Originariamente inviata da
maoamSJ
L'
atrazina è un
principio attivo ad azione
erbicida appartenente alla
classe delle clorotriazine, nel più esteso gruppo delle
triazine. L'atrazina, come tutte le clorotriazine, è un'erbicida ad assorbimento radicale e in misura minore fogliare, usato in pre-emergenza e in post-emergenza, trasportato per via apoplastica (xilematica); agisce a livello del fotosistema II, è prevalentemente
dicotiledonicida, si adatta al diserbo principalmente di
mais,
sorgo e
canna da zucchero.
La
solubilità in acqua è di 28 mg/L a 20°C. Di per sé non elevatissima, questa da sola non spiega le ragioni della problematica ambientale posta dall'uso dell'atrazina: l'elevata
persistenza ambientale con conseguente rinvenimento nelle acque superficiali e di
falda. Se consideriamo però le dosi d'impiego piuttosto elevate (1,5-2 Kg/ha per applicazione), si capisce come anche una solubilità apparentemente esigua diventi considerevole; il legame abbastanza saldo con i colloidi del terreno, specialmente quelli organici, è poi motivo di persistenza nell'ambiente e quindi di rilascio continuato, prolungato nel tempo, di principio attivo dal terreno verso le acque. Ad accrescere la durevolezza nell'ambiente dell'atrazina come di altre clorotriazine contribuisce la scarsità di biodecompositori in grado di metabolizzare completamente queste sostanze per la difficoltà che questi incontrano nell'utilizzarle. A ciò è dovuta la pessima “fama” conquistata dall'atrazina a partire dagli anni Ottanta, per cui tanto possiamo trovare sull'argomento in letteratura scientifica e non solo. Ne è proibita l'utilizzazione in alcuni paesi
europei tra cui l'
Italia (definitivamente dal
1992, dopo numerose restrizioni susseguitesi a partire dal
1990; alcuni enti locali hanno provveduto prima a vietarne l'impiego), ma nel mondo continua ad essere uno dei principi attivi ad azione erbicida più usati, con 38 milioni di kg venduti ogni anno. Gli studi sull'atrazina hanno alternativamente confermato e smentito la
cancerogenicità del composto, che ad oggi è non è classificato come cancerogeno certo ma è temuto per i suoi effetti di “
hormonal disruptor”. Studi sugli anfibi (da
Nature: 18/04/02 vol. 416 – 31/10/02 vol. 419) sembrerebbero confermare l'interferenza dell'atrazina sull'equilibrio degli
ormoni sessuali di questi animali anche a bassissime concentrazioni, causando una femminizzazione dei soggetti maschi.
Nome
IUPAC2-cloro-4-etilammino-6-isopropilammino-1,3,5-triazinaNomi alternativi1-Cloro-3-etilammino-5-isopropilammino-s-triazina
2-Cloro-4-etilammino-6-isopropilammino-s-triazina
1-Cloro-3-etilammino-5-isopropilammino-2,4,6-triazina
2-Cloro-4-etilammino-6-isopropilammino-1,3,5-triazina
6-Cloro-N-etil-N'-(1-metiletil)-1,3,5-triazina-2,4-diammina
2-Cloro-4-(2-propilammino)-6-etilammino-s-triazina
Aatrex, Aktikon, Alazine, Atred, Atranex, Atrataf, Atratol, Azinotox, Chromozin, Crisazina, Farmco Atrazine, G-30027, Gesaprim, Giffex 4L, Herbatoxol, Malermais, Primatol, Simazat, Weedex, Zeapos, Zeazin
Caratteristiche generaliFormula bruta o molecolareC8H14ClN5
Massa molecolare (
u)215,69
Aspettosolido incolore cristallino
Numero CAS1912-24-9
Numero EINECS217-617-8Proprietà chimico-fisicheDensità (g/cm3, in
c.s.)1,187
Solubilità in
acqua28 mg/l a 293 K
Temperatura di fusione (
K)446 (173°C)
Temperatura di ebollizione (
K)478 (205°C)
Tensione di vapore (Pa) a 298 K38,5
Indicazioni di sicurezzaSimboli di rischio chimico
frasi R: R 43-48/22-50/53
frasi S: S 36/37-60-61