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Originariamente inviata da
nuvolablu
Ti ripeto che nn è un pregiudizio il mio, ho cercato di spiegarti cosa intendo...
ti assicuro che sarebbe pregiudizio prenderlo in carico e fregarsene altamente e fargli , sia volontariamente che inconsciamente, del male, e ti assicuro che anche questo puo' accadere in psicoterapia, e' cio' che viene definito "rischio iatrogenia".
Non mi sono spiegato bene.
Io ho capito il tuo intendimento. Tu dici: preferisco non fare del male a un potenziale paziente che mi espone dei problemi legati alla pedofilia e deviarlo altrove.
Questo mi sta bene.
Quel che discuto è l'assenza da parte tua di quell'apertura mentale che ti spinge a una simile decisione.
Cioè non reputo ammissibile che uno psicoterapeuta possa avere dei pregiudizi di sorta nei confronti dei comportamenti delle persone.
Immagina che potresti prendere in cura un tizio qualsiasi e scoprire soltanto dopo molto tempo degli aspetti di questa persona che ti impediscono di continuare... lo manderesti da un altro medico, buttando al vento un cospicuo tempo di lavoro. E chi ci dice che in quel tempo tu non abbia provocato comunque dei danni al paziente?
Dài, nuvola, è inammissibile avere dei pregiudizi nel tuo caso! :no:
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Non mi sono spiegato bene.
Io ho capito il tuo intendimento. Tu dici: preferisco non fare del male a un potenziale paziente che mi espone dei problemi legati alla pedofilia e deviarlo altrove.
Questo mi sta bene.
Quel che discuto è l'assenza da parte tua di quell'apertura mentale che ti spinge a una simile decisione.
Cioè non reputo ammissibile che uno psicoterapeuta possa avere dei pregiudizi di sorta nei confronti dei comportamenti delle persone.
Immagina che potresti prendere in cura un tizio qualsiasi e scoprire soltanto dopo molto tempo degli aspetti di questa persona che ti impediscono di continuare... lo manderesti da un altro medico, buttando al vento un cospicuo tempo di lavoro. E chi ci dice che in quel tempo tu non abbia provocato comunque dei danni al paziente?
Dài, nuvola, è inammissibile avere dei pregiudizi nel tuo caso! :no:
Abel, finchè continui a parlare di "pregiudizio" continueremo a capirci poco.
I terapeuti non sono nè maghi, nè divinità, nè tantomeno robot.
Se cosi' fosse non esisterebbe un codice deontologico che ti consente e ti vieta determinate azioni.
Il coinvolgimento personale ( positivo e negativo) è inevitabile dato che la relazione terapeutica è innanzitutto una relazione interpersonale tra 2 persone o piu' persone ( nel caso dei setting gruppali).
Appunto per garantire professionalità a questa relazione, non si prendono in cura familiari e non si hanno relazioni sessuali o amorose cn i pazienti; allo stesso modo rientra tra tali "prudenze preventive", poter liberamente decidere se prendere in carico un paziente o meno, e ripeto che il pregiudizio nn c' entra nulla.
Ripeto che anzi tuteli il paziente in questione.
Non saprei come spiegarmi meglio, spero ti basti:roll:...:)
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Originariamente inviata da
nuvolablu
Abel, finchè continui a parlare di "pregiudizio" continueremo a capirci poco.
I terapeuti non sono nè maghi, nè divinità, nè tantomeno robot.
Se cosi' fosse non esisterebbe un codice deontologico che ti consente e ti vieta determinate azioni.
Il coinvolgimento personale ( positivo e negativo) è inevitabile dato che la relazione terapeutica è innanzitutto una relazione interpersonale tra 2 persone o piu' persone ( nel caso dei setting gruppali).
Appunto per garantire professionalità a questa relazione, non si prendono in cura familiari e non si hanno relazioni sessuali o amorose cn i pazienti; allo stesso modo rientra tra tali "prudenze preventive", poter liberamente decidere se prendere in carico un paziente o meno, e ripeto che il pregiudizio nn ci entra nulla.
Ripeto che anzi tuteli il paziente in questione.
Non saprei come spiegarmi meglio, spero ti basti:roll:...:)
No, non mi basta.
Senti, ti faccio una domanda:
Secondo te perché un pedofilo è tale?
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quello che dice abel è semplice: vuoi fare un lavoro che ti porta a stretto contatto con persone che hanno problemi, più o meno gravi, e il tuo lavoro consiste nell'aiutare queste persone.
Uno psicologo, psicoterapeuta, psichiatra (non conosco la differenza) non dovrebbe avere nessun tipo di problema verso le persone più o meno "disturbate", altrimenti viene meno il senso del suo lavoro.
E' un po' come dire: io voglio fare il medico. Voglio curare le persone. Però solo le persone per bene, se avessi a che fare con un delinquente mi troverei in difficoltà. Va beh, lo passerò a un altro medico.
Non dico che non si possa fare, si può fare, certo. Ma è il principio che lascia un po' così..
Anche a me sarebbe piaciuto studiare psicologia, anzi, psicologia criminale. Poi ho pensato: magari dovrò lavorare con uno che ha ucciso 3 bambini e 4 mogli, e aiutarlo. Ci riuscirei? No. Ho lasciato perdere. (ho lasciato perdere anche per altri motivi, ma per questo soprattutto)
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
No, non mi basta.
Senti, ti faccio una domanda:
Secondo te perché un pedofilo è tale?
ma che domanda è?:|
mi sento sotto esame:lol:
cmq: la pedofilia rientra tra le devianze sessuali ( parafilie).
Per diagnosticarla non basta la semplice attrazione sessuale nei confronti del bambino ma il soggetto deve gratificare il proprio impulso sessuale avendo rapporti sessuali con minori.
I pedofili nella pratica clinica vengono considerati individui deboli che "alimentano" il prorio sè debole cercando partner nei quali potersi rispecchiare e poter dominare.
Spesso la pedofilia è associata ad una struttura caratteriale narcisistica comprese le varianti psicopatiche del disturbo narcisistico di personalità.
Il pedofilo con blocco evolutivo è sessualmente attratto da soggetti piu' giovani sin dall'adolescenza, mentre quello regredito manifesta cio' solo in età adulta.
Detto questo, mi dirai: " allora vedi che è malato?" e io ti rispondo : " cio' non esclude tutto il discorso fatto fino ad ora".
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Originariamente inviata da
Puff
quello che dice abel è semplice: vuoi fare un lavoro che ti porta a stretto contatto con persone che hanno problemi, più o meno gravi, e il tuo lavoro consiste nell'aiutare queste persone.
Uno psicologo, psicoterapeuta, psichiatra (non conosco la differenza) non dovrebbe avere nessun tipo di problema verso le persone più o meno "disturbate", altrimenti viene meno il senso del suo lavoro.
E' un po' come dire: io voglio fare il medico. Voglio curare le persone. Però solo le persone per bene, se avessi a che fare con un delinquente mi troverei in difficoltà. Va beh, lo passerò a un altro medico.
Non dico che non si possa fare, si può fare, certo. Ma è il principio che lascia un po' così..
si puff ho capito bene cosa abel voglia dire..
il punto è che nn c'entra molto quello che dici:roll:
ok è probabile che nel mio lavoro mi rifiuterò di prender in cura un pedofilio, e allora?
per questo avrei dovuto rinunciare a questa professione??
non sono affatto d'accordo: dato che di disturbi psicologici e di personalità ne esistono tantissimi, penso di riuscire ugualmente ad esser utile a tanti altri pazienti.
Anche a me sarebbe piaciuto studiare psicologia, anzi, psicologia criminale. Poi ho pensato: magari dovrò lavorare con uno che ha ucciso 3 bambini e 4 mogli, e aiutarlo. Ci riuscirei? No. Ho lasciato perdere. (ho lasciato perdere anche per altri motivi, ma per questo soprattutto)
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Non volevo dire che dovevi rinunciare.
Ma che nessuno dei due ha torto. Tu hai il diritto di rifiutarti di curare qualcuno. Abel ha ragione nel dire che da una persona che dovrebbe curare persone con disturbi, ci si dovrebbe aspettare una maggiore apertura mentale.
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ehmmm per un problemino tecnico ho inserito la mia risposta dentro la tua puff, cmq la mia risp. è in rosso;)
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Originariamente inviata da
Puff
Non volevo dire che dovevi rinunciare.
Ma che nessuno dei due ha torto. Tu hai il diritto di rifiutarti di curare qualcuno. Abel ha ragione nel dire che da una persona che dovrebbe curare persone con disturbi, ci si dovrebbe aspettare una maggiore apertura mentale.
vabbè continuate a parlare di apertura mentale, li' dove non c'entra nulla, cmq magari chi studia psicologia riesce a capire meglio cosa voglio dire ( senza alcuna presunzione da parte mia, ma è cosi').
No problem.
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Ho capito cosa vuoi dire -.- non te la sentiresti di curarlo, bene.
Il fatto è che molti pedofili non sono pazzi maniaci.. sono solo malati.
Come tu provi una forte attrazione per il tuo ragazzo, loro la provano per i bambini. Poi, ci sono quelli che riescono a trattenersi e quelli che non riescono. Quelli che non riescono, e che stuprano qualcuno, dubito che poi ne siano felici.. a meno che non siano veramente pazzi maniaci, ma credo che questi ultimi siano pochi.
Prova a vederla come se fossimo in un universo parallelo, dove le donne possono andare con le donne e gli uomini con gli uomini e stop. Unioni etero sono punite legalmente. Tu sei attratta dagli uomini, e non puoi farci niente per cambiare questa attrazione. Ci possono essere due tipi di conseguenze: tu che ti trattieni a vita, soffochi i tuoi istinti, perchè in quel mondo stare con un uomo è sbagliato; oppure tu che cedi.
So che è un esempio assurdo e stupido.. ma è solo per far capire che è una malattia, non è che si svegliano una mattina non hanno niene da fare e per divertirsi decidono di violentare un bambino..