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Frasi tratte dai libri

  1. #541
    Amazzone Doc Juliet Miller
    Donna 30 anni da Venezia
    Iscrizione: 13/1/2008
    Messaggi: 3,582
    Piaciuto: 744 volte

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    Voi lavorate per stare al passo della terra e dell'anima della terra.
    Giacché essere pigri è estraniarsi dalle stagioni, uscire dalla processione della vita che solenne e in fiera sottomissione avanza verso l'infinito.
    Quando lavorate siete un flauto nel cui cuore il mormorio delle ore diviene musica.
    Chi tra voi ambirebbe essere una muta canna silente, quando ogni altra cosa canta all'unisono?
    Sempre vi è stato detto che il lavoro è una maledizione e la fatica una sventura.
    Ma io vi dico che lavorando esaudite una parte del sogno più remoto della terra, a voi affidato allorché quel sogno nacque,
    e sostenendovi con la fatica voi in verità state amando la vita,
    così, l'amarla sforzandovi nel lavoro è entrare in comunione col suo più riposto segreto.
    Ma se nella vostra pena definite il nascere un'afflizione e il sostentamento della carne una maledizione scritta in fronte, allora vi rispondo che nulla fuorché il sudore della fronte potrà cancellare quel che vi sta scritto.
    Vi è stato anche detto che la vita è tenebra, e nella stanchezza fate eco a ciò che gli stanchi han detto.
    Ma io vi dico che la vita è invero tenebra se manca il desiderio.
    E ogni desiderio è cieco se manca la conoscenza,
    e ogni conoscenza è vana se manca il lavoro,
    e ogni lavoro è vuoto se manca l'amore;
    e quando lavorate con amore voi vincolate voi stessi a voi stessi, e l'uno all'altro, e a Dio.
    Cos'è, lavorare con amore?
    È tessere un panno con fili del vostro cuore, come se quel panno fosse per chi voi amate.
    È costruire con affetto una casa, come se ad abitarvi dovesse entrarci chi voi amate.
    È spargere i semi con tenerezza e poi raccogliere nella gioia, come se a mangiare di quei frutti dovesse essere chi voi amate.
    È impregnare tutto ciò che voi fate con un alito del vostro spirito,
    sapendo che tutti i venerati morti vi stanno intorno e v'osservano.
    Sovente vi ho sentiti dire, come parlando nel dormiveglia: "Colui che lavora il marmo e scavandolo trova l'immagine della propria anima, è più nobile di chi ara la terra.
    E colui che afferra l'arcobaleno e lo stende su una tela nell'effigie dell'uomo, vale più di chi foggia i nostri calzari".
    Ma io vi dico, non nel dormiveglia ma nel desto e vigile fulgore del meriggio: il vento parla con dolcezza eguale alla quercia gigante e all'ultimo dei fili d'erba;
    grande è soltanto colui che trasforma la voce del vento in un canto reso più dolce dal proprio amore.
    Il lavoro è amore visibile.
    E se non potete lavorare con amore ma solo con disgusto, meglio allora che l'abbandoniate andandovi a sedere ai cancelli del tempio per ricevere l'elemosina da chi lavora con gioia.
    Se difatti cuocete il pane nell'indifferenza, voi preparate un pane amaro che poco sfama l'uomo.
    E se di malavoglia pigiate l'uva, nel vino il vostro sentimento distilla un veleno.
    E se pure cantate come angeli, ma senza amare il canto, rendete l'uomo sordo alle voci del giorno e a quelle della notte.


    Kahlil Gibran -


    A Randy Mellons, Red Viper e Jamila piace questo intervento

  2. #542
    Gio
    Gio
    Uomo 27 anni
    Iscrizione: 20/7/2011
    Messaggi: 2,388
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    Lo scopo dell'arte non è quello di risolvere i problemi, ma di costringere la gente ad amare la vita.
    Alessandro D'Avenia

  3. #543
    labirinto senza fine Red Viper
    Donna 32 anni
    Iscrizione: 10/4/2007
    Messaggi: 754
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    Quote Originariamente inviata da Juliet Miller Visualizza il messaggio
    Voi lavorate per stare al passo della terra e dell'anima della terra.
    Giacché essere pigri è estraniarsi dalle stagioni, uscire dalla processione della vita che solenne e in fiera sottomissione avanza verso l'infinito.
    Quando lavorate siete un flauto nel cui cuore il mormorio delle ore diviene musica.
    Chi tra voi ambirebbe essere una muta canna silente, quando ogni altra cosa canta all'unisono?
    Sempre vi è stato detto che il lavoro è una maledizione e la fatica una sventura.
    Ma io vi dico che lavorando esaudite una parte del sogno più remoto della terra, a voi affidato allorché quel sogno nacque,
    e sostenendovi con la fatica voi in verità state amando la vita,
    così, l'amarla sforzandovi nel lavoro è entrare in comunione col suo più riposto segreto.
    Ma se nella vostra pena definite il nascere un'afflizione e il sostentamento della carne una maledizione scritta in fronte, allora vi rispondo che nulla fuorché il sudore della fronte potrà cancellare quel che vi sta scritto.
    Vi è stato anche detto che la vita è tenebra, e nella stanchezza fate eco a ciò che gli stanchi han detto.
    Ma io vi dico che la vita è invero tenebra se manca il desiderio.
    E ogni desiderio è cieco se manca la conoscenza,
    e ogni conoscenza è vana se manca il lavoro,
    e ogni lavoro è vuoto se manca l'amore;
    e quando lavorate con amore voi vincolate voi stessi a voi stessi, e l'uno all'altro, e a Dio.
    Cos'è, lavorare con amore?
    È tessere un panno con fili del vostro cuore, come se quel panno fosse per chi voi amate.
    È costruire con affetto una casa, come se ad abitarvi dovesse entrarci chi voi amate.
    È spargere i semi con tenerezza e poi raccogliere nella gioia, come se a mangiare di quei frutti dovesse essere chi voi amate.
    È impregnare tutto ciò che voi fate con un alito del vostro spirito,
    sapendo che tutti i venerati morti vi stanno intorno e v'osservano.
    Sovente vi ho sentiti dire, come parlando nel dormiveglia: "Colui che lavora il marmo e scavandolo trova l'immagine della propria anima, è più nobile di chi ara la terra.
    E colui che afferra l'arcobaleno e lo stende su una tela nell'effigie dell'uomo, vale più di chi foggia i nostri calzari".
    Ma io vi dico, non nel dormiveglia ma nel desto e vigile fulgore del meriggio: il vento parla con dolcezza eguale alla quercia gigante e all'ultimo dei fili d'erba;
    grande è soltanto colui che trasforma la voce del vento in un canto reso più dolce dal proprio amore.
    Il lavoro è amore visibile.
    E se non potete lavorare con amore ma solo con disgusto, meglio allora che l'abbandoniate andandovi a sedere ai cancelli del tempio per ricevere l'elemosina da chi lavora con gioia.
    Se difatti cuocete il pane nell'indifferenza, voi preparate un pane amaro che poco sfama l'uomo.
    E se di malavoglia pigiate l'uva, nel vino il vostro sentimento distilla un veleno.
    E se pure cantate come angeli, ma senza amare il canto, rendete l'uomo sordo alle voci del giorno e a quelle della notte.


    Kahlil Gibran -
    @Juliet Miller è "il Profeta"? *-*

  4. #544
    Amazzone Doc Juliet Miller
    Donna 30 anni da Venezia
    Iscrizione: 13/1/2008
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    Si Pada

  5. #545
    Temperance
    Donna
    Iscrizione: 15/1/2006
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    "Erano persone distratte Tom e Daisy. Sfasciavano cose e persone per poi ritirarsi nel loro denaro e nella loro distrazione, lasciando che fossero altri a raccogliere i pezzi del dissenso che avevano causato."
    Fitzgerald - Il grande Gatsby
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  6. #546
    eleo
    Utente cancellato

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    Può darsi che io abbia fatto molto male mettendomi a scrivere: dentro di me rimane molto più di quel che dicano le parole.
    Il nostro pensiero, anche se cattivo, finché è dentro di noi è sempre più profondo: tradotto in parole, diventa impr
    eciso e spesso ridicolo.
    Versilov mi diceva che alla cattiva gente avviene il contrario. La cattiva gente non fa che mentire, il che è facile; io invece mi sforzo di scrivere tutta la verità, e questa è una impresa terribilmente difficile.

    — L'adolescente, Fëdor Dostoevskij
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  7. #547
    Amazzone Doc Juliet Miller
    Donna 30 anni da Venezia
    Iscrizione: 13/1/2008
    Messaggi: 3,582
    Piaciuto: 744 volte

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    Lei scrollò le spalle e alzò gli occhi al cielo, come se volesse catturare al volo le parole che stava per pronunciare.


    L'ombra del vento di Carlos Ruiz Zafòn

  8. #548
    Moderatrice Holly
    Donna 35 anni
    Iscrizione: 1/4/2006
    Messaggi: 35,150
    Piaciuto: 10122 volte

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    Se uno ti salva la vita poi ti ama per sempre. E' come quell'antica usanza cinese per cui se qualcuno ti salva la vita sarà responsabile di te per sempre. Come se tu da quel momenti in poi fossi suo figlio. Per il resto dei loro giorni queste persone mi scriveranno. Mi manderanno bigliettini per l'anniversario. Bigliettini d'auguri. E' triste vedere a quante persone viene in mente la stessa idea. Ti telefoneranno. Per sapere se stai bene. Casomai avessi bisogno di un po' di conforto. O di soldi.
    (...)
    A fingerti debole aquisisci potere. E al tempo stesso fai sentire le persone più forti. Lasciandoti salvare, tu salvi loro.
    Devi solo dimostrarti fragile e riconoscente. Perciò fai lo sfigato, sempre e comunque.
    La gente ha bisogno di sentirsi superiore a qualcuno. Perciò fai il sottomesso, sempre e comunque.
    La gente ha bisogno di qualcuno a cui spedire un assegno a Natale. Perciò fai il povero, sempre e comunque.
    "Elemosina"non è la parola esatta, ma è la prima che mi viene in mente.

    Chuck Palahniuk - Soffocare
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    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  9. #549
    Amazzone Doc Juliet Miller
    Donna 30 anni da Venezia
    Iscrizione: 13/1/2008
    Messaggi: 3,582
    Piaciuto: 744 volte

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    Il primo bacio.

    È il primo sorso che si beve dalla coppa del nettare della vita, che la dea ha riempito per noi. È la linea divisoria tra il dubbio che intrica lo spirito e rattrista il cuore, e la certezza che inonda di gioia l'io. È il primo inizio del canto della vita e il primo atto del dramma dell'Uomo considerato nella sua Idea. È il vincolo che unifica l'estraneità del passato con la luminosità del futuro; il nesso tra il silenzio dei sentimenti e il loro canto dispiegato. È una parola espressa da quattro labbra che dichiarano il cuore un trono, l'amore un re, e la fedeltà una corona. È il tenero tocco delle delicate dita di una brezza sulle labbra della rosa, che s'esprime in un sorriso di appagamento e in un dolce gemito.
    È l'inizio di quella magica vibrazione che trasporta gli innamorati dal mondo dei pesi e delle misure al mondo dei sogni e delle rivelazioni.
    È l'unione di due fiori odorosi; e la mescolanza delle loro fragranze verso la creazione di una terza anima.
    Come il primo sguardo è come un seme che la dea ha lanciato nel campo del cuore umano, così il primo bacio è il primo fiore dell'estremità del ramo dell'Albero della Vita.


    La voce del maestro di Kahlil Gibran
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  10. #550
    eleo
    Utente cancellato

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    L'umorismo serve a ricordarci che, per quanto sia alto il nostro trono,
    vi stiamo seduti poggiando sempre il didietro.


    Romano Battaglia - Sulla Riva dei Nostri Pensieri

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