Originariamente inviata da
Tyler Durden
Tutta colpa dell’opposizione, che “
disegna un Paese sull’orlo del baratro e
pieno di operai disperati sui tetti“. Come se i precari dell’
Ispra avessero passato il Natale a protestare
per fare un favore a Bersani o Di Pietro e non perché non hanno di che vivere.
Colpa della pigrizia degli “sfigati”, dunque, se un italiano su dieci durante quest’anno non avrà un lavoro. Una pigrizia che, come per magia, investe tutta l’Europa (maledetti colpi di sonno continentali). Anzi, colpa degli “sfigati” e dell’opposizione, che
oltre all’odio sparge cattivi auspici. Bersani dunque non riesce a tenere insieme i pezzi del suo partito, ma è abbastanza potente da scatenare un incantesimo su Fiat, Eutelia, e chissà quante altre fabbriche, che
costringe i lavoratori a non vedere i soldi che hanno nel portafogli, e comportarsi come se non fossero in grado di mantenere la propria famiglia. Lo stesso mortale sortilegio che obbliga i cittadini a credere che pagare le tasse sia una virtù ed evadere un vizio; che attenaglia i laureati che invece di rimboccarsi le maniche e andare nel
call center di turno chiedono un lavoro che “
concorra al progresso materiale e sprituale” loro e della società (tutta colpa della Costituzione bolscevica, e in particolare dell’articolo 4). E che si avvinghia perfino al legislatore, che tiene in vita
con i soldi pubblici un quotidiano che invece di avere a cuore il benessere di tutto il suo “azionariato”
chiede espressamente che alla sua parte più debole non venga concessa una voce (ma questa, di certo, non è una ”battaglia snob“).