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L'angolo del chimico

  1. #771
    Sedobren Gocce
    Ospite

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    wei aspetta 1po'...
    non ho mica detto che nel sapone c'è soda
    non mettermi in bocca parole mai detta
    ho detto che se prendi un grasso vegetale come l'acido oleico dell'olio d'oliva e lo metti a reagire con soda in etanolo ottieni un sapone... neanche male tra l'altro...


  2. #772
    Tyler Durden
    Uomo 37 anni
    Iscrizione: 6/10/2007
    Messaggi: 16,094
    Piaciuto: 523 volte

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    ah pensavo fosse nel sapone

    tra le indicazioni c'è.. in caso di inalazione tenere il soggetto su un fianco perchè??

  3. #773
    Sedobren Gocce
    Ospite

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    inalazione m manca da vedere/ sperimentare...
    cioè... o uno è cieco o è scemo forte... credendo fosse bamba s è pippato la soda?
    se la soda entra a contatto con le mucose nasali o gastriche... son C A Z Z I... è aggressiva e non poco... provoca ustioni... e se inalata credo che provochi edema polmonare... il metter una persona su un fianco è la posizione laterale di sicurezza, posizione di primo soccorso atta a permettere al malcapitato di respirare senza che la lingua posso occludere le vie aeree e a permetter al malcapitato di poter vomitare, evitando che il vomito lo soffochi

  4. #774
    maoamSJ
    Utente bannato

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    ciao elwood ,sai mica dirmi che differenza c'è geneticamente tra un arancio ed un mandarino

  5. #775
    Sedobren Gocce
    Ospite

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    se non ricordo male, m pare di aver chiamato questo topic l'angolo del chimi...
    esiste il vocabolario... cerca chimica... e poi genetica... vedrai... son diverse pensa 1po' ergo o chiedi altrove o usi internet...

  6. #776
    maoamSJ
    Utente bannato

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    Quote Originariamente inviata da NitroGlycerine Visualizza il messaggio
    Visto che in più post son citate e visto che qualcosina credo di saperlo anche io (ovviamente dal punto di vista chimico...) perché non approfondire?



    Le benzodiazepine sono una classe di farmaci psicoattivi con proprietà (che variano dal tipo) ipnotiche, sedative, ansiolitiche, anticonvulsive, miorilassanti e amnesiche, che sono in grado di mediare attraverso il ritardamento del SNC. Sono utili nel trattamento di ansia, insonnia, agitazione, colpo apoplettico, e spasmi muscolari, così come per l'astinenza dall'alcool. Possono anche essere usate prima di alcune procedure mediche come endoscopie o lavori dentistici dove la tensione e l'ansia sono presenti, e prima di spiacevoli procedure mediche per indurre sedazione e amnesia. Un altro uso è per neutralizzare i sintomi relativi all'ansia dovuti ai primi usi di SSRI (Selective Serotonin Reuptake Inhibitors) e altri antidepressivi, o come trattamento aggiuntivo. Esiste anche un uso ricreativo delle benzodiazepine. Sono anche usate nel trattamento del panico che può essere causato da intossicazione da allucinogeni.




    L'uso a lungo termine delle benzodiazapine può causare dipendenza fisica. L'uso delle benzodiazepine dovrebbe perciò iniziare solo dopo consultazione medica e le benzodiazepine dovrebbero essere prescritte al più basso dosaggio possibile di modo da procurare un accettabile livello di sollievo. La dipendenza varia con la benzodiazepina usata e dal tipo di utente.



    La prima benzodiazepina, il clorodiazoepossido (Librium) venne scoperta in modo fortuito nel 1954 dallo scienziato austriaco Leo Sternbach (1908–2005), il quale lavorava per la compagnia farmaceutica Hoffmann–La Roche. Il clorodiazoepossido venne sintetizzato dal lavoro svolto su un colorante chimico, il chinazolone-3-ossido. Inizialmente, Sternbach interruppe il suo lavoro sul composto Ro-5-0690, ma lo "riscoprì" nel 1957 quando un suo assistente stava ripulendo il laboratorio. Sebbene inizialmente dissuaso dal suo datore, Sternbach condusse ulteriori ricerche che rivelarono che il composto era un tranquillizzante davvero efficace. Test rivelarono che il composto aveva effetti ipnotici, ansiolitici e miorilassanti. Tre anni dopo il clorodiazoepossido venne commercializzato come medicina benzodiazepinica terapeutica come Librium.


    Nel 1963 il diazepam venne lanciato sul mercato col nome di Valium, seguito da molti altri composti benzodiazepinici che furono introdotto nell'arco degli anni e dei decenni seguenti.





    clorodiazoepossido - ansiolitico





    triazolam - ipnotico





    diazepam - ansioltico/ anticonvulsivo/ miorilassante





    bromazepam - ansiolitico





    fluorazepam - ipnotico





    nitrazepam - ipnotico





    ossazepam - ansiolitico





    fenazepam - ansiolitico/ anticonvulsivo





    tetrazepam - rilassante muscoli scheletrici






    dimenticavi il KCN cianazepam - rilassante "one time for ever"

  7. #777
    Sedobren Gocce
    Ospite

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    devo ridere? ah ah...

    torna a giocare con le Braz che è meglio...

    non c'è un cristo da scherzare sul cianuro...

    ma se c tieni te ne faccio provare 1po'... così possiamo anche scoprire se possiedi il gene che ti permette di rinoscerne l'odore di mandorle amare

  8. #778
    Overdose da FdT
    Uomo 34 anni da Roma
    Iscrizione: 19/8/2005
    Messaggi: 7,253
    Piaciuto: 35 volte

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    Senti, se hai un minuto....devo capire come si sistemano gli elettroni sugli orbitali, domani ho un compito...puoi aiutarmi?
    Anche come funziona il grafico con le caselle dove si mettono frecciette in su e in giu....

  9. #779
    Sedobren Gocce
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da Cimis Visualizza il messaggio
    Senti, se hai un minuto....devo capire come si sistemano gli elettroni sugli orbitali, domani ho un compito...puoi aiutarmi?
    Anche come funziona il grafico con le caselle dove si mettono frecciette in su e in giu....
    è possibile costruire ogni atomo nel suo stato fondamentale (non eccitato) aggiungendo semplicemente sugli orbitali atomici, a cominciare da quello con minore energia, cioè quello 1s che è il più vicino al nucleo, un numero di elettroni uguale al numero atomico Z dell’elemento.

    nell’eseguire questa costruzione dell’edificio atomico (configurazione elettronica), nota anche con il nome di Aufbau, bisogna però osservare le seguenti regole:

    - l’ordine di riempimento degli orbitali atomici deve avvenire per energia crescente secondo la seguente successione: 1s, 2s, 2p, 3s, 3p, 4s, 3d, 4p, 5s,…

    - due elettroni dello stesso atomo non possono essere caratterizzati dalla stessa quaterna di numeri quantici (Principio di esclusione di Pauli)... quindi, in base a questo principio, ciascun orbitale atomico può essere vuoto, oppure un solo elettrone, oppure può al massimo ospitare due elettroni con spin opposti

    l’immediata conseguenza del principio di esclusione di Pauli è che:

    - gli orbitali atomici di tipo s che sono singoli possono al massimo ospitare due elettroni;

    - gli orbitali atomici di tipo p che sono tre possono al massimo ospitare sei elettroni (due per ciascun orbitale);

    - gli orbitali atomici di tipo d che sono cinque possono ospitare al massimo dieci elettroni;

    - gli orbitali atomici di tipo f che sono sette possono ospitare al massimo quattordici elettroni.

    quando gli elettroni vanno ad occupare gli orbitali atomici isoenergetici, ossia quelli di tipo p (che sono tre), oppure quelli di tipo d (che sono cinque), oppure quelli di tipo f (che sono sette), il riempimento avviene in modo che ciascuno di questi tipi di orbitali viene dapprima occupato da un solo elettrone, e poi, una volta completato il mezzo riempimento, gli elettroni residui occupano uno alla volta gli orbitali già mezzo riempiti (principio di Hund o della massima molteplicità)

    a questo punto possiamo iniziare a rappresentare la configurazione elettronica di un dato atomo nel suo stato fondamentale. Quest’ultima può essere scritta in due maniere:

    - elencando, secondo l’ordine dell’energia crescente, il simbolo degli orbitali atomici occupati dagli elettroni ed indicando ad esponente di ciascun orbitale il numero di elettroni che esso ospita... per esempio, la configurazione elettronica:


    che si legge: «uno esse due, due esse due, due pi cinque» indica che sull’orbitale 1s sono contenuti due elettroni, su quello 2s sono contenuti due elettroni e sui tre orbitali due p sono contenuti cinque elettroni;

    - oppure si può rappresentare ogni orbitale atomico con un quadratino, e ogni elettrone in esso contenuto, con una freccetta verticale:


    in questo caso però, gli orbitali isoenergetici, vengono sempre simboleggiati tutti con il relativo quadratino. Inoltre quando un orbitale è riempito, e cioè è occupato da due elettroni, questi ultimi vengono rappresentati con due freccette orientate in verso opposto per indicare i due diversi valori del numero quantico magnetico di spin (+1/2 e -1/2):


    seguendo le regole appena dettate, procediamo alla costruzione della configurazione elettronica di alcuni atomi a partire da quello più semplice e cioè l’atomo di idrogeno.

    atomo di idrogeno (Z = 1) ha configurazione elettronica:


    atomo di elio (Z = 2) ha configurazione elettronica:


    NON

    atomo di litio (Z = 3) ha configurazione elettronica:


    atomo di berillio (Z = 4) ha configurazione elettronica:


    atomo di boro (Z = 5) ha configurazione elettronica:


    gli orbitali isoenergetici, anche se non completamente impegnati da elettroni vanno ugualmente simboleggiati

    atomo di carbonio (Z = 6) ha configurazione elettronica:


    atomo di azoto (Z = 7) ha configurazione elettronica:


    atomo di ossigeno (Z=8) ha configurazione elettronica:


    atomo di neon (Z = 10) ha configurazione eletronica:


    atomo di sodio (Z = 11) ha configurazione elettronica:


    e così via...

  10. #780
    Overdose da FdT
    Uomo 34 anni da Roma
    Iscrizione: 19/8/2005
    Messaggi: 7,253
    Piaciuto: 35 volte

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    Grazie mille!
    Solo che non ho capito una cosa....la differenza tra i vari tipi di orbitali...Per esempio: secondo quale regola gli hai messi in questo modo"1s, 2s, 2p, 3s, 3p, 4s, 3d, 4p, 5s" ?

    Se rompo le palle dimmelo eh!

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