Originariamente inviata da
Abel Balbo
Era il TG1 o TG2, li confondo sempre...
Mi riferisco al fatto che - e questa cosa l'ho sentita dire da persone esperte - i pedofili che vogliono abusare di un bambino fanno un'attenta scelta del bambino da colpire. Non è che si eccitano, come pensi tu e non ci capiscono più niente... magari può anche accadere, però di solito cercano la loro vittima in ambienti fatti di ignoranza e miseria, dove i bambini hanno meno difese. In un ambiente medio borghese per esempio, i bambini hanno un certo dialogo coi grandi, genitori, insegnanti etc. quindi sono portati a "raccontare" quel che vivono. Il pedofilo lo sa e non corre il rischio che quelli raccontino che un tizio gli ha fatto o proposto questo o quello. Invece dove c'è la miseria nera, i bambini stanno tutto il giorno per strada, rientrano, magari si prendono due ceffoni, mangiano in silenzio e se ne vanno a letto; essi si sentono colpevoli in prima persona di quel che gli accade. Sono le vittime predilette del pedofilo.
Ora qui si grida tanto allo scandalo per le violenze sui bambini - e io sono d'accordo - però mi sa un po' di ipocrisia soffermarsi tanto su questo aspetto e non pensare alla qualità della vita di un bambino, soprattutto se è proprio questa, quando è scarsa, a renderlo maggiormente vulnerabile.
Forse non sono obiettivo in questo ragionamento, perché sono mosso da un grande amore e rispetto per i bambini e vorrei che avessero tutti le stesse opportunità e risorse a disposizione. Gridare parole di indignazione nei confronti di un abusatore-pedofilo e che andrebbe ucciso, castrato eliminato etc., mi sembra un atteggiamento che nasconde una grande ipocrisia di fondo. Alla gente non gliene frega niente dei bambini e degli altri in genere, vuole soltanto che si sia un'apparenza di ordine e perfezione, ma son sempre tutti lungi dall'andare alla sostanza delle cose.
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Riguardo alla "curabilità" di un pedofilo, mi scusi nuvola blu se lo dico, ma io del parere di una persona che afferma che rifiuterebbe a priori di curare un pedofilo, non è che mi fidi molto per quel che poi potrebbe affermare sull'argomento.
La pedofilia secondo me nasce dalla fusione di due cose: 1) una grande insicurezza che non fa sentire il soggetto all'altezza di rapportarsi con degli adulti. 2) Qualche grossa lacuna nel suo vissuto che lo porta a ritornare alla sua infanzia.
Sono del parere che con un buon percorso psicoterapeutico si possa fare molto per queste persone, che alla fin fine sono persone sofferenti.
Il problema di fondo è che s'è raggiunto un grado si emarginazione e insofferenza tali nei loro confronti, che prima ancora di diventare abusatori di bambini (ricordo che la pedofilia di per sé non è un reato), qualora volessero manifestare il loro disagio non potrebbero.
Curarsi da certi problemi è costoso, il pedofilo dovrebbe potersi rivolgere a un Centro di Salute Mentale e aver diritto a delle cure, ma con quale coraggio potrebbe farlo se addirittura nuvola blu che è aspirante psicologa ha una chiusura mentale nei suoi confronti?
Per non parlare del fatto che il nostro sistema sanitario non avrebbe i mezzi per intervenire.