Originariamente inviata da
Godel
C'è la tesi che sia una cosa innata, indipendente dal volere dell'individuo, e che quindi sia dovuta ad informazioni contenute nei geni; ma è una cosa indimostrata, difficilmente dimostrabile, e che porta poi a considerazioni difficilmente accettabili.
C'è chi pensa che l'omosessualità sia semplicemente un atto volontario, ossia il frutto della volontà appunto di trasgredire, come dice il tuo prof; o di avere rapporti con soli individui del proprio sesso, come scelta personale.
Poi c'è chi ritiene che l'omosessualità abbia cause nello sviluppo psichico dell'individuo, ed in questo bisognerebbe rifarsi agli studi di Freud, che finora a mio avviso è stato l'unico a dare dei riscontri e delle teorie realmente accettabili.
Non penso sia così semplice definire obiettivamente le cause dell'omosessualità, visto che sono ancora dibattute in campo scientifico queste tesi; ma ciò non toglie che il tuo prof che sostiene la tesi della semplice volontà dell'individuo all'avere rapporti sessuali con persone dello stesso sesso, oltre a non togliere nulla alla rispettabilità di un omosessuale, sostiene anche qualcosa che è razionalmente più probabile rispetto all'idea che questa tendenza sia qualcosa di innato; evitando di attribuire ai geni le cause di un comportamento come fosse una malformazione o una malattia.
Per quanto mi riguarda invece, sostengo l'ipotesi che attribuisce all'omosessualità cause soprattutto indipendenti dalla volontà dell'individuo, riguardanti la sfera psicologica, intimamente legata alle esperienze soprattutto dei primi anni di vita; ed in questo concordo perfettamente con gli studi di Freud a riguardo.