Witt (scusa se c'ho messo un fottio) io non sto dicendo che noi Italia siamo un'opera di carità, terra di speranza per tutti, pronti ad accogliere il mondo intero.
Quello che sto dicendo assieme a tante altre cose che ho detto in questo topic è che in questo momento, vuoi per sfiga della posizione geografica, ci ritroviamo volenti e non volenti coinvolti in una determinata situazione, l'argomento del topic appunto.
Ora le cose da fare due: agire in un determinato modo o in un altro, sembra così ovvio che potrei confondermi per Capitan Findus quando dice che ci sono nodi fatti bene e nodi fatti male.
Li aiutiamo o li mandiamo a fanculo?!?
Io sono il primo a dire che noi stiamo messi di merda, cristo piango miseria ogni giorno manco fossi una zecca.
Però non sono nemmeno quello che dice che non possiamo rimboccarci le maniche, perchè alla fine si parla di questo. Se vuoi aiutare ti rimbocchi le maniche.
In questo caso non è il cittadino nel suo piccolo a doverlo fare, ma è una cosa diciamo più nazionale, e non solo.
Non si sta parlando nemmeno di farli entrare e tenerceli e basta, è ovvio che non potrà essere così, non lo voglio nemmeno io onestamente.
Per questo si parlava prima di un'organizzazione decente, concreta, con le palle.
Non dove solamente noi dobbiamo impegnarci, perchè ovviamente chi sta venendo qua non è che chiede aiuto solo a noi.
L'idea che è stata sempre appoggiata quale è stata?!?
Quella di accoglierli, sì, di dividerli per regioni per non farli stare come bestie a lampedusa, di sbrigare le varie cose burocratiche (quali la registrazione), e dargli la possibilità di uscire dall'Italia.
OVVIAMENTE sarebbe gradito un aiuto dall'Unione europea (sarebbe gradito è un eufemismo) e una presa di posizione da parte del nostro governo.
Come è ovvio che quelli che vogliono restare non potranno stare a spese nostre all'infinito.
Ma nemmeno per l'anticamera del cervello.
tu mi dici che non ci sono strutture, e mi parli di espropri.
Non è necessariamente vero.
Abbiamo ville e edifici confiscati alla Mafia che in teoria possono essere temporaneamente adattate alla situazione.
Altri edifici presenti nelle aste della polizia, roba confiscata.
E come detto prima, un fottio di paesi che hanno un solo abitante, dove le case sono abbandonate, non sono di nessuno. Niente espropri quindi.
Poi ci sono i conventi, i centri di accoglienza.
Cioè, se ci si impegna non è che il posto manca...Se si vuole trovare una soluzione la si può trovare.
A stare a centellinare sul cibo, proprio non mi va onestamente...
Aiuto europeo per le frontiere...Possiamo dire che non ci stanno aiutando.
Molta di questa gente qui in Italia non ci vuole rimanere, ha parenti all'estero e li vogliono andare.
Solo che la Francia respinge, e per ovviare al problema si è pensato a queste cittadinanze provvisorie. In questo modo possono uscire. Tecnicamente ce li possiamo togliere dalle palle.
Quindi il problema di queste cittadinanze provvisorie qual è?!? Mi sfugge.
Quelli che rimangono qui.
Ripeto, non siamo un'opera di carità. Siamo una nazione con dei problemi, quindi chi vuole restare deve comunque meritarselo, non può di certo fare il parassita.
Quindi come?
Una volta distribuiti e registrata sia l'identità sia dove è stato collocato, li si guida alla ricerca del lavoro, tramite uffici e centri dell'impiego. Non sappiamo come muoverci noi per un lavoro, figuriaoci loro.
Se dopo un periodo (che mo non so dire di quanto onestamente) non si sono mossi, o non sono in grado di pensare a loro stessi (cioè non dico che devono per forza avere un posto dove dormire tutto loro, ma almeno un impiego), purtroppo vedo costretto il rimpatrio...Ma almeno noi a loro una possibilità gliel'abbiamo data.
Hai mosso la questione se fuggono...Bene...Se ci fosse un'organizzazione decente, queste persone verrebbero registrate per nome e per dove vengono distribuite.
Se non hanno un impiego dovranno lasciare giornalmente una firma in questura o al comune, se trovano un impiego dovranno comunicarlo e poi lasciare una firma giornalmente sul luogo di lavoro, come se timbrassero il cartellino.
Sì, sembra un trattamento per i criminali, ma onestamente non mi vengono in mente altri modi.
Se mancano le firme vuol dire che probabilmente è scappato, quindi chi di competenza, che avrà nome e foto del soggetto, avrà modo di iniziare una ricerca e di segnalare anche alle altre nazioni i soggetti in questioni. E se vengono beccati ci sarà l'obbligo di rimpatrio.
Senza bisogno della guardia che li sorveglia che tu menzionavi.
Poi che altra questione c'è?!? I soldi?!?
Possiamo spendere 6 milioni di euro per la beatificazione del papa, proprio ieri si sentiva che da 8 anni stiamo spendendo 4 milioni di euro per ristrutturare gli uffici del senato (lavori bloccati), e parliamo di mancanza di soldi?!?
Io continuo a parlare di mancanza di volontà e impegno.
Quindi boh...Tra questo e dire "fuori dalle balle, ci rubano il lavoro, metteteveli a casa vostra" ce ne passa...e non mi pare poi un discorso così utopico.