Ho un po' tagliato e lasciato i punti salienti, per evitare ad ogni nostro botta e risposta post lunghi dieci piani di morbidezza. Anche se lunghi resteranno...
Sì, esatto. Tutti abbiamo le nostre dipendenze, i nostri vizi, i nostri modi di pensare.
Non voglio definirli giusti o sbagliati. Ciò che è sbagliato per me, può essere giusto per te. Quindi inutile dire che gli altri si sentono liberi quando sono invece schiavi. Il concetto è pure corretto, per carità, ma la parte da correggere è "gli altri".
Lo siamo tutti. E se magari per noi una tipologia di persona è da cambiare, noi stessi per quella tipologia potremmo essere altrettanto.
Così non se ne viene certo fuori. Non si risolve nulla.
Ed è anche vero che i tempi sono cambiati. Fai l'esempio del corteggiamento! Eh... oggi lo si può vedere solo nei film e leggere nei libri, perché non accade più. Peccato. A me piaceva e piace. D'altra parte sono anche consapevole che l'uomo ora ama essere corteggiato e che molte altre donne sono disposte a farlo.
Quindi che faccio se voglio un uomo? O mi adeguo e mi metto a corteggiare (manco se mi offrono milioni di euro, sia ben chiaro) oppure accetto che sarà difficile (non impossibile) incontrare un uomo che ami ancora corteggiare e non essere corteggiato. Ma di certo non posso ingaggiare una battaglia (persa) contro una società che si sta trasformando indipendentemente da me. Non ho il potere di fermare il tempo, ma ho il potere di capire io chi sono e cosa voglio. Voglio qualcosa di raro? Ok, allora non perdo tempo a cercarlo laddove so che non posso trovarlo. Né mi aspetto che quella società cambi per me.
Forse tu non attribuivi la colpa alla parte femminile, ma ragionamenti come quelli di Ligaro (e ti assicuro che non è l'unico a pensarla così) la attribuiscono invece al lato femminile. A quel lato (che a quanto pare emerge perché si fa notare) che ha preso spunto dalla parte maschile, la stessa parte maschile che, consentimelo, sbava per loro e poi, quando non ci può arrivare si lamenta che bisogna essere o "appariscenti e /o famosi" o che le donne son vuote e superficiali perché danno credito a fattori quali l'avvenenza fisica, lo status e etc. Cioè, per intenderci, GLI STESSI fattori a cui voi uomini avete sempre dato peso, soprattutto nell'era odierna.
Cos'è la coerenza? Semplice: non di certo predicare bene e razzolare male. Quindi, se gli stessi uomini possono tenere degli standard nelle loro scelte, non si lamentino che anche le donne possano fare altrettanto. Questa è coerenza, come esempio per restare nel tema.
A Ligaro sicuramente interessa piacere per quello che è. Lo vorremmo tutti, non credi? Ma resta che non sempre possiamo piacere a tutti. E non mi venisse a raccontare cavolate che TUTTE le donne non lo notano, visto che, per suo stesso dire, prima del periodo di isolamento, mi pare che invece qualche donna l'ha avuta!
Il discorso cruciale è che lui vorrebbe piacere ad un determinato tipo di donna, quella che invece insegue standard che, a suo dire, non ha. Standard giusti? Standard sbagliati? Non siamo qui per giudicare, siamo qui per capire dov'è il problema.
Il ponte Ligaro può crearlo in due modi: o si adatta a quell'ambiente dove importante è "apparire" e non "essere" o cerca un ambiente a lui più congeniale dove invece è importante "essere" e non "apparire".
Certo spostando l'attenzione altrove e cioè facendo di tutta un'erba un fascio nel dire che le donne sono tutte vuote, superficiali etc, il ponte non lo crea, ma anzi scava un bel baratro profondo.
A questo punto lui dovrebbe farsi delle domande su se stesso e sul tipo di ambiente che gli interessa. Ne può far parte? Ok. Non ne può far parte? Cosa può fare per farne parte? Avere un'auto alla moda? Mettere gli occhiali da sole perché fa figo? Farsi il tatuaggio? E' disposto a farlo? No? E allora che dovrebbe accadere? Che l'ambiente da lui notato ed ambito cambi per lui?
Mi pare assurdo, no?
Se io sono un metro e 50 e sono sovrappeso (e lo sono) posso sognare di fare la modella, sapendo quali sono gli standard richiesti? No. Inutile raccontarci le favole. Ora posso stare qui altre dieci pagine a dire che la società è cattiva, che la moda è ingiusta perché vuole solo le alte ed anoressiche e bla bla bla. Oppure posso decidere che voglio comunque provare a far parte di quel mondo. Voglio provare a "partecipare" ad una sfilata. Che posso fare, se non la modella? Risposte: sarta, assistente, stilista, tecnico delle luci, etc. etc.
Questo è un ponte. Sapere quello che si vuole e cercare di capire cosa si può fare lasciando da parte i milioni di si se se se e partendo dai "nonostante".
Ognuno di noi può scegliere. Però bisogna anche accettare che non si può avere tutto e che per molti è più facile e per altri non lo è.
Compreso questo, ognuno sceglierà per quello che è. E quelle scelte parleranno di noi.
Le scelte di Ligaro, ad esempio, parlano molto di lui. Molto di più di quanto dice a parole.
Quindi ben venga che tu preferisca frequentare bambini, stando a quel che dici di cercare negli altri, ma non dar per scontato che basti essere anziani e non occidentali per soddisfare le tue richieste.
E soprattutto, ricorda che anche le tue scelte, parleranno di te e per te.
perchè si vede che vuole rimorchiare secondo canoni diversi da quelli che gli hanno permesso di rimorchiare in passato, ovvero vorrebbe ampliare la platea delle pisellabili potenzialmente da lui
anche la scelta di come uno parla delle scelte altrui parleranno di lui e per lui, io dico semplicemente di fregarsene dell'opinione altrui, anzi di incitarne una negativa, è più appagante
ma come si fa a frequentare bambini senza sentire l'esigenza di rapportarsi a qualcuno più maturo e meno ingenuo?
un conto è approcciarsi di tanto in tanto (quando capita) a ragazze 16/18 enni che sembrano più grandi (per nulla ingenue, anzi scaltre) e con altri scopi, un altro è rapportarsi in prevalenza solo con bambini per qualsiasi esigenza relazionale che va oltre una specifica mansione lavorativa di assistenza
presumendo la non ironia, avevi chiesto il perchè di tale frase, e io vi ho risposto
e un conto è non riuscire a rimorchiare chiunque, un altro è quello di avere dei limiti più avvertiti a sfruttare i tipici criteri che le donne/uomini in generale usano per selezionare, e trovare il manico desiderato/chi vuole il proprio manico
non so se riesco a sintetizzare, tanto probailmente non verrei comunque compreso appieno credo...ma non perchè io so più di te..ma perchè le nostre esperienze ci avranno illustrato le cose in maniera simile ma con delle sfumature diverse...e a volte riuscire a cogliere ste sfumature è difficile se stai da una parte piuttosto che dall'altra.
Un lupo o un leone erbivoro non ti suonerebbero strani ? se la maggioranza dei predatori carnivori diventasssero improvvisamentemte vegetiariana probabilmente molti erbivori originali si sentirebbero più sereni a non dover scappare..e inizialmente ne gioirebbero non ponderando che l'erba non riuscirà a sfamare tutti
il mondo è sorretto da equilibri armonici, anche se spesso non ci facciamo caso, ma è la scienza una delle prime che ci fa notare questo sottile equilibrio di fattori concetenati fra loro in maniera perfetta e l'uomo occidentale ne sta spostando tutti gli equilibri..in qualsiasi settore.
Non mi piace generalizzare e catalogare le persone dentro un contesto specifico e preconcetto, ma ho imparato comunque a diffidare dei piccoli particolari che a pelle mi fanno suonare la campanella. Nonostante ciò, non mi fermo a quel muro se capita l'occasione di socializzare e scambiare opinioni, perchè sono il primo che spera che i miei preconcetti siano errati, perchè se noi sarei un arrogante e uno he non mette mai in discussione se stesso e le posizioni che assume.
sicuramente di un bambino non diffido mai, e non ne avrei motivo.
sicuramente di un signore di 70 anni seduto in piazza non dovrei avere motivo di diffidare
raramente associerei un bambino o un anziano ad un isola, quindi è inutile precisare che personalmente non vedrei la necessità di usare un ponte sulla terra ferma
Avere una determinata visione delle cose non significa obbligatoriamente ragionare ed agire esclusivamente secondo dei preconcetti...mi sono sempre sforzato di attraversare ponti anche verso isole sofisticate, giusto per sfatare le mie teorie, ma se poi deve finire che ci sta una persona che in qualunque locale si trova (la maggiorparte delle volte scelti da quella persona senza consultare il resto del gruppo) si lamenta SEMPRE per la qualità del cibo e chiama i camerieri o esige di parlare con il cuoco e nonostante ciò no nsi fa mai convinta e si fa cambiare sempre la pietanza poi che fai ? se sta persona riesce a essere simpatica e affascinante solo durnate i primi 10/15 minuti di conversazione sommaria e poi deve cambiare interlocutore perchè se no non sa che razzo deve dire più, che devo pensare io ?
ragionare per stereotipi è sbagliato, ma finire vittima degli stereotipi degli altri non è mica bello
e questo solo parlando di rapporti formali semplici conoscenze...se mi devo mettere a pensare della tipa che mi piaceva un sacco e tutti mi dicevano di andare oltre le apparenze..a quando mi faceva il piedino sotto il tavolo mentre stava con il ragazzo e in contemporanea accavallava l'altra gamba sulla gamba di un altro ragazzo che aveva pure la tipa li di fianco dovrei essere meno dubbioso u certe sensazioni che ho? o dovevo essere felice perchè io dovevo tornare in macchina con lei e il suo ragazzo e dovevo sentirmi fortunato perchè il suo ragazzo l'aveva sgamata che faceva il piedino solo all'altro tipo ?
Non credo di essere mai stato sessista, ma forse ora potrei illudermi di non esserlo, non so, ma da un uomo me l'aspetto la poca sensibilità e la boiata..anche se non le ho mai tollerate e giustificate, ma la donna l'ho sempre considerato come l'essere terrestre più vicino alla perfezione o comunque quelo che dovrebbe avere l'antidoto per placare e diminuire la scemenza maschile...
forse il mio sciovinismo si potrebbe tradurre dal fatto che se un maschio si comporta esclusivamente come un gibbone in calore non mi stupisco perchè ritengo che la donna di base possiede caratteristiche innate che la dovrebbero rendere più evoluta di un fottuto primate che ragiona solo in funzione della "banana" ?!?!?
so che nessuno mi ha rivolto l'accusa di esserlo, ma sono proprio io che te lo domando ora.
il discorso riguardane le scelte è ancora più lungo....quindi te lo evito
ma va, molte ragazze sbavano fregandosene del carattere di uno (anche se mezzo psicopatico vanitoso, un po' violento etc...), anzi più è strano o stronzo e meglio è, basta che sia almeno belloccio e attizzi
come discorso vale anche per chi va oltre i trent'anni, l'unica differenza è che a quell'età le donne sono diventate più scaltre a fingersi mature e responsabili in pubblico, o a dichiarare un criterio di selezione più profondo
niente di male, fanno bene a fare così, i babbioni vanno trattati come tali
non credo di aver bene capito la domanda che mi fai. Se mi stai chiedendo se la donna è l'essere perfetto, Da donna ti dico di no, che la perfezione non esiste. Io non parlerei di evoluzione dei ruoli, ma di cambiamenti dei ruoli. Oggi le donne lavorano e non è inusuale vedere uomini che invece sono senza lavoro o non vogliono farlo. Oggi la donna si ritrova a mantenere una famiglia, mentre l'uomo è sempre più assente. Oggi l'uomo ama essere corteggiato e la donna, se vuole essere in coppia, deve adeguarsi (l'esempio lo prendo proprio dai post precedenti). Se i ruoli cambiano, perché non dovrebbero cambiare sotto altri aspetti?
sia ben chiaro che non sto avallando questo comportamento femminile, ma devo prendere atto che ci sono cambiamenti in Corso e come quando ciò accade, ci vuole tempo per ristabilire degli equilibri. Equilibri che in mondi non occidentali, mancano a priori. E non mi dilungherò su questo argomento per non finire ot. Se vuoi ne parliamo in privato o altrove. E non illuderti che sia il mondo occidentale a sovvertire questo equilibrio. È il potere economico. E se ad esempio il terzo mondo all'improvviso avesse questo potere, tu non vai idea dei danni che a sua volta provocherebbe, intento ad uscire da una storia di repressioni.
La situazione attuale dei rapporti tra uomini e donne a me non piace. Ma non posso che prendere atto che ad un certo punto le cose son cambiate. Mi sta bene? No? Allora, invece che lamentarmi, vado avanti per la mia strada e seleziono. Si, hai letto bene. Io seleziono le persone che voglio nella mia vita. Non cercherò di cambiare chi non mi piace. Non sono nessuno per poterlo fare. Ma metterò dei paletti che non potranno varcare.
E se io dico che mi interessa essere e non apparire, in quel mondo di apparenze non perderò tempo.
Coerenza.