Originariamente inviata da
Rochelle_
Abel condivido ciò che hai scritto DOPO questo commento, ma ciò che ho messo in grassetto assolutamente NO, e mi sembra anche abbastanza offensivo.
chi stupra ha compiuto una scelta: IO ho deciso che voglio stuprare una donna, e quindi sono cosciente di andare incontro a numero TOT di anni di carcere se mi beccano.
la donna NON sceglie di farsi 'inchiappettare' (violenza sessuale può comprendere sesso orale anale a vaginale, oltre che psicolgico, chiusa parentesi), la donna NON subisce SOLO 15 minuti di sofferenza (uno stupro può andare dai 5 minuti fino a GIORNI, MESI o ANNI segregata dal proprio aguzzino, chiusa parentesi), xkè DOPO lo stupro la donna va incontro a una serie di trumi psicologici che durano ANNI, e possono anche non guarire mai.
non a caso, molti casi di cronaca raccontano di ragazze che anche dopo anni dalla violenza, si sono suicidate, perchè non riuscivano a superare il trauma.
per non parlare della stalking: molte donne perseguitate dal proprio stupratore DOPO esser uscito dal carcere, quindi DOPO aver scontato la pena. ti cito il caso di Debora Rizzato, uccisa dopo esser stata perseguitata per (mi sembra) 7 anni da colui che l'ha stuprata 10 anni prima.
quindi, l'uomo che compie la scelta di stuprare si è fatto una scopata di un tot di tempo, si è anche divertito a sfogare il suo sadismo represso verso la sua vittima accoltellandola, e poi non per sua scelta ma per conseguenza sconterà 12 anni di carcere, con tutte le conseguenze psicologiche pure a lui (imparagonabili, con quelle della sua vittima)
...e la donna?
dovrà riprendersi dal trauma fisico (dolori alla vagina, dolori per le botte, dolore per l'accoltellamento e ciò che ne conseguirà negli anni, ecc..) e dal trauma psicologico, il più lento a cicatrizzarsi.
questo è un discorso GENERALE, fatto indipendentemente che lo stupratore o la vittima siano italiani,cinesi, senegalesi, rumeni, austrungarici, svedesi, ecc.