non avevo minimamente espresso per altro imbottite da concetti assurdi.
    Lo sai cosa capita all'imprenditore se fallisce? Penso proprio di no, se no non avresti scritto questo post.
    Capisco che hai tredici anni e ti faccio tutti i miei complimenti, ma ti consiglio di inziare ad aprire gli occhi e vedere che il mondo, proprio per natura, non è e non diventerà mai la fiaba che vorresti tu.
    Questa è la cruda e per te credele verità, abituatici e giocaci a tuo vantaggio, te lo consiglio.
    Grazie ancora per i complimenti.
    Ma cosa succederebbe secondo te ad un imprenditore? E poi, tutta l'altra parte l'hai letta? Era la parte più imortante del mio discorso.
    E poi non credo che il mondo sia una fiaba, non l'ho mai creduto, vedendo i miei genitori, il telegiornale, ma anche semplicemente guardandomi intorno.

  10. #630
    FdT quasi assuefatto
    Uomo 31 anni da Pisa
    Iscrizione: 24/3/2006
    Messaggi: 371
    Piaciuto: 0 volte

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    Nella parte dell' imprenditore posso capire il tuo disaccordo, ma in quella (sempre evidenziata) in cui parlavo dei poveri non capisco cosa hai da ridire.

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