Non voto PDL e Berlusca ormai dal 2006-2008, e continuerò a non farlo
Non direi proprio, visto il numero di aziende che sta chiudendo, il debito pubblico in aumento, la re-introduzione dell'IMU/ICI e gli aumenti dell'IVA...ah, senza dimenticare una riforma delle pensioni molto più drastica e meno graduale, e una riforma del lavoro che magari come intenti era anche buona, ma che sta ulteriormente uccidendo le assunzioni e la formazione sul campo...
Wolverine continui a parlare a vanvera
(1) (Giannino eh, non un ''comunista'')
(2) togliere l'ICI senza compensare i comuni delle entrate mancanti è stato uno dei più grossi errori del governo Berlusconi
(3) liberainformazione
ti metto un estratto
Il governo Berlusconi-Tremonti nell’ottobre 2011 aveva alzato l’aliquota ordinaria dell’IVA di un punto, passando dal 20 al 21%. Inoltre, aveva programmato un ulteriore aumento di 2 punti per le due aliquote IVA più elevate (quella al 21 e quella ridotta al 10%), se i conti dello Stato non fossero “tornati”. Il governo Monti con la legge di stabilità ha deciso di dimezzare l’aumento dell’IVA: di conseguenza a partire dal 1° luglio 2013 le nuove aliquote saranno del 22% e dell’11%.
eh, però è tutta colpa di Monti, eh si...
Il problema del Partito delle Libertà (su Cauzione) non era tanto che stava perdendo il contatto dell'uomo della strada...
...quanto che stava per venire in contatto con gli uomini in mezzo alla strada.
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Avere un Paese (il nostro) che ha un bilancio statale in salute non è fare un favore alla signora Markel.
E' fare un favore a noi stessi...
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Primo: potresti togliere questo colore arancio che non riesco a vedere una mazza?
Secondo: Non potrebbe essere il caso che i problemi degli Argentini, come quelli degli Italiani, abbiano un'origine comune, e che questi non sia da ricercare nei suoi vicini sfruttatori? Se un'uomo finisce nelle mani di un usuraio, io lo compatisco. Se ci finisce perché ha sperperato tutto, no. I politici che gli Argentini hanno avuto erano gente che ha permesso agli Argentini di fare tutti i loro comodi. Come han fatto i nostri con noi. Ed è questo il motivo per cui, sià che qua, sono stati tanto longevi in carica.
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Dunque... andiamo alla fonte...
Spetta al Presidente della Repubblica nominare un nuovo Primo Ministro. E può individuarlo tra i 60 milioni di cittadini italiani. Non necessariamente tra i politici italiani. Anzi, se fosse per me, andrebbe vietato che un Primo Ministro, un Ministro, e fin anche un sotto segretario sia scelto in quella schiera.Originariamente inviata da COSTITUZIONE ITALIANA
E' il Parlamento italiano, concedendogli o revocandogli la fiducia, che ne assicura la democraticità.
L'idea che il Primo Ministro debba essere il capo di uno dei due schieramenti che ha vinto le elezioni è una minchiata che vi ha messo in testa Berlusconi che, ben sapendo di non poter cambiare la nostra Costituzione, ha fatto apporre un nome nella scheda elettorale, facendone una specie di postilla alla costituzione aggiunta posticcia per consuetudine.
Ma non sta scritto da nessuna parte.
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Esatto. A chi gli chiede di candidarsi, lui risponde che ha in corso un processo per diffamazione e che quindi non gli è permesso.
E' sicuramente un pretesto. Ma è quanto dice.
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Monti, a chi lo ha minacciato di togliergli la fiducia, ha riposto:
"In caso, prendo il treno, e torno a Milano..."
]Monti: «L'evasione fiscale e il nepotismo non sono degne di un paese sviluppato»
Il premier è stato intervistato da un trimestrale francese
«L'evasione e il nepotismo non sono degne di un paese sviluppato»
«Alcune pratiche, profondamente radicate nella mentalità italiana», come «l'evasione fiscale» o «il nepotismo», «non sono degne di un Paese sviluppato membro del G8 e che è la seconda potenza industriale d'Europa»: è il pezzo forte dell'intervista che il presidente del Consiglio Mario Monti ha rilasciato al trimestrale francese Politique Internationale più di un mese fa, ma uscita sabato.
La telefonata di Monti: «Meno leadership, più contenuti»
«SPERO ITALIANI PIU' RISPETTOSI» -In un altro stralcio si legge: «Spero di aver contribuito a rendere gli italiani meno tolleranti rispetto agli abusi di potere e alla corruzione, e più rispettosi nei confronti dei loro doveri civici, a partire da quello che consiste nel pagare le tasse» Monti è tornato anche sulla necessità di una continuità sul fronte delle riforme. Sarà «difficile tornare indietro». Si è poi soffermato sul nostro impegno in Afghanistan: «I soldati italiani lasceranno il Paese a fine 2014» ha ribadito il Presidente del Consigli. Sottolineando però che l'Italia non abbandonerà Kabul:«Continueremo a sostenerli per gli aspetti civili ed economici»
«MENO LEADERSHIP E PIU' CONTENUTI»- In precedenza, il premier era intervenuto con una telefonata nel corso dell'iniziativa «La società civile si incontra e propone» parlando dei processi politici in vista della prossima tornata elettorale. Monti aveva invitato chiaramente tutti i partiti a «prestare meno attenzione a leadership ed organigrammi e più ai contenuti». Spiegando che rigore, crescita ed equità sociale sono le direttrici del governo e dicendosi fiducioso nel fatto che «chi mi succederà» prosegua su questa strada. «Ci sono - ha aggiunto Monti - attività di governo iniziate, ma che raccomanderei, se mai mi venisse chiesto un parere, a chi mi succederà di sviluppare e di sviluppare molto meglio e in modo molto più profondo».
«SE SERVISSE, CONTINUEREI» - Il premier è poi tornato sul nodo della sua ricandidatura al governo per le elezioni del 2013: «La legislatura attuale termina nell'aprile 2013- ha dichiarato- Come ho detto più volte, l'Italia deve ritrovare un processo democratico normale e non c'è nessuna ragione per cui il voto non debba dare una maggioranza in grado di governare. Come ho detto recentemente, nell'ipotesi in cui fosse impossibile costituire una tale maggioranza, io sarei là. Se servisse, io continuerei».
OPERAZIONE VERITA' - Poi Monti sottolinea una fatto per lui d'importanza cruciale: «Ho fatto una scoperta positiva in questa esperienza, dura per chi governa e durissima per chi è governato: non è impossibile cercare di dire la verità agli italiani e non è impossibile che la capiscano», perché hanno «desiderio di verità e preferiscono sapere cosa hanno davanti a loro anziché essere partecipi di un grande processo collettivo di elusione dei problemi».
SFORZO - L'Italia ha messo in atto uno «sforzo collettivo» che «non ha precedenti nella storia repubblicana» per risollevarsi, senza il quale «oggi non ci sarebbe più l'Eurozona o sarebbe altamente ristretta» ha aggiunto infine il premier.
Fonte: Corriere della Sera
Io terrei Monti al suo posto. Tutti sono consapevoli che i politici che lo seguiranno, di destra, di sinistra, di sopra o di sotto, distruggerebbero quel poco di credibilità e risanamento dei conti che ha prodotto.
Forse c'è solo un uomo che preferirei a Monti come Primo Ministro. Questo:
Enrico Bondi