Originariamente inviata da
P S Y C H O
Ieri comunque a "Quinta colonna" è stato dedicato ampio spazio a moglie e figlio maggiorenne (ce n'è un altro minorenne) di una delle due "vittime" del rapinato di Ercolano.
Il quadro che ne è uscito è il solito: era un povero cristo senza lavoro, ma che poteva fare, la pistola era a salve, prima di sparare ci si deve pensare bene, perché ucciderlo e non sparargli alle gambe, quello già aveva intenzione di uccidere da prima di entrare non so dove che non conosco bene la dinamica del tragico evento, etc.
Sotto molti aspetti la scena mi ha ricordato molto quella di Ciro Esposito, il tifoso napoletano morto a Roma in scontri fra teppisti mascherati da tifosi. Devo dire che molti napoletani sono artisti nella messa in scena, non per niente i grandi Eduardo, Totò e tanti altri attori bravissimi vengono proprio da quei lidi e così si passa con abilità da delinquente a martire.
Tanto per riagganciarmi al mio precedente interventto, già so come andrà a finire: il "povero" gioielliere, per ora povero solo per le sventure ma non economicamente, diventerà povero in tutti i sensi e a Natale andrà a mendicare un po' di torrone proprio alla famiglia del da lui giustiziato malvivente di Ercolano, che nel frattempo si sarà arricchita dei suoi averi.