Assodato che: erano in tre su un motorino alle quattro e che fra loro c'era un latitante e che non si sono fermati.
Rimane una sola questione: il poliziotto che ne sapeva che uno dei tre era latitante?
Quindi ha sparato perché in tre su un motorino non si sono fermati. È un motivo sufficiente per morire? A me non pare.
Con il senno di poi ci rendiamo conto che magari il ragazzino non era uno stinco di santo. Ma chi ha sparato non lo poteva sapere.
Quindi, prima di agire a cazzo (il colpo accidentale, ma certo, come no...), magari iniziamo a farci seriamente due domande sul perché in alcune zone le associazioni mafiose sostituiscono di sana pianta le istituzioni.
Come dice giustissimamente Annie, ci vuole un'educazione alla legalità che in quelle zone non c'è. Ma il problema non è solo la mancanza di un'educazione alla legalità, ma la debolezza della legalità come alternativa all'associazione mafiosa.
Mi viene in mente una puntata di Gomorra la serie (guardatelo, ché non è solo una questione d'arte per l'arte) in cui una vittima di usuraio anziché rivolgersi alla polizia si rivolge alla moglie del boss. Se l'istituzione non dà una risposta forte alla mafia, non dobbiamo lamentarci che poi avvengano cose del genere. Sparare a cazzo a un diciassettenne, per quanto potesse non essere uno stinco di santo, non è una risposta forte. È una risposta idiota.
Perché quando sono questi ragazzini a morire, o a essere educati in questo modo, per me sono più vittime che colpevoli. Se a 'sti ragazzini non si dànno alternative, non sono colpevoli. E scusatemi.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
In realtà solo nei film...
Sotto stress nessuno mirerà mai alle gambe, è un tiro innaturale, si mira al busto, punto.
Inoltre se lo prendi sull'arteria femorale è morto dissanguato in 4 minuti... Poi se sbagli che fai? Prendi uno che non c'entra nulla?
Se si tira lo si fa con convinzione e perchè non si ha altra scelta, altrimenti si usano gli strumenti di coercizione, non l'arma.
Ma infatti la cosa assurda è che si combatte la violenza con la violenza, e non ci si rende conto che così si finisce in circolo vizioso da cui non c'è uscita. Che ha insegnato il poliziotto sparando al ragazzo? Che solo con la violenza si pone fine ai problemi. E cosa hanno insegnato i cittadini insorgendo e creando disordini? La stessa cosa, che si fa giustizia con la violenza. Quindi che pretendiamo dalla società? Solo con la rieducazione si possono cambiare le cose.