Continui a non capire i lati pratici del problema, ti limiti a un semplicistico "ma daii,vedrai che di posto in giro ce n'è, quindi non è un grosso problema".. E' che non funziona così. Ripeto, non hai idea di cosa si debba fare per, chessò, espropriare una casa, o obbligare un proprietario a cederla, o altro. E poi vorrebbe dire spargerli letteralmente dappertutto, rendendo di fatto impossibile ogni e qualsiasi controllo. Dì a 30000 persone "installatevi in quelle 30000 case", però solo per 60giorni perchè poi vi rimandiamo indietro o altro. Vedi cosa succede e vedi se al 59 giorno non sono spariti..e poi vedi anceh le condizioni in cui hanno lasciato le strutture.
Cittandinanze provvisorie...una soluzione ridicola, cioè un modo per non impuntarsi con un paese, aggirare la questione frontiere e permettere a questa gente di andare dovunque..cosa che, se ci pensi, NON risolve in alcun modo il problema di cosa fare con questi, come mantenerli, dove, per quanto, ecc., semplicemente "diluisce" il problema..è come se hai dello sporco su un pavimento e invece che pulire lo distribuisci un po' negli angoli, un po' sotto il tappeto, un po' dietro al divano, e poi dici "ahhh che casa pulita!". E poi vedremo se lo faranno.
E vedremo anceh se, una volta scaduti questi permessi temporanei, tutti torneranno ordinatamente a casa. Mi vien già da ridere. E chi li cerca? Chi prende nota di dove risiedono e si spostano? mah.
Non la capisci? Mi sembra molto semplice. Se fai una questione di principio, "aiutiamo tutti quelli che hanno bisogno e ci chiedono aiuto", non puoi fissare un limite di 20-50-100, prendi tutti. Tutti i bisognosi dalla libia, da tutti i paesi nordafricani, e perchè no dalla massa di persone che potrebbe risalire dai paesi subsahariani in guerra o in difficoltà.sarebbe un richiamo fantastico: andiamo in italia, ci alloggiano, ci nutrono per tot tempo, poi ci danno un permesso per andare in qualsiasi paese della UE. Ho fatto qualche esempio solo per far capire meglio il concetto.
Si l'ho letto, forse tu non avevi letto a modo quello di obo o ti era sfuggito qualcosa.
Ha detto appunto "gente che scappa dalla guerra che si combatte con le armi vendute da noi": riferimento esplicito alla libia, cerchiamo di non nascanderci dietro un dito, l'aveva già sostenuta questa cosa.
Bene, gli hanno risposto: ok, però la maggior parte di quelli che arrivano non vengono da li, bensì da paesi in cui non si sta combattendo una guerra, come la tunisia (distinzione importante lo scappare da un conflitto o emigrare perchè si sta male nel proprio paese). E tu "ah vabè perchè si sta bene in tunisia", nel senso: anche se non c'è la guerra, si sta da cul0 lo stesso, quindi bisogna accogliere anche loro. E ritorniamo al paragrafo di prima.
Poi si nessuno mi ha risposto su nessuna delle altre 300 questioni pratiche che mi sono posto..cse si devono tener d'occhio e chi li sorveglia, o se possono andarsene quando vogliono, per quanto devono stare, cosa succede alla scadenza, che succede a chi scappa, chi paga, chi porta i pasti, ecc., chi si tiene i minori, dove si mettono, con cosa deve vivere questa gente, se bisogna costruire nuove strutture o espropriare quelle che (a vostro giudizio) sono inutilizzate e quindi disponibili..
Per voi "sistemiamoli qua e là,le mense daranno da mangiare, tuttoapposto".il resto non esiste. boh.
Wittmann...Pero' ci scommetto il coglione destro che quando i vostri benpensanti si ritroveranno una 50 d' euro in meno sulla busta paga per le spese sostenute a favore del supporto logistico degli extracomunitari , la loro corona aurea incomincerà a perdere il suo splendore...
( come Ataru si immagina le palazzine popolari in un prossimo presente...)
Come i mi limito a un semplicistico "vedi che il posto si trova" ,e tecnicamente il posto c'è...Io vedo tanti semplicistici "fuori dalle balle".
Cioè fammi capire, allora quale sarebbe la soluzione umana da attuare?!?
E dico umana Witt.
Cioè...Non vogliamo aiutare sta gente per la burocrazia?!?
Sì witt, ma renditi conto che questo lo stai dicendo tu. Non l'ho detto io xDSi l'ho letto, forse tu non avevi letto a modo quello di obo o ti era sfuggito qualcosa.
Ha detto appunto "gente che scappa dalla guerra che si combatte con le armi vendute da noi": riferimento esplicito alla libia, cerchiamo di non nascanderci dietro un dito, l'aveva già sostenuta questa cosa.
Bene, gli hanno risposto: ok, però la maggior parte di quelli che arrivano non vengono da li, bensì da paesi in cui non si sta combattendo una guerra, come la tunisia (distinzione importante lo scappare da un conflitto o emigrare perchè si sta male nel proprio paese). E tu "ah vabè perchè si sta bene in tunisia", nel senso: anche se non c'è la guerra, si sta da cul0 lo stesso, quindi bisogna accogliere anche loro. E ritorniamo al paragrafo di prima.
Cerco sempre di pensare con la mia testolina e credo che, come spesso succede, entrambe le soluzioni estreme (cannoni contro l'immigrazione VS venite tutti e volemose bene) siano entrambe sbagliate.
La burocrazia è solo una delle 300 cose che nessuno di quelli che sostengono la tua posizione mi spiegano, uno dei tanti esempi che ho fatto; quando però inizio a sentir dire "ma ci sono case sfitte, seconde case, case vacanze vuote, ecc." mi preoccupo davvero, perchè qui a parte la burocrazia si intende quasi sperare in improvvisi espropri di massa, roba terribile.
Ripeto brevemente una delle cose fondamentali che cerco di dire, ossia che il vostro "accogliamoli tutti e sistemiamoli alla bene e meglio in giro" NON è affatto una soluzione, è solo un prendere tempo (senza risolvere un bel niente in realtà) e creando contemporaneamente tantissimi altri problemi.
Non è una soluzione perchè nessuno mi ha detto cosa succede tra 30-60-quelli che sono giorni, nessuno mi ha detto di cosa dovrebbero vivere, che prospettive di vita e integrazione hanno, chi ci tiene dietro, niente. Non so se non vi ponete questi problemi, o non vi interessano, o non li ritenete importanti.
Mi piacerebbe applicare questa vostra soluzione, aspettare e poi ricollegarmi tra 60 giorni. Stai a vedere che ti trovi con metà della gente scappata, altri 20000 arrivati, 10000 immobili rovinati o occupati, ecc.ecc.
Oltretutto con l'intenzione dichiarata di non mettere alcun limite agli arrivi, quindi con la situazione che non tende a risoversi o migliorare pian piano, ma che costantemente si aggrava.
Piani io? Non ho certo la bacchetta magica..Cmq innanzitutto sarebbe necessario limitare o interrompere gli arrivi. Assistenza sui luoghi di partenza, respingimenti, riaccompagnare/rimorchiare indietro le navi, ecc. Tutto il necessario.
Quelli che sono già arrivati, mi spiace ma non possono essere lasciati sparire nè distribuiti in 50mila posti diversi, quindi necessariamente devono essere tenuti in campi controllati. Possibilmente decenti, non porcili o pseudo lager, ovviamente, ma nemmeno residence o case al mare.
Poi si deve stabilire un piano per valutare chi ha i requisiti per ottenere un asilo politico e chi no, e iniziare a rimpatriarli (in realtà sono semplici immigrati irregolari, non è che solo perchè arrivano mentre c'è la guerra in libia sono diversi dagli irregolari che arrivavano 1 o 3 anni fa).
Questo dandosi tempi certi, non esiste che ci si trova con gente che sta li per anni come fosse una prigione, che scappa e che si deve riprendere, ecc. 2 mesi, diciamo, dovrebbero essere sufficienti.
Per quelli che restano come rifugiati o che rientrano nelle normali quote di immigrazione prevista si regolarizzerà la posizione, in modo da renderli integrabili e permettere magari di trovare lavori (dite che è pieno di occasioni, speriamo ce la facciano) e ovviamente, visto che a parole sono tutti d'accordo, distribuirli tra i vari paesi.
Questo giusto per dire 3 cose così su 2 piedi, ma almeno niente idee utopistiche come le vostre nè bruciamoli tutti e siluriamo le navi in arrivo.
Quella era la traduzione di quello che volevi dire.
Ultima modifica di Wittmann; 6/4/2011 alle 11:03
BOSSI: OK BERLUSCONI, CHIUDERE E SVUOTARE VASCA - "Dobbiamo chiudere i rubinetti e cominciare a svuotare la vasca". Così Umberto Bossi,parlando a Montecitorio, dopo il voto sul conflitto di attribuzione in merito alla vicenda Ruby, torna sul tema immigrazione esprimendo soddisfazione per le iniziative di Silvio Berlusconi. "L'importante è che si sia mosso. Ora lasciamo lavorare Maroni, otterrà ottimi risultati", aggiunge, in Tunisia l'accordo si chiude. "Ora - spiega il capogruppo della Lega Marco Reguzzoni - l'importante è chiudere i rubinetti. Quello sono il primo problema. Lo svuotare la vasca, come dice Bossi, è il problema successivo". Il presidente dei deputati del Carroccio ha quindi indicato negli accordi bilaterali con i paesi del nord Africa, al momento, la principale strada da seguire.
Bossi è favorevole ai permessi temporanei per gli immigrati tunisini. Così essi "vanno in Francia e in Germania". Lo ha detto lo stesso ministro parlando con i giornalisti a Montecitorio. Dopo aver spiegato il suo assenso ai permessi temporanei per gli immigrati tunisini, Bossi ha aggiunto: "Faccio quello che posso". (ansa)
Non so quanti libici siano sbarcati a Lampedusa....visto che in maggioranza sono tunisini ed egiziani.
hanno fatto lo sciopero della fame visto che il cibo che gli danno non va bene e tantomeno i campi che sono stati allestiti.
Contestualizza il mio intervento prima di replicare, non puoi isolarlo dal resto della conversazione con Salentina, che inizia ben prima dell'apertura di questo post.
Quello che intendevo (ho anche precisato successivamente a Salentina che se avesse utilizzato altri argomenti per non volere questi nordafricani in Italia, forse sarebbe stata convincente) è che non ci si può in un post porre nella posizione della devota cattolica che la vita è sacra e che dobbiamo amare il prossimo come noi stessi e poi, in un altro post, perché in tale sede ci fa comodo così, smentire i noi stessi dell'altra parte e fregarsene completamente del credo che si affermava prendendo come motivazione la nostra povertà.
Contestualizzando appunto, affermo che la povertà è relativa, come ogni altra cosa a questo mondo, e se siamo poveri rispetto ad altri paesi industrializzati, tanto da non poterci permettere lavoro per tutti, cambio annuale dell'automobile e mensile del telefonino per tutti, una casa facile per ogni nuova coppia, etc. è anche vero che siamo ricchi rispetto a chi in questo preciso momento storico si trova in una situazione di grave disagio.
Se poi ne vogliamo fare una questione politica e batterci per il rifiuto di questa gente in Italia motivandolo col fatto che per noi è sconveniente, mi può star bene, ma non deve essere Salentina-santa-solo-di-mattina a farmi questi discorsi; li accetto da te, da altri con un minimo di coerenza, ma non da lei.