Originariamente inviata da
Puff
quello che dice abel è semplice: vuoi fare un lavoro che ti porta a stretto contatto con persone che hanno problemi, più o meno gravi, e il tuo lavoro consiste nell'aiutare queste persone.
Uno psicologo, psicoterapeuta, psichiatra (non conosco la differenza) non dovrebbe avere nessun tipo di problema verso le persone più o meno "disturbate", altrimenti viene meno il senso del suo lavoro.
E' un po' come dire: io voglio fare il medico. Voglio curare le persone. Però solo le persone per bene, se avessi a che fare con un delinquente mi troverei in difficoltà. Va beh, lo passerò a un altro medico.
Non dico che non si possa fare, si può fare, certo. Ma è il principio che lascia un po' così..
si puff ho capito bene cosa abel voglia dire..
il punto è che nn c'entra molto quello che dici
ok è probabile che nel mio lavoro mi rifiuterò di prender in cura un pedofilio, e allora?
per questo avrei dovuto rinunciare a questa professione??
non sono affatto d'accordo: dato che di disturbi psicologici e di personalità ne esistono tantissimi, penso di riuscire ugualmente ad esser utile a tanti altri pazienti.
Anche a me sarebbe piaciuto studiare psicologia, anzi, psicologia criminale. Poi ho pensato: magari dovrò lavorare con uno che ha ucciso 3 bambini e 4 mogli, e aiutarlo. Ci riuscirei? No. Ho lasciato perdere. (ho lasciato perdere anche per altri motivi, ma per questo soprattutto)