Certo su questo hai perfettamente ragione.
E' la cosa più subdola che si possa fare, violentare un bambino.
Solo che cercare di "guarirli", sarebbe solo un ulteriore tentativo di risolvere il problema, dato che comunque nessuno ha mai preso un ergastolo per pedofilia, quindi si fa i suoi anni in carcere, magari in mezzo ad altri stupri e violenze, poi esce.. e che fa? Boh..
Non ci vedo niente di male nel cercare di recuperarli, se possibile ovviamente. E se è possibile, o come sarebbe possibile, questo non lo so..
Non ho alcun problema a continuare la discussione, solo che non so cosa rispondere a questi paragoni assurdi ke mi stai ponendo
L'adolescente che prova attrazione per la sorellina come la coppia di coniugi dell'aborto terapeutico non c'entrano manco lontanamente con il pedofilo, sinceramente nn capisco cosa tu voglia dire
Se non curo un pedofilo nn vuol dire che mando a fanculo tutti gli altri poveri cristi cn disturbi "scottanti"
Io andrei un po' oltre.
Tenterei di chiudere le stalle quando i buoi sono ancora dentro.
Non è tanto il pedofilo condannato a 6 anni di carcere che va recuperato (anche quello se è possibile, ovviamente!), quanto il ragazzo adolescente che dicevo a nuvola che è ai primi approcci di abusi a sfondo pedofilo. Oppure il 30enne che avverte il problema e che, in questa società, è impossibilitato a confessarlo quand'anche ne sentisse necessità. Il quale non ha avuto condanne e magari si è limitato a fare cose con qualche bambino che non sono gravissime ma che potrebberlo diventarlo. Che so, penso al trentenne che si masturba quando escono i bambini da scuola... magari da dietro una persiana che nessuno lo vede e quindi non ha arrecato danno ad alcuno.
Se Luigi Chiatti avesse confessato i suoi disagi prima di entrare in azione, forse avremmo avuto due bambini ancora vivi e adulti ora...
In una società dove tutti sono pronti solo a sparare sentenze contro la pedofilia, senza un minimo di disponibilità ad analizzare il problema con fare propositivo, se io fossi un pedofilo che sente un disagio e vuole salvarsi, avrei paura a manifestarmi. Potrei rivolgermi a uno psicoterapeuta, ma solo a patto che io avessi 100 euro per ogni seduta... invece queste sono cose importanti, curarli da parte della sanità pubblica è un investimento vantaggioso per tutti.
Certe volte mi sembra da parte di alcuni che ci sia quasi un gusto a voler pensare a fargliela pagare al pedofilo; quasi quasi penserei che non vedino l'ora che se ne manifesti uno solo per il gusto di infierire...
Save credo sia più facile arrivare a quello condannato, semplicemente perchè è già stato "sgamato".
Il ragazzino non andrà mai a dire a qualcuno che prova desideri verso la sorellina, perchè invece di curarlo verrebbe solo chiuso in carcere ancora prima che abbia fatto qualcosa.
L'inasprimento delle pene può anche esserci stato, ma come dice darkness poco sopra le leggi vengono sempre interpretate. Non sono chiare e limpide. Poi si aggiunge l'incapacità di intendere e di volere (che ormai viene tirata in causa in 1 processo su 2).
Poi tu fai un esempio (la candela del motorino ) che lascia intendere ben facilmente cosa le succederà. I pedofili non è che prendono contatti con i bimbi, li conoscono, fanno capire che vogliono violentarli ecc... nella maggior parte dei casi non si hanno sospetti. (pensa, se fosse vero al famoso asilo vicino Roma).
Quindi molte volte il fatto è avvenuto senza che il colpevole abbia dato segni di "squilibrio".
A reato commesso come ci si comporta? Non chiudi il colpevole di un'atrocità simile in galera? Mi sembra elementare. Poi all'interno di questa ci potranno essere visite e tutto quello che vuoi. Se i medici credono che sia recuperabile si inizia il cammino (come per un eventuale reinserimento). Ma questo percorso si fa in carcere. Non esiste che dopo 2 anni una persona che commette un reato così grave (equivale per stupri, delitti plurimi, ecc...) sia libera, abbia i domiciliari, sconti, riduzioni di pena, uscita per buona condotta ( ) ecc....
L'esempio dell'immagine chemi trovano sul pc per me rientra nel fatto che la giustizia fa ca***e. Ovviamente deve esserci la certezza della pena ma per me molte volte sono lo stesso troppo miti.
Io avevo posto come problema anche la questione della privacy e del limite che ad essa bisogna accordare nei casi di pedofilia a vittima e a carnefice.
A ben vedere qui, a parte del problema della certezza della pena, era l'inserimento nelle pene alternative anche della fotosegnalazione ai carabinieri della scarcerazione del pedofilo condannato al i grado di giudizio ma scarcerato per prescrizione dei termini di custodia cautelare.
Se cio fosse stato fatto non ci troveremmo qui a fare disquisizioni morali sul curare o no questi malati oppure ucciderli o fare il proprio dovere di terapista ecc.. e la madre della bambina piangere per la figlia ( con o senza segnalazione doveva usare un po di buon senso e non fare lacrime di coccodrillo dando la colpa al solo fato di non essere stata avvisata) qui non abbiamo solo un problema di giustizia qui abbiamo un problema culturale e sociale ad affrontare questo tipo di problemi ( tra qualche settimana dimenticheremo tutto e via fino al prossimo stupro dove ritroveremo gli stessi casi di coscienza oppure la stessa voglia di sangue )
questo perche tutto è affidato a soluzioni di emergenza senza avere una vera volonta di risolvere, definitivamente, i problemi qui in Italia?
a proposito di problemi di carattere culturale
Abusi su una 12enne, arrestati i genitori Corriere della Sera
Ultima modifica di Usher; 20/2/2008 alle 19:33
L'articolo che hai segnalato, non solo avvalora la mia tesi secondo la quale i bambini più a rischio sono quelli che vivono in famiglie culturalmente inadeguate, ma pone anche l'accento su altre questioni che in questo sito ho spesso dibattuto, quali la reale opportunità del sistema famiglia e la difficoltà a utilizzare lo strumento dell'adozione, che i nostri politici non sanno e vogliono risolvere.
La bambina non è vissuta in un ambiente inadeguato.....sarebbe stato così se fosse vissuta nella famiglia d'origine, ma così non è stato, dato che la famiglia adottiva aveva un buon tenore economico e morale.
E poi non è che uno ha maggiori possibilità di diventare pedofilo se è povero e ignorante, eh.....al limite può diventare delinquente, ma la pedofilia è una deviazione mentale, e come tale credo proprio che non faccia distinzioni fra ricchi e poveri.....
Sulla prima cosa che hai scritto, è evidente che sei totalmente a digiuno di quel che riguarda l'affido familiare. Si tratta di una cosa totalmente diversa dall'adozione. Innanzitutto è a tempo e il mandato credo che duri due anni. Già questo significa che la bambina è stata con i genitori affidatari due anni ma i precedenti dieci con quelli di origine. Inoltre non si tratta di un'adozione, la bambina è in una sorta di affidamento congiunto fra le due famiglie, per cui passa parte del suo tempo con la famiglia affidataria e parte con quella originaria. Se i servizi sociali hanno ritenuto di far ritornare la bambina con la famiglia d'origine significa per altro che il tempo che passava con quest'ultima è via via aumentato anche nel corso del biennio di affidamento.
Sul secondo punto, non mi sono spiegato bene: non intendevo affermare che i pedofili sono ignoranti e appartenenti a ceti bassi. Lo stesso Luigi Chiatti era figlio adottivo di un medico affermato nel comune di residenza. Intendevo invece dire che i bambini più vulnerabili sono quelli che vivono in ambienti degradati, dove non c'è comunicazione e dialogo con i genitori.