Io parlo per me: non ne faccio una questione di regalo, che io dico sempre di non farmi perchè alla fine si fanno sempre le solite stronzate, ma di pensiero verso gli altri. E' il mio compleanno, voglio festeggiare fuori al pub o in pizzeria con agli amici, che mi fanno ANCHE il regalo, e a fine serata mi sembrerebbe assurdo dire "Bene, serata finita, ecco il conto, dividiamo", perchè sono io che ho voluto che venissero fuori a cena per festeggiare, magari loro manco ci vanno mai a cena fuori in settimana perchè non c'hanno soldi da spendere. E' diverso se si esce una sera qualsiasi, lì vien spontaneo dividere, è normale, ma non in queste occasioni. Sono ospiti, qua funziona così! Se fossi stata del nord probabilmente avrei trovato assurda la cosa, non lo nego, ma non qui.
Che poi non ho mai speso chissà quanto, eh, quest'anno eravamo in 7, ognuno ha preso da mangiare e da bere, e ho speso tipo 50€. Sono arrivata a un massimo di 80€, quando festeggiavo, mentre se sapevo che invitavo molta più gente li portavo tutti a bere e offrivo il primo giro, poi se altri volevano farne altri se la vedevano loro, ma era normale, non c'era neanche da dirlo.
Vabbè, Jo, mi par di capire che tu mi stia dando della pidocchiosa, quest'ultimo colpo basso non penso di meritarmelo.
Rileggi l'ultimo post di Temperance che ha articolato un po' meglio di me, il succo della questione è quello.
Ma no, non ti sto dando della pidocchiosa, è solo che da quello che dite traspare un certo pensiero da paesello.
"Tassa", "Obbligo", "Pretesa", "Tu mi inviti, sono costretto a farti il regalo e non mi offri nemmeno la fetta di torta" sono proprio le tipiche chiacchiere del cazzo da piccola cittadina piena di invidiosi e serpi, tipo Avellino... ecco sì, mi state ricordando Avellino.
E lo sta dicendo uno che sta con le pezze al culo e che è veramente pidocchioso (con gli altri u.u).
Io non penso che sia una mentalità provinciale, veramente, visto che mi considero di mentalità aperta pur vivendo, come penso tu ricordi, effettivamente in un "paese".
Viaggio tanto e ho conosciuto tante persone diverse, con abitudini diverse, ma mi è difficile liberarmi delle mie, anche perchè come ti ho spiegato le considero giuste e "democratiche" (io vi offro quello che le mie tasche possono, voi mi offrite quello che ritenete opportuno), e perchè rendono, a mio parere, più facile che tutti ci godiamo il momento. Visto che adoro festeggiare, è importante che sia così.
Non ho mai detto che non concepisco chi fa diversamente, però è inutile negare che vivendo in società alcuni "obblighi" ci sono. Mi pare che abbiamo discusso anche in altri topic di questa cosa e io non ho cambiato idea.
Per capirci: se tu mi inviti al tuo compleanno e so che tutti gli altri invitati mettono una quota di 10€ per farti un regalo ma io non penso di avere quei 10€ in più, è ovvio che mi sentirei a disagio ad essere l'unica a non partecipare. A te non succederebbe?
Non succederebbe, e sai perché?!? Perché i miei Amici ed io ci consociamo. Non ci caghiamo per determinate cose, però sappiamo chi può spendere tot e chi non può, senza escludere nessuno e senza fare torti. Caio non si può permettere di sborsare una quota di 10 euro?! Cerchiamo un qualcosa che ci permette di raggiungere una quota da 5 a tutti, o al massimo proviamo ad aggiungere altre persone alla colletta se il regalo è proprio esoso e bello/giusto.
La quota è 10 ma Caio si può permettere solo 5 perché gli altri soldi gli servono per la cena o per altri cazzi?!? T'oh! t'allungo st'altri 5 euro e vaffanculo, poi mi offrirai una birra... oppure no.
Tra amici, tra persone che conosci da tempo, non te lo poni proprio il problema.
È questione di buon senso, cameratismo, chiamalo come vuoi, ma di sicuro non è una questione di "etichetta" come la state facendo passare.
Se poi la festa è di Peppe Calabraghe, amico dell'amico che hai visto 2 volte in un anno... cazzo te frega, nemmeno ci vai alla festa... pure se ti ha invitato.