ROMA - "Ho dato le dimissioni e la società le ha accettate, si è chiuso quindi il mio rapporto con la Roma". Lo ha detto Luciano Spalletti lasciando Villa Pacelli dopo un incontro di circa mezz'ora con la presidente del club giallorosso Rosella Sensi.
La possibilità era già più che concreta, tanto che a Trigoria si sarebbero già mossi per non farsi trovare scoperti. Il nome per il sostituto, nel caso in cui dovesse sancirsi il divorzio, è quello di Claudio Ranieri.
Spalletti, dopo il ko con la Juventus, si era dichiarato il primo responsabile della situazione difficile che attraversa la Roma, ancora ferma a zero punti in classifica dopo due giornate di campionato. Il malessere del tecnico, domenica sera, era palese già subito dopo la gara. "C'é una cosa di cui mi sono pentito, tra tutte quelle che ho fatto da maggio, ma non la posso dire", ha detto domenica Spalletti.
Il tecnico già dalla fine della scorsa stagione aveva mostrato dubbi sulla sua volontà di rimanere alla guida della Roma. Tanto che solo alla fine della scorsa stagione, dopo averci pensato a lungo, aveva deciso di dire ancora sì a Rosella Sensi, facendo però alcune richieste (di cui ha sempre parlato pubblicamente) come la chiarezza, la trasparenza e il rispetto dei ruoli). Richieste che, evidentemente, non sono state completamente accontentate. Senza parlare dei tre rinforzi chiesti da tempo al club: un portiere, un difensore e un attaccante. Burdisso a parte, Lobont e Zamblera - presi in prestito nell'ultima giornata di calciomercato - non possono essere considerati dei rinforzi.
fonte : ansa.it