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DICO e non più PACS - ecco la proposta di legge

  1. #31
    DiVX
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da Godel
    DICO o PACS, sempre cavolata rimane.
    Bisognerebbe ricordare (specialmente a Balbo che evidentemente manca di conoscenze giuridiche) che il 'matrimonio', è un'istituzione che nello stato italiano non ha nulla a che vedere con l'ideale immaginario del matrimonio cattolico.
    Data la premessa, non ha senso dare un contentino agli omosessuali: o si permette loro di sposarsi, oppure no.
    Perchè parliamoci chiaro, non esiste coppia di conviventi che abbia bisogno di una legge sui 'diritti dei conviventi'(1), o 'patti di comune solidarietà' (tanto perchè l'italiano mi sembra chiaro come impianto linguistico, 'patti di comune solidarietà' era assolutamente una definizione incorretta. mica stiamo parlando di una carta sugli aiuti solidali per il terzo mondo..); dal momento che se si convive, significa che il matrimonio non lo si vuole.
    Il punto è che Prodi sa benissimo che la maggioranza degli elettori è contraria al matrimonio per le coppie omosessuali; senza scordare che se si permettesse il matrimonio alle coppie omosessuali, esse avrebbero conseguentemente diritto ad avere figli.
    E sono molti gli italiani che non vedono di buon occhio questa cosa (la stragrande maggioanza).
    Se la sinistra (chiamiamola così ma chissà che fine ha fatto) storpia i propri disegni di legge, non è per colpa della chiesa S@ve, ma è perchè sono politici e fanno politica (nel senso più ignobile del termine. e non solo la sinistra, ma la maggioranza dei politici italiani purtroppo).



    Proprio gli omosessuali dovrebbero essere i primi ad essere contro il DICO, perchè non è come si pensa 'un passo avanti', ma è solamente una toppa per far sì che il governo si levi dalle scatole un problema; usando come specchietto per le allodole il fatto che il DICO riguardi anche le coppie etero che convivono (e se non credete che sia così, vediamo quanti anni ci vorranno prima che le coppie omosessuali abbiano gli stessi diritti delle coppie etero).(2)


    Se poi si vuole affrontare il discorso sulle convivenze eterosessuali, non vedo che senso abbia degradare d'importanza il matrimonio.(3)
    Sposandosi due persone si assumono di fronte allo stato dei doveri, avendone in cambio anche diritti.
    C'è chi vuole assumersi questi doveri e chi no. In più, la cosa importante è che il matrimonio stringe un legame giuridico forte tra due persone, presupposto a mio avviso indispensabile per una coppia che intende crescere dei figli (ok c'è il divorzio.. ma è un'altra questione..).
    Bisognerebbe stare attenti ad indebolire la figura della famiglia, dato che è l'elemento cardine su cui si basa la società e lo stato..
    a mio parere sn un po' di cazzate quelle che hai detto:
    1-non è assolutamente vero. c'e tanta gente invece che convive ma giuridicamente non può contrarre il matrimonio, primi su tutti gli omosessuali, persone che vivono nello stesso alloggio per pagare un affitto solo...
    2- beh allora cosa si dovrebbe fare scusa? non si può fare la legge sui matrimoni gay perchè l'italia non la vuole. non si possono fare i pacs o dico o cm diavolo si chiamano perchè servono solo per dare un colpo al cerchio e uno alla botte, senza far incazzare la chiesa e accontentando quella parte d'italia favorevole.. insomma bisogna pur fare qualcosa sennò chi ci perde sono sempre gli stessi.
    3-giuro che tanti politici lo hanno detto, ribadito e ridetto.. ma io non riesco a capire come possono le unioni civili degradare il matrimonio.. giuro che non capisco.. forse potrebbe essere il fatto di mettere un istituzione nuova che potrebbe spingere le persone a non sposarsi ma a unirsi civilmente.. ma il fatto e che se la gente non vuole il matrimonio gay (che alla fine è ciò che muove la sinistra per fare i pacs) è logico il matrimonio potrebbe essere "degradato". se la gente accettasse questa famiglia, non ci sarebbero problemi, la gente si sposerebbe normalmente e tutti vivrebbero felici e contenti.
    indubbiamente poi il matrimonio deve essere distinto dalle unioni civili perchè presuppone un vincolo affettivo e sessuale tra i coniugi.. quindi deve essere diversificato...però per tutto il resto non capisco come può perdere d'importanza o perdere diritti, o peggio ancora distruggere(come ama dire il cadr ruini) la famiglia fondata sul matrimonio.

  2. #32
    Overdose da FdT
    36 anni
    Iscrizione: 1/10/2004
    Messaggi: 5,020
    Piaciuto: 2 volte

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    godel, non è un rimaneggiamento della figura di famiglia, e soprattutto, credimi, ci sono tante coppie che convivono pur non essendo unite da legami sentimentali, coppie di amici, amiche, anziani, parenti alla lontana, che si scelgono per vivere insieme.
    l'ala omosessuale che richiedeva il diritto al matrimonio vero e proprio sta già protestando, se hai sentito, ma i Dico sono innanzitutto un passo avanti per l'acquisizione di diritti civili. infatti, a differenza della spagna che ha istituito un fottio di diritti per gli omosessuali, dal matrimonio, all'adozione, alla fecondazione assistita, non si è interessata ad un progetto come quello italiano, che di fatto amplia di molto il bacino delle libertà personali.
    va migliorata, sono d'accordo, ma non la vedo come un contentino.

  3. #33
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 39 anni
    Iscrizione: 3/4/2006
    Messaggi: 43,734
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    Ai DICO sono favorevole, ma spero non siano una porta per poi arrivare alle adozioni ai gay, a cui sono sempre stato contrario. Finchè si rimane così mi va benissimo

  4. #34
    Sempre più FdT
    Iscrizione: 1/4/2005
    Messaggi: 3,368
    Piaciuto: 2 volte

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    Quote Originariamente inviata da Er_DvD_BeSt
    a mio parere sn un po' di cazzate quelle che hai detto:
    (...) fondata sul matrimonio.
    Ho letto la prima riga..
    Bisogna avere 16 anni per imparare a dire parolacce e sentirsi grandi?

    Quote Originariamente inviata da grimmy
    godel, non è un rimaneggiamento della figura di famiglia, e soprattutto, credimi, ci sono tante coppie che convivono pur non essendo unite da legami sentimentali, coppie di amici, amiche, anziani, parenti alla lontana, che si scelgono per vivere insieme.
    l'ala omosessuale che richiedeva il diritto al matrimonio vero e proprio sta già protestando, se hai sentito, ma i Dico sono innanzitutto un passo avanti per l'acquisizione di diritti civili. infatti, a differenza della spagna che ha istituito un fottio di diritti per gli omosessuali, dal matrimonio, all'adozione, alla fecondazione assistita, non si è interessata ad un progetto come quello italiano, che di fatto amplia di molto il bacino delle libertà personali.
    va migliorata, sono d'accordo, ma non la vedo come un contentino.
    I diritti civili ci sono già per le coppie. Coppie riconosciute dallo stato.
    Ora si creano diritti invece, che vogliono accontentare da un lato le coppie omosessuali; mentre dall'altro creano strane 'coppie' riconosciute giuridicamente.
    Si crea caos, e necessariamente si indebolisce il matrimonio e la famiglia come istituzione (poi si sa, quello della famiglia è un concetto che ormai sta stretto, e prima o poi qualche politico la farà fuori per la contentezza di S@ve).
    Poi magari c'è chi è a favore di questo cambiamento, e chi no..
    Ma cmq, vediamo un po' come vanno le cose; se è stato un buon cambiamento oppure no..

  5. #35
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
    Iscrizione: 6/12/2005
    Messaggi: 17,140
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    Quote Originariamente inviata da Godel
    DICO o PACS, sempre cavolata rimane.
    Bisognerebbe ricordare (specialmente a Balbo che evidentemente manca di conoscenze giuridiche) che il 'matrimonio', è un'istituzione che nello stato italiano non ha nulla a che vedere con l'ideale immaginario del matrimonio cattolico.
    Data la premessa, non ha senso dare un contentino agli omosessuali: o si permette loro di sposarsi, oppure no.
    Perchè parliamoci chiaro, non esiste coppia di conviventi che abbia bisogno di una legge sui 'diritti dei conviventi', o 'patti di comune solidarietà' (tanto perchè l'italiano mi sembra chiaro come impianto linguistico, 'patti di comune solidarietà' era assolutamente una definizione incorretta. mica stiamo parlando di una carta sugli aiuti solidali per il terzo mondo..); dal momento che se si convive, significa che il matrimonio non lo si vuole.
    Il punto è che Prodi sa benissimo che la maggioranza degli elettori è contraria al matrimonio per le coppie omosessuali; senza scordare che se si permettesse il matrimonio alle coppie omosessuali, esse avrebbero conseguentemente diritto ad avere figli.
    E sono molti gli italiani che non vedono di buon occhio questa cosa (la stragrande maggioanza).
    Se la sinistra (chiamiamola così ma chissà che fine ha fatto) storpia i propri disegni di legge, non è per colpa della chiesa S@ve, ma è perchè sono politici e fanno politica (nel senso più ignobile del termine. e non solo la sinistra, ma la maggioranza dei politici italiani purtroppo).

    Proprio gli omosessuali dovrebbero essere i primi ad essere contro il DICO, perchè non è come si pensa 'un passo avanti', ma è solamente una toppa per far sì che il governo si levi dalle scatole un problema; usando come specchietto per le allodole il fatto che il DICO riguardi anche le coppie etero che convivono (e se non credete che sia così, vediamo quanti anni ci vorranno prima che le coppie omosessuali abbiano gli stessi diritti delle coppie etero).

    Se poi si vuole affrontare il discorso sulle convivenze eterosessuali, non vedo che senso abbia degradare d'importanza il matrimonio.
    Sposandosi due persone si assumono di fronte allo stato dei doveri, avendone in cambio anche diritti.
    C'è chi vuole assumersi questi doveri e chi no. In più, la cosa importante è che il matrimonio stringe un legame giuridico forte tra due persone, presupposto a mio avviso indispensabile per una coppia che intende crescere dei figli (ok c'è il divorzio.. ma è un'altra questione..).
    Bisognerebbe stare attenti ad indebolire la figura della famiglia, dato che è l'elemento cardine su cui si basa la società e lo stato..
    Caro Godel,
    non ci crederai, ma quoto moltissime cose che hai detto. Praticamente la vedo come te, seppure per motivi opposti ai tuoi. Faccio quindi alcune oservazioni laddove non sono d'accordo.
    Mi attribuisci (per la seconda volta in pochi giorni) cose che non ho affermato. Io su questi DICO non ho avuto alcuna parola di soddisfazione e più volte anche in questo forum ho ribadito che il matrimonio è qualcosa di civile che nulla ha (o dovrebbe avere) a che fare con il cattolicesimo. Certe cose semmai dovresti dirle al tuo cardinale Ruini. A prova della mia posizione ti riporto il mio ultimo intervento in proposito, del 6 dicembre u.s., che trovi nel post http://forum.fuoriditesta.it/padova-...7.html#929024; eccolo:

    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo
    Io non sono completamente d'accordo.
    Il mio pensiero l'ho ripetuto più volte nei vari post simili che hanno trattato questo argomento.
    L'aspetto positivo della notizia, e dell'ipotesi del riconoscimento delle coppie di fatto in genere, sta nell'apertura che si dimostrerebbe verso un nuovo concetto di famiglia, che sostituisca quello attuale ormai superato.
    Però per contro c'è da obiettare che già esiste un istituto che si chiama matrimonio e che è solo un caso di omonimia con il sacramento religioso, ma che in realtà regola un'unione civile.
    Si rischia quindi di creare un doppione del matrimonio civile già esistente.
    Quello che io proporrei è invece quanto segue:

    1) cambiare nome all'istituto matrimonio, che quello attuale mi pare piuttosto di cattivo gusto, essendo lo stesso di un sacramento di una determinata religione. Si potrebbe chiamare PACS

    2) estendere l'unione civile già esistente, a tutt'oggi chiamata matrimonio e in futuro da chiamarsi PACS, anche a coppie o nuclei di persone che non siano necessariamente un maschio e una femmina, estendendo a tali nuclei tutti i diritti e tutti i doveri che attualmente sono di una coppia di coniugi riconosciuti.

    3) lasciare la possibilità di restare uniti nella sostanza ma non riconosciuti istituzionalmente, a tutti coloro che vogliono vivere il proprio rapporto di aggregazione coniugale scevri da qualsiasi vincolo legale.
    Quanto allora scrissi e ora ho quotato è quel che tutt'oggi penso. la differenza di posizione rispetto a te è che tu con un discorso simile vorresti dar maggior credito all'attuale concetto di famiglia, ritenendo i DICO un attentato alla sua sopravvivenza. Io invece ambisco alla definizione di un nuovo concetto di famiglia, più al passo con i tempi, che non si nasconda dietro a un dito sui tanti problemi ed esigenze che la famiglia attuale non considera. L'amore tra due persone dello stesso sesso è una di queste cose. Che poi io dico: che cosa ve ne importa a voi cattolici se due persone dello stesso sesso si vogliono amare, praticare sesso, vivere una vita in comune, avendo gli stessi diritti e doveri di due persone di sesso opposto: che cosa cambia a voi se ciò accade? Rispondimi a questa domanda: preoprio perché tu per primo affermi - giustamente - che il matrimonio religioso e l'unione civile omonima (purtroppo omonima) sono due cose distinte, in che cosa viene minato il sacramento religioso del matrimonio se si modifica la legge che riguarda le unioni civili e che non ha, tolto il nome, niente a che vedere con esso?
    Come ho già commentato in apertura di questo thread, l'unica cosa veramente positiva di questi DICO è l'auspicio che possano essere una porta da aprire per arrivare a un matrimonio fra gay.
    Per il resto sono d'accordo con te: fare una legge per dare diritti a chi non vuole assumersi la responsabilità di legalizzare col matrimonio civile la propria unione mi sembra superfluo, anzi dannoso. Serve per favorire quelle coppie di vedovi il cui unico scopo è di non perdere la reversibilità delle pensioni dei de cuius ex-coniugi oppure i divorziati che vogliono continuare a far fessi gli ex-coniugi continunando a percepire un assegno di mantenimento al quale non avrebbero più diritto.

    Per concludere, che venga il matrimonio fra gay, con annessi e connessi, adozione compresa. Di qiesto mi lamento, vorrei un governo con le palle che prendesse delle posizioni; per lo stesso motivo mi lamento della chiesa cattolica, checché tu ne dica, ingeriscono sulle decisioni del nostro governo, è lampante e non lo pui negare, hanno innegabilmente un potere temporale sullo stato italiano.

  6. #36
    Sempre più FdT
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    godel ti credi intelligente?...è grazie alle persone come te che siamo indietro in ogni campo

  7. #37
    Sempre più FdT
    Uomo da Vibo Valentia
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    Quote Originariamente inviata da Godel
    I diritti civili ci sono già per le coppie. Coppie riconosciute dallo stato.
    Ora si creano diritti invece, che vogliono accontentare da un lato le coppie omosessuali; mentre dall'altro creano strane 'coppie' riconosciute giuridicamente.
    Si crea caos, e necessariamente si indebolisce il matrimonio e la famiglia come istituzione (poi si sa, quello della famiglia è un concetto che ormai sta stretto, e prima o poi qualche politico la farà fuori per la contentezza di S@ve).
    Poi magari c'è chi è a favore di questo cambiamento, e chi no..
    Ma cmq, vediamo un po' come vanno le cose; se è stato un buon cambiamento oppure no..
    ci sono la fuori tante famiglie che nn si basano su matrimonio ma che hanno meno diritti delle altre....e qst nn è democrazia....nn aggiungo altro...

  8. #38
    Dio Il Lupo
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    Quote Originariamente inviata da Godel
    I diritti civili ci sono già per le coppie. Coppie riconosciute dallo stato.
    Ora si creano diritti invece, che vogliono accontentare da un lato le coppie omosessuali; mentre dall'altro creano strane 'coppie' riconosciute giuridicamente.
    Si crea caos, e necessariamente si indebolisce il matrimonio e la famiglia come istituzione (poi si sa, quello della famiglia è un concetto che ormai sta stretto, e prima o poi qualche politico la farà fuori per la contentezza di S@ve).
    Poi magari c'è chi è a favore di questo cambiamento, e chi no..
    Ma cmq, vediamo un po' come vanno le cose; se è stato un buon cambiamento oppure no..

    Mi interrogo spesso su questa definizione..."la famiglia come valore".

    Se è un valore intriseco alla famiglia stessa, non vedo come possa essere minacciato da una qualsivoglia legge che tenta di tutelare solo le altre possibilità...

    Se è un valore che deve essere parte preponderante di uno stato o status civile la vedo un'idiozia.

    La famiglia come valore può esistere solo all'interno della famiglia stessa. Perchè unità, perchè nido dove far crescere qualcuno. Quindi, secondo me, è più che giusto che ognuno abbia il diritto di poter metter su "famiglia", considerandola e dandole il valore che ritiene più opportuno. O che almeno che gli siano garantiti diritti FONDAMENTALI per poter usufruire di tutte le possibilità a cui può accedere la famiglia canonica.

    Alla base della libertà vige la pluralità di scelta...con annessi diritti e doveri.


    d'accordissimo con i DICO, ma naturalmente, come hanno già detto in molti, è una legge che andrà migliorata. E' una pima impostazione che mi fa ben sperare.

  9. #39
    FdT-dipendente
    Uomo 42 anni
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    Ma io non capisco perchè a queste "famiglie" ricche di morale danno fastidio i DICO.

    Non capisco come uno possa essere contarrio???

    Si snatura la famiglia tradizionale??? Se la famiglia tradizionale è quella di adesso, con il 50% delle coppie che divorziano e che si contendono i figli, ben vengano le "nuove famiglie"!!

  10. #40
    Dio Il Lupo
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    Quote Originariamente inviata da mark-o
    Ma io non capisco perchè a queste "famiglie" ricche di morale danno fastidio i DICO.

    Non capisco come uno possa essere contarrio???

    Si snatura la famiglia tradizionale??? Se la famiglia tradizionale è quella di adesso, con il 50% delle coppie che divorziano e che si contendono i figli, ben vengano le "nuove famiglie"!!

    Esattamente...

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