potreste postare la notizia di repubblica che dice che una deputata del pdl è tra gli arresti per mafia eseguiti oggi?
sto col telefono e ho problemi col sito di repubblica
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BARI - Un tesoro da 220 milioni di euro. Società che riciclavano capitali sporchi, e poi tanti nomi di insospettabili: avvocati, bancari, amministratori pubblici. Quasi cento persone coinvolte nella "piovra" fotografata nell'ordinanza dei giudici baresi, notificata oggi anche a vecchie conoscenze della criminalità pugliese come il boss di Japigia Savinucco Parisi e il suo rivale di sempre Antonio Dicosola. Un'operazione storica, dicono in procura, tanto che per illustrarne i risultati, a fianco del procuratore capo di Bari Antonio Laudati, è arrivato anche Piero Grasso, capo della Direzione nazionale antimafia.
Emerge - affermano i magistrati - il vero volto della mafia pugliese. Per la prima volta - viene fatto rilevare - l'indagine "fotografa" il coinvolgimento di persone della Bari bene in indagini sulla criminalità organizzata. A sostegno di questa ipotesi accusatoria vi sarebbero non solo intercettazioni telefoniche e ambientali, ma anche filmati video ritenuti dagli inquirenti particolarmente significati. Nelle indagini risulta convolti due avvocati e un notaio. Per loro la procura ha chiesto e ottenuto misure interdittive dalla profesisone. I due legali coinvolti sono tra i più noti in città. Si tratta di Gianni Di Cagno, ex componente del Csm, ex vicepresidente della Provincia e di Onofrio Sisto, anche lui ex presidente della Provincia, attuale presidente del circolo del tennis e fratello di Francesco Paolo, deputato del Pdl e difensore del ministro Raffaele Fitto. I due professionisti sono accusati di concorso in riciclaggio. Indagata anche Elvira Savino, deputata del Pdl, per trasferimento fraudolento di valori.
Una dei capitoli più importanti è quello del riciclaggio, attraverso società che facevano da paravento. Come la 'Paradisebet limited' di Londra che - secondo l'accusa - dal febbraio 2001 ad oggi ha fatturato milioni di sterline raccogliendo scommesse (come pubblicizzato dalla stessa società nel sito web) in molti Stati, tra cui Cina, Australia, Stati Uniti, fino ai Paesi dell'Europa dell'Est e in Italia. Nel nostro Paese - secondo la procura antimafia - la società, costituita da affiliati al clan Parisi, raccoglie da anni scommesse su primari eventi sportivi, primi tra tutti calcio, tennis, Formula uno, motomondiale, sci alpino, basket, rugby e football americano. La Paradisebet era già stata al centro di indagini della Dda di Bari conclusesi nel novembre 2007 con una imputazione nei confronti di nove indagati accusati di aver costituito e preso parte a un'associazione per delinquere finalizzata all'esercizio delle scommesse clandestine in Italia.
In totale i destinatari dei provvedimenti restrittivi sono 83 persone (53 sono state poste in carcere, 30 ai domiciliari): tra questi figura anche il capoclan barese 'Savinucciò Parisi, assieme a suoi luogotenenti e gregari, e il boss Antonio Di Cosola, egemone dell'omonimo clan contrapposto agli Strisciuglio.
Parisi, tornato il libertà da qualche tempo dopo aver scontato in carcere una pena definitiva, è ritenuto da anni dagli inquirenti il capo carismatico di una frangia della mafia barese attiva soprattutto nel rione Japigia di Bari che nei primi anni Novanta era il market della droga.
Nell'indagine del nucleo di pt della Guardia di finanza di Bari sono coinvolti anche amministratori di alcuni Comuni del barese e professionisti. I primi sono indiziati di aver rilasciato autorizzazioni amministrative per favorire l'attività imprenditoriale apparentemente lecita del clan Parisi, gli altri di aver offerto la propria consulenza per favorire gli affari illeciti del boss. Il clan di Savinuccio Parisi, secondo l'accusa, aveva gettato inoltre le fondamenta per un'opera colossale: un progetto di edilizia universitaria, noto come Centro integrato universitario, una struttura tra le più grandi d'Italia capace di accogliere oltre 3.500 studenti offrendo strutture didattiche d'avanguardia. Le concessioni per la costruzione, già ottenute dal clan da parte del Comune di Valenzano alle porte di Bari, stavano per fruttare all'organizzazione guadagni milionari anche grazie alla presunta collusione di imprenditori compiacenti. Il valore dei lotti sequestrati è pari a 30 milioni di euro. L'associazione criminale si sarebbe servita di insospettabili professionisti e di amministratori pubblici del Comune di Valenzano, in particolare dell'ex vicesindaco Donato Amoruso e dell'assessore Vitantonio Leuzzi, che si sarebbero adoperati per agevolare l'iter burocratico legato all'approvazione delle concessioni, con la promessa - secondo le indagini - di partecipare agli utili frutto della vendita dei beni realizzati.
Nel corso dell'operazione i militari della Guardia di Finanza hanno sequestrato quote della società 'Sport&More', leader a livello internazionale nel commercio di abbigliamento sportivo e ritenuta dagli investigatori la ''lavanderia'' dei guadagni illeciti del clan Parisi. Nella società il clan barese avrebbe investito circa tre milioni di euro.
Perchè secondo te quel decreto è effettivamente dannosso per la mafia che conta e soprattutto se Alfano non volesse non l'avrebbe firmato
ah oddio avevo letto arrestata
No, non fa automaticamente di te un mafioso, ma se tu ti sottrai al giudizio il sospetto lo alimenti.
Non stiamo a cercare gli "scheletri nell'armadio", gli scheletri sono in bella vista, solo che lui non ne dà spiegazioni, e per l'ennesima volta, anziché spiegarne la provenienza fa leggi perché su quegli scheletri non si possa indagare.
Per me chi governa "deve" essere uno stinco di santo, e il discorso che tanto tutti i politici sono sporchi e brutti su di me non fa presa.
Infine per la questione del 41bis, dire che sia un merito di questo governo o del ministro che lo applica mi fa sorridere quanto mi fa sorridere elogiare l'operato di questo ministero dell'interno in quanto alla sua gestione delle forze dell'ordine, perché ti ripeto, mai governo operò tagli più gravi sulla sicurezza.
E poi resta sempre la questione di "Mangano Eroe".
Vorrei anche io nella realtà un presidente del consiglio stinco di santo, con tanto di ministri lindi al seguito.
Quando mi porterai un team così, sarò la prima a darti ragione; fino ad allora mi accontenterò di questo governo, che comunque non mi sembra affatto peggiore di governi precedenti.
come dice grillo da un sacco di anni..."i politici dovrebbero essere perlomeno incensurati"
ma quale apologia di reato...non hai capito il senso...se lui ha amici mafiosi, ma durante il suo governo si continua a sbatterne dentro, che li vada a trovare nelle carceri, con tanti saluti a stà favazza...mica è lui che può decidere se uno và dentro o no...