Oggi, dopo travagliati giorni ti ho conosciuta.
Non so come è successo,
come ho trovato le parole, il coraggio,
per chiamarti e chiederti il tuo nome.
Ermenegilda!
Così ti chiami!
Il tuo nome, così dolce…
come il tuo sguardo distante, strabico,
la tua soave dentiera,
bianca come le cime innevate di Madonna di Campiglio,
il tuo passo insicuro e barcollante
evidenziato dalla tua tosta, soda e liscia
sinistra gamba di legno.
Dopo averti conosciuta
me ne sono andato,
come uno senza coraggio, senza carattere.
Io ti amo e tu non lo sai,
se te lo dicessi, ti metteresti a ridere,
lasciandomi solo col mio amore.
W d M.