Penso che sia proprio una cazzata, non credo che ci sia uno sfondo razzista, magari sono anche in buona fede, ma mi sembra lo stesso una cazzata...
La mia migliore amica non è italiana è venuta qui che aveva 8 anni (3 elementare) è stata i mezzo a bamini italiani e in 4 elementare già aveva delle amiche e parlava la lingua. Ora la parla meglio di altri ragazzi ITALIANI che sono a scuola da me è ed ha buoni voti in tutti le materie. Secondo me dividendoli in classi separate ci metterebbero molto di più ad imparare la lingua...
Bè immagino l'avrà imparata un minimo prima di andare a scuola, se no, seduta al suo banco, non avrebbe capito nulla delle spiegazioni...
Comunque qua bisogna considerare tutte le possibilità: ci sono quelli che, come la tua amica, avranno imparato presto, magari avranno frequentato corsi aggiuntivi o saranno stati aiutati dalla famiglia; ci sono però anche quelli che hanno genitori che in casa parlano la loro lingua, magari hanno amici stranieri e che senza aiuti, lasciati a loro stessi, veramente in una classe rischiano di non capire assolutamente niente..
Come diceva Lake, dalle mie parti l'idea di "classi speciali" per rimettere in pari con l'italiano gli studenti stranieri viene già attuata da parecchio tempo: nessuno ha accusato i sindaci e presidi in questione di razzismo, semplicemente perchè il sistema funziona in modo eccellente.
L'unica differenza è che qui li chiamano "laboratori" speciali per la lingua, nel provvedimento "classi" o "corsi".
Si anniderà mica nella parola usata il razzismo?
ISTITUTO COMPRENSIVO DI LUZZARA
Il link è estremamente interessante, in quanto mostra come il principio del provvedimento possa trovare, anzi, trovi già, attuazione concreta.
Pregherei di leggerlo, e di dirmi dove sta l'eventuale razzismo.
ma cristo, parlate di cultura italiana per gli stranieri, ma ci sono italiani più stranieri degli stranieri stessi; perchè non ci mettete pure loro?
e ci sono italiani che parlano meglio il loro dialetto dell'italiano; perchè non ci mettete pure loro?
poi, come dicevo prima il passo principale per l'integrazione e per imparare una lingua è la vicinanza. se io me ne sto chiuso in una stanza con tutti gli stranieri non imparerò mai l'italiano, è impossibile.
questi stranieri devono stare in classe con gli italiani, normali, biondi, bruni, handicappati, neri, gialli e blu, anche verdi se vi va bene. è l'unico modo.
poi io non sono contro la creazione di corsi (badate bene, corsi non classi) per insegnare l'italiano, per insegnare un minimo di cultura ecc..., ma non nel modo proposto dal centro-destra.
non lo etichetto modo razzista, ma un modo cretino per giustificare la creazione di classi "d'elite" e classi di serie B per metterci dentro gli stranieri, o chi non va bene per la società perfetta, rapida, veloce di questo tempo (andrà a finire che tra un po' ci vanno a finire dentro pure gli handicappati... anche loro per la classe normale e perfetta sono un problema enorme).
Obo, tuo discorso è sbagliato. E lo sai anche tu. es. pratico: tu vai in Giappone (e tuo figlio di 6 anni) lo devi mandare a scuola.
Secondo te ci capisce qualcosa? Se poi è uno probabilmente lo lasciano indietro e chissenefrega ma se sono + di uno arretrano tutti.
Se invece si fa un anno con altri stranieri tanto per impare le basi...poi questi stranieri vengono divisi 3/4 x classe così da favorire l'integrazione.
E' innegabile questo fatto.
Non è ne discriminazione ne classi d'elite.
Come si fa già da qualche parte...solo in Italia 10.000 polemiche -.-
Credo che sia un bel ritorno al passato..ma si sa qsto governo è nostalgico...basterebbe programmare dei corsi pomeridiani di italiano come succede già in molte scuole (tipo la mia ex-scuola)...
e poi è didatticamente inutile...provate ad andare in un paese straniero e a stare in classe con 20 italiani per "imparare la lingua"..mah