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"Ho deciso di scendere in campo perchè non voglio che il mio Paese, il Paese che amo sia preda di forze immature e dal passato fallimentare". Abbiamo tutti nella memoria il caldo e commovente discorso con cui Silvio Berlusconi scese in politica in quel 26 gennaio 1994. A noi resta nella memoria un'epopea commovente, fatta di applausi, trionfi e osanna; robe da miliardari, la realtà è che per i cittadini, per i giovani che intendono "buttarsi nella mischia" a farlo sul serio sono grane; anzi sono "cazzi" da c.....!
Non potrò mai dimenticare quanto mi capitò nell'ormai lontano 2002, ero obiettore di coscienza con gli spastici e, richiesto da un crocicchio di donne perchè avessi fatto quella scelta risposi nel modo che allora mi parve più ovvio e naturale: "Sono un cristiano e sono qui per servire!". Una ragazza, una di quelle simpatiche e spontanee ragazze, molto posate e che usano muoversi a scatti e dall'irrefrenabile movimento della lingua, per un attimo ebbe un'esitazione, stette per un pò in silenzio, poi disse "Buona la prima!" ... Una scena da Mulino Bianco!
State sicuri, ragazzi, lo stesso vi capiterà, quando con le stesse e candide motivazioni dichiarerete: "Voglio scendere in politica per occuparmi degli altri e del bene comune!".
In Italia va così: se dici agli italiani "scendo in politica per prosciugarti il conto corrente" quelli ti guardano con più rispetto e riverenza, se gli dici "scendo in politica per fare il tuo interesse", ti spernacchiano. Si può interpretare in vario modo questo atteggiamento: qualcuno (benevolo) dice che gli italiani sono buoni, ma disillusi da anni di retorica e di promesse vane dei loro politici. Idiozie! Gli italiani sono proprio stronzi e credono al "valore aggiunto della disonestà": nell'Italia del "basta che non si sappia nulla in giro", la disonestà è "valore aggiunto" di furbizia e fonte di profitto. Dal disonesto, ci si guadagna: quante volte nei Ns. discorsi, sapendo delle porcherie notorie e inenarrabili di Silvio Berlusconi si è sentito dire, "se ha fatto i soldi lui, li possiamo fare anche noi". Della serie, ne ha fatti tante di "strappi" che non potrà non essere indulgenti se ne facciamo noi ... allo Stato, al Fisco, ai vicini etc.
Viceversa, in Italia, se c'è una macchia, un'onta nel curriculum di un aspirante politico è l'onestà, la bontà delle intenzioni. La motivazione che dovrebbe essere più ovvia e naturale per scendere in politica, il Servizio e la Cura delle generazioni a venire sono derise: non portano lo stesso "valore aggiunto".
Guai a Voi, ragazzi imberbi che vi avvicinate alla Politica, se credete che la Vs. "discesa in campo" sia accompagnata da applausi e trionfi: sarete compatiti, derisi, emarginati e allontanati come paria, come scomodi corpi estranei.
Ma Voi, ragazzi, non dovete demordere: è di Voi mosche bianche, di Voi corpi estranei, che questa porca Italia ha bisogno. Certo, questi italiani non meritano grande considerazione e attenzione, ma gli stronzi hanno i giorni contati! Questi stronzi, che si sono arricchiti o alle spalle della gente comune, oppure ai margini della legge e nella furberia del "tirare a campare", oggi sono minoranza; la maggioranza si sente sempre più esclusa dalle fasce del benessere e della ricchezza. E inizia ad aprire gli occhi: inizia a capire che se si è arrivati a questo punto è per aver creduto nella disonestà come motore di ricchezza e di successo; e nell'aver invece non dato spazio ad altro: all'onestà, al merito ... Non temete, ragazzi: gli stronzi hanno i giorni contati!
Tratto dal link: IL ROMPICAZZO: TI BUTTI IN POLITICA? GLI STRONZI HANNO I GIORNI CONTATI ....