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L'angolo del chimico

  1. #151
    Sedobren Gocce
    Ospite

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    col termine evoluzione stellare ci si riferisce ai cambiamenti che una stella sperimenta durante la sua vita...
    alcuni astronomi considerano non appropriato il termine evoluzione, e preferiscono usare il termine ciclo vitale, in quanto le stelle non subiscono un processo evolutivo simile a quello degli individui di una specie ma, piuttosto, cambiano nelle loro quantità osservabili seguendo fasi ben precise che dipendono strettamente delle caratteristiche fisiche della stella stessa...

    durante l'evoluzione di una stella, luminosità, raggio e temperatura, cambiano anche di molto; però a causa dei tempi evolutivi molto lunghi (milioni o miliardi di anni), è impossibile per un essere umano seguirne l'intero ciclo di vita...
    pertanto, per compredere come esse evolvono si osserva una popolazione stellare che contiene stelle in diverse fasi della loro vita, e si costruiscono modelli fisico-matematici che permettono di riprodurre le proprietà osservate delle stelle...

    strumento fondamentale per gli astronomi, al fine di compredere l'evoluzione stellare, è ildiagramma H-R che, riportando temperatura e luminosità (che variano insieme al raggio in funzione dell'età e della massa e della composizione chimica della stella) permette di sapere in che fase della vita si trova una stella...
    a seconda della massa, dell'età e della composizione chimica, i processi fisici in atto in una stella sono differenti e queste differenze portano stelle con caratteristiche diverse a seguire differenti percorsi evolutivi sul diagramma H-R...

    una stella nasce da una nube molecolare gigante (ammasso di atomi e molecole interstellari avente densità di qualche centinaio di atomi per metro cubo)
    la maggior parte dello spazio vuoto dentro ad una galassia contiene in realtà da 0,1 a 1 atomi per centimetro cubo; la nube ne contiene invece alcune centinaia...
    nonostante questa bassissima densità, una nube molecolare gigante contiene da 100.000 a dieci milioni di volte la massa del nostro Sole, grazie al fatto di essere appunto gigante: da 50 a 300 anni luce di diametro...

    la nube è stabile, le sue molecole costituenti sono troppo spaziate per riunirsi sotto l'effetto della gravità... se però la nube viene perturbata (ad esempio, dall'onda d'urto di una supernova vicina), parte della materia della nube viene compressa...
    quando questa parte compressa raggiunge una densità di almeno 100.000 atomi per cm3 la gravità inizia a farsi sentire, e la materia inizia ad accumularsi per formare alla fine una protostella... ogni regione densa produrrà da una a decine di migliaia di stelle, a seconda della sua grandezza...

    gli atomi che si accumulano guadagnano velocità mentre cadono verso il centro, riscaldando la protostella e facendole emettere una debole radiazione IR...
    inoltre la compressione in uno spazio piccolo fa ruotare su sé stessa la protostella...


    in alcune protostelle, le più piccole, la contrazione rimane l'unica fonte di energia... queste protostelle diventano delle semplici sfere di gas inerte, le nane brune, all'inizio calde ma non abbastanza, e destinate a morire lentamente mentre si raffreddano nel corso di centinaia di miliardi di anni... questa è la sorte che attende ogni protostella la cui massa sia inferiore a 0,07 volte quella del Sole (equivalente a 80 volte la massa del pianeta Giove)...
    tale protostella, se abbastanza piccola, può anche essere considerata un grosso pianeta, ma la distinzione è piuttosto indefinita e ancora non ben studiata...

    se la protostella è più grande, la temperatura del suo nucleo aumenta a sufficienza (si calcola che la soglia minima sia a circa 15 MegaKelvin , corrispondenti a 15 milioni °C), da permettere agli elettroni di separarsi dai nuclei degli atomi... i nuclei acquistano abbastanza energia cinetica per vincere la repulsione Coulombiana, unendosi a formare un nucleo composto... si è innescata la fusione nucleare, che riscalderà la stella per tutta la sua vita... in questa prima fase, che durerà in genere per il 90% della vita della stella, l'idrogeno si fonde per diventare elio, usando la catena protone-protone (per le stelle più piccole, come il nostro Sole), o il ciclo carbonio-azoto (per le stelle più calde)...
    la fusione nucleare libera un enorme quantitativo di energia, pari allo 0,7% dell'energia di massa a riposo degli atomi interessati (questa energia è calcolabile con la famosa equazione di Einstein)... l'energia liberata aumenta la pressione del gas, che riesce a sostenere il peso degli strati esterni e ferma la contrazione della protostella... questa si trova adesso in una condizione che resterà stabile finché la fusione nucleare potrà continuare... l'energia prodotta si dissipa verso l'esterno della stella e ne esce alla fine come luce visibile e altre forme di radiazione elettromagnetica...
    una volta che una protostella ha raggiunto questo stato di equilibrio viene considerata come stella...




    protostella: la fase di evoluzione di una stella dopo che la nube di idrogeno, elio e polveri ha iniziato a contrarsi, ma prima che la stella raggiunga la sequenza principale del diagramma H-R...
    le protostelle di massa simile al Sole impiegano tipicamente 10 milioni di anni per evolversi da una nube in fase di condensazione ad una stella di sequenza principale... stelle di massa maggiore sono molto più veloci: una stella di 15 masse solari impiega solo 100.000 anni per raggiungere la sequenza principale...
    una protostella si forma dal collasso gravitazionale di una densa nube di mezzo interstellare...
    la maggior parte di tali nubi sono in uno stato di equilibrio: la forza di gravità è bilanciata dall'energia termica degli atomi e delle molecole che compongono la nube...
    ogni disturbo della nube può spostarla dal suo stato di equilibrio...

    nane brune: un tipo particolare di stelle di piccola massa (meno di 0,08 volte la massa del Sole, circa 70 volte la massa del pianeta Giove), che non brillano grazie alla fusione di idrogeno in elio nel loro nucleo, ma si limitano a contrarsi lentamente...
    per questo motivo a volte sono considerate solo dei grossi pianeti... nei primi stadi della loro vita, la maggior parte delle nane brune in effetti genera un po' di energia grazie alla fusione del litio e del deuterio, elementi molto facili da fondere e che sono infatti assenti dalle stelle normali (che li bruciano immediatamente)...
    la presenza del litio è un forte indizio che un oggetto di piccola massa sia una nana bruna...
    continuano a brillare nel rosso e soprattutto nell'IR dopo che hanno finito il deuterio... la sorgente di energia per il loro brillare è semplicemente il calore rimasto dalla combustione del deuterio e del litio, che però si riduce lentamente...
    le atmosfere delle poche nane brune conosciute hanno temperature che variano da 2.300 a 700 °C...
    tutte le nane brune si raffreddano nel tempo, perché non hanno altre fonti di energia... quelle più grosse si raffreddano più lentamente...
    si conoscono solo poche nane brune, e molte neppure certe... si pensa che siano stelle molto comuni, ma la loro osservazione è resa difficile dalla loro bassissima luminosità, che le rende invisibili già a piccole distanze...
    il limite tra un pianeta gigante gassoso e una nana bruna è piuttosto indefinito, e la demarcazione maggiore è posta sul modo in cui sono nati: un pianeta orbita attorno a una stella più grande, mentre una nana bruna si è formata per collasso diretto di una nebulosa, come le stelle normali... l'unica differenza rispetto a queste è che la nebulosa era troppo piccola...
    recenti osservazioni delle nane brune conosciute hanno rivelato delle variazioni di luminosità regolari nell'infrarosso, che suggeriscono la presenza di nubi relativamente fredde e opache nell'atmosfera... si pensa che la "meteorologia" di questi oggetti sia estremamente violenta, comparabile ma molto maggiore delle famose tempeste di Giove;


    supernova: esplosione stellare che sembra risultare nella creazione di una nuova stella nella sfera celeste ("nova" xè "nuova"); "super" la distingue da una nova, la quale è anch'essa una stella che aumenta la sua luminosità, ma in maniera nettamente minore e con un meccanismo diverso... le supernovae sono contraddistinte dall'espulsione degli strati esterni di una stella, riempiendo lo spazio circostante di idrogeno ed elio (oltre ad altri elementi)...
    i detriti formano quindi nubi di polveri/ gas..
    un'esplosione di supernova può comprimere del gas preesistente che si trovava vicino alla stella e si suppone che ciò possa innescare processi di formazione stellare...
    difficilmente lo spirito umano può comprendere la vastità di un cataclisma immane come una supernova: la sua luminosità è tipicamente un miliardo di volte superiore a quella del Sole, e gli strati esterni della stella vengono espulsi a migliaia di chilometri al secondo; qualunque pianeta orbitasse attorno alla stella verrebbe prima carbonizzato e poi spazzato via come un granello di polvere da una specie di valanga incandescente grande come il cielo intero... al contempo, una supernova è l'unico meccanismo naturale conosciuto per produrre gli elementi più pesanti del ferro, indispensabili alla nostra civiltà e alla vita come la conosciamo, che si formano nell'atmosfera rovente della supernova sfruttando l'enorme energia a disposizione...

  2. #152
    Tyler Durden
    Uomo 36 anni
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    sedooooooooooooooooooooooooo
    allora io ho una lavalamp.. hai presente? quelle lampade psichedeliche con la cera la paraffina o cosa diamine è...
    il problema è che la cera è blu e il liquido è blu e non si vede una cippa.. vorrei sostituire il liquido con qualcosa di trasparente.. ora se la apro e lo cambio con dell'acqua?

  3. #153
    Sedobren Gocce
    Ospite

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    ho presente... le adoro anche se nn le possiedo...
    se metti acqua nn c sono proble...
    alla fine contengono acqua colorata o no + paraffina... x moti convettivi s ha movimento delle bolle... ma usano lampade a basso voltaggio?!

  4. #154
    Tyler Durden
    Uomo 36 anni
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    allora praticamente la fonte di luce non è a contatto con il liquido .. è sotto il contenitore di vetro.. io vorrei cambiare quel liquido con dell'acqua ma ho paura di fare una cavolata.. penso che funzioni per il principio della densità ma nn so come.. magari con l'acqua nn funziona più.. che dici?

  5. #155
    Sedobren Gocce
    Ospite

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    guarda che uno può anche riempirla con acqua colorata e metterci la paraffina del colore che più l'aggrada... è appunto il fatto che acqua e paraffina (parum affinis = affine ai suoi pari, ovvero sostanze nn solubili in solventi cm acqua) siamo miscelate che permette i moti d convezione nella miscela...
    quindi vai trà... al max vediamo d trovare migliori accostamenti

  6. #156
    Tyler Durden
    Uomo 36 anni
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    quindi mi dai la tua benedizione.. secondo te funziona ... (acqua semplice o distillata?)

  7. #157
    Sedobren Gocce
    Ospite

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    se ce l'hai deionizzata è meglio... almeno eviti che i carbonati insolubili t incrostino tutto... vuoi la mia benedizione? nn m prendo nessuna responsabilità vai trà... nn dovrebbe succedere nnt d strano... dovrebbe andare

  8. #158
    Tyler Durden
    Uomo 36 anni
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    benedizione non garanzia dai io provo con quella normale se funziona prendo quella distillata altrimenti ci rimetto quella originaria..

    ultima cosa.. non potrebbe essere che il contenitore deve essere chiuso ermeticamente? oppure addirittura sottovuoto? perchè se così fosse mi sarebbe impossibile richiuderlo

  9. #159
    Sedobren Gocce
    Ospite

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    non saprei qst ultima cosa... prova a vedere qnd lo apri

  10. #160
    Tyler Durden
    Uomo 36 anni
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    aperto e cambiata.. non è sottovuoto ora l'ho accesa.. vedremo tra un paio d'ore.. speriamo funzioni.. grazie sedo..

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