ROMA, 1 settembre 2009 - È atteso per oggi l'incontro tra Spalletti e la presidente Rosella Sensi. Il tecnico, in rotta con la società, sembra sempre più sul punto di lasciare la panchina della Roma. Una possibilità più che concreta, tanto che a Trigoria si sarebbero già mossi per non farsi trovare scoperti. Il nome per il sostituto, nel caso in cui dovesse sancirsi il divorzio, è quello di Claudio Ranieri.
PENTITO — Spalletti, dopo il ko con la Juventus, si era dichiarato il primo responsabile della situazione difficile che attraversa la Roma, ancora ferma a zero punti in classifica dopo due giornate di campionato. Il malessere del tecnico, domenica sera, era palese già subito dopo la gara. "C'è una cosa di cui mi sono pentito, tra tutte quelle che ho fatto da maggio, ma non la posso dire", ha detto domenica Spalletti. Il tecnico già dalla fine della scorsa stagione aveva mostrato dubbi sulla sua volontà di rimanere alla guida della Roma.
RICHIESTE — Tanto che solo alla fine della scorsa stagione, dopo averci pensato a lungo, aveva deciso di dire ancora sì a Rosella Sensi, facendo però alcune richieste (di cui ha sempre parlato pubblicamente) come la chiarezza, la trasparenza e il rispetto dei ruoli). Richieste che, evidentemente, non sono state completamente accontentate. Senza parlare dei tre rinforzi chiesti da tempo al club: un portiere, un difensore e un attaccante. Burdisso a parte, Lobont e Zamblera - presi in prestito nell'ultima giornata di calciomercato - non possono essere considerati dei rinforzi.
RANIERI — Claudio Ranieri è stato così contattato telefonicamente ieri da Rosella Sensi, ed oggi arriverà a Roma per l'incontro che potrebbe essere decisivo, in caso di addio di Spalletti: per l'ex-tecnico della Juve si parla di un contratto biennale a circa due milioni di euro complessivi. A Roma lo seguirebbe il suo staff.
[fonte Gazzetta dello Sport]