ma ke referendum è!?Originariamente inviata da filosofo
cioè se il 5% della gente vota si, passa?
non ho capito, mi sa
ma ke referendum è!?Originariamente inviata da filosofo
cioè se il 5% della gente vota si, passa?
non ho capito, mi sa
Per il referendum abrogativo è previsto il quorum; per essere valido la maggioranza di coloro che possono esercitare il diritto di voto deve recarsi alle urne, altrimenti salta.Originariamente inviata da Sally
Per il referendum confermativo (come questo su cui si sta discutendo) non è previsto un quorum, quindi per far sì che sia comunque valido può recarsi alla urne una percentuale infinitesimale di cittadini
In linea di principio sì però in questa riforma di federalista c'è ben poco.Originariamente inviata da adfk
Circa il senato federale mi sono già espresso, e bisogna assolutamente evidenziare come molte materie che erano di competenza concorrente se vincessero i sì diventerebbero di competenza esclusiva dello Stato, e inoltre è prevista la clausola dell'interesse nazionale.
Le poche competenze devolute alle regioni (pur restando le linee guida in mano allo Stato), non ci permettono certo di parlare di "federalismo"!
è una rifoma che centralizza, al di là degli strepiti della Lega che deve salvarsi la faccia di fronte ai suoi elettori.
io nn so!
mia madre votera si perche secondo lei viene gestita meglio la cosa perche se c'è piu potere per quelli della regione "governeranno"di piu e siccome la regione è piu piccola è piu facile q quindi sara governata meglio!nn so se mi sn spiegata
una manciata di competenze sono state trasferite alle regioni, ma le linee guida sono rimaste allo Stato.Originariamente inviata da CLEAR
E le competenze che erano concorrenti (cioè gestite sia dallo Stato sia dalle regioni) sono passate allo Stato.
è stata inserita inoltre la clausola dell'interesse nazionale, in base alla quale eventuali provvedimenti presi dalle regioni che collidessero con l'interesse del Paese potrebbero essere bloccati.
In realtà è una riforma elefantiaca (oltre 50 articoli!) portata avanti a colpi di maggioranza, è una riforma centralizzatrice, che in aggiunta attribuisce enormi poteri al Primo Ministro (il quale "determina" la politica del governo), è una riforma che prevede un Senato Federale che altro non è se non una brutta copia dell'attuale Senato della Repubblica.
Io mi sento di bocciarla sia per il metodo con cui è stata attuata (una riforma così capillare deve essere realizzata con il coinvolgimento attivo delle opposizioni) sia nei contenuti.
Purtroppo si fa molta demagogia sull'argomento, ovvero si mistificano un pò le cose per renderle più allettanti... e la gente ci casca...
dici che la stanno spacciando per una cosa che in realtà è il contrario di quello che deve essere?
io ne ho sentito parlare....Originariamente inviata da killuminato
cmq no
Questa riforma è stata fortemente voluta solo ed esclusivamente dalla Lega Nord, e gli altri partiti della Cdl l’hanno acclusa nel programma per non farsi sfuggire una preziosa (in termini di voti) alleata.Originariamente inviata da adfk
Il progetto originario, quello elaborato dalla Lega, che venne discusso nelle prime occasioni parlamentari, prevedeva un federalismo più marcato, per esempio il Senato Federale doveva essere composto dai rappresentanti delle Regioni.
Un simile progetto non poteva passare, e FI, AN e UDC inserirono ciascuno un proprio tassello, come in un puzzle, in modo da mettere per iscritto un progetto condiviso. Il risultato di quest’opera di assimilazione ha di fatto svilito lo spirito autenticamente federalista che La Lega aveva insufflato nella bozza di riforma.
Cosa c’è di federalista in questa riforma?
- Sul Senato Federale mi sono già espresso e vi rimando lì perché ho svolto una disamina approfondita, che poi ovviamente può anche essere criticata a seconda dei punti di vista.
- Veniamo alle competenze:
Riporto dal nuovo art.117:
“Spetta alle Regioni la potestà legislativa esclusiva nelle seguenti materie:
a) assistenza e organizzazione sanitaria;
b) organizzazione scolastica, gestione degli istituti scolastici e di formazione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche;
c) definizione della parte dei programmi scolastici e formativi di interesse specifico della regione;
d) polizia amministrativa regionale e locale;
e) ogni altra materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato.
Ner vecchio (l’attuale) art. 117 invece:
“Spetta alle Regioni la potestà legislativa in riferimento ad ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato”
Questo è un passo in avanti verso il federalismo, però è anche vero che si trasferirebbero le competenze e non le risorse.
Stando a quanto dicono gli esperti la devolution avrebbe un costo esorbitante.
E c’è un bilanciamento: sempre nel nuovo art. 117 alle competenze esclusive dello Stato si aggiungono le seguenti:
“s-bis) grandi reti strategiche di trasporto e di navigazione di interesse nazionale e relative norme di sicurezza;
s-ter) ordinamento della comunicazione;
s-quater) ordinamento delle professioni intellettuali; ordinamento sportivo nazionale;
s-quinquies) produzione strategica, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia.
Tra le competenze concorrenti si verificano invece i seguenti cambiamenti:
la voce “tutela e sicurezza del lavoro” lascia il posto al più striminzito “tutela del lavoro”;
la voce “tutela della salute scompare;
la voce “ordinamento sportivo” lascia il posto alla seguente: “ordinamento sportivo regionale”;
la voce “grandi reti di trasporto e navigazione” lascia il posto invece a “reti di trasporto e di navigazione”
la voce “ordinamento della comunicazione” lascia il posto e subentrano due altri punti “comunicazione di interesse regionale, ivi compresa l’emittenza in ambito regionale”, “promozione in ambito regionale dello sviluppo delle comunicazioni elettroniche”
Le voci “casse di risparmio, casse rurali, anziende di credito a carattere regionale” e “enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale” lasciano spazio alla seguente: “istituti di credito a carattere regionale”.
- forme e condizioni particolari di autonomia per Roma – Fortemente voluta da AN, questa modifica è stata avversata a spada tratta dai leghisti però è stata ugualmente inclusa.
Riporto dal nuovo art.114:
“Roma è la capitale della Repubblica e dispone di forme e condizioni particolari di autonomia, anche normativa, nelle materie di competenza regionale, nei limiti e con le modalità stabiliti dallo Statuto della Regione Lazio”.
Nell’attuale art. 114 invece c’è scritto:
“Roma è la capitale della Repubblica. La legge dello Stato disciplina il suo ordinamento”.
Questa riforma viene dipinta come autenticamente federalista per serrare le fila dei leghisti, che oltretutto non sono affatto entusiasti di questa riforma, ma la vedono come il primo passo del l’indipendenza della fantomatica Padania.
In poche parole la stanno “gonfiando”
MILANO - Il presidente emerito della Repubblica e senatore a vita Carlo Azeglio Ciampi ha dichiarato, rispondendo ai giornalisti a Palazzo Giustiniani, che al referendum del 25 giugno voterà no. "Non ho difficoltà a rispondere, convinto come sono della validità di fondo, dell'impianto e degli equilibri della nostra Costituzione. Andrò a votare e voterò per il no", ha detto.
(Repubblica.it)
io sono daccordo con ciampi e anche io andrò a votare e voterò NOOriginariamente inviata da filosofo