che poi oggi pensavo... arriva qua una famiglia regolarmente, asilo politico o ricongiungimento... il bambino deve andare che ne so... in terza elementare... ma se non sa l'italiano come fa?
...la proposta in qualche modo mi sembra sensata... che poi si parla di classi di transizione... viene insegnato in maniera più intensiva la lingua italiana, per poi far seguire al bambino le lezioni regolari... sinceramente non lo trovo ghettizzante ma anzi, di integrazione...
poi magari ho bisogno di occhiali...
Questo è un tipo di ipotesi...poi c'è quella di classi con una componente,magari notevole, di stranieri che sanno poco/niente/malino la lingua. Che si fa? Si rispettano i programmi, mettendo di fatto questi studenti nell'impossibilità di tenere il passo? O si rallentano i programmi cercando di metterli in pari, danneggiando così gli studenti italiani che si troveranno in ritardo rispetto ai loro pari età di altre classi?
Girerei comunque la domanda a quelli che, senza peraltro nemmeno conoscere i dettagli della proposta, si son messi subito a gracchiare "razzismo!ghettizzazione!razzismo!".
Insieme anche a questa: perchè lo stesso genere di proposte, con le medesime finalità ma fatte in spagna, erano state accolte e difese come strumento utile all'integrazione?
Mio cugino è stato adottato ed a imparare l'italiano in maniera decente ci ha messo sì e no sei mesi, ha frequentato la scuola normalmente senza problemi di sorta. I corsi d'italiano per gli stranieri, obbligatori se non sbaglio, ci sono già, non vedo la necessità di separare proprio le classi.
E, visto che parli di programmi, se questi bambini, dopo aver imparato/migliorato la lingua, verrano reintegrati a gennaio, come faranno a recuperare il programma svolto nel primo quadrimestre, semestre o quel che è?
La proposta certo si può discutere, è chiaro comunque che al leghista medio questo piaccia solo perché così i suoi bambini padani non si ritroveranno in mezzo agli albanesiXD
Aldilà di questo, guarda, si parla di razzismo perché viene indirizzata solo agli stranieri, un bel test d'ingresso simile ci starebbe benissimo all'intera popolazione scolastica. Ricordo benissimo che in quinta elementare c'erano elementi che facevano ancora fatica a leggere in modo decenteXD
PS Ah, comunque, non vorrei sparare minchiate, ma da me in Trentino la scuola è in gran parte indipendente dalle idiozie che fanno in Parlamento, quindi fanculo la Gelmini e fanculo Roma ladronaXD
E' vero che i bambini ci mettono poco a imparare, ma intanto se ci mette 6 mesi l'anno è già andato a vakke; e se anche ci mettesse meno, come farebbe contemporaneamente a imparare la lingua e seguire il programma normale?
Mi sembra anche, da quel poco che ho letto, che è fissato un limite temporale, proprio per non inserire alunni a metà anno..
Cioè ci dovrebbero essere queste specie di corsi speciali per portare gli alunni ad un punto di partenza minimo comune; una volta raggiunto, possono entrare nelle classi.
Per evitare "ghettizzazioni" viene anche detto esplicitamente di distribuire il più possibile questi alunni, in modo che non si creino concentrazioni eccessive.
Per i dettagli e le modalità di attuazione, certo che ce ne sarà da discutere, ben vengano anche idee nuove, valutazioni di come fanno negli altri paesi, ecc.
Quello che è inaccettabile è gridare "RAZZISMO!" senza conoscere bene la proposta, prima ancora di discuterla, così, per partito preso.
Test d'ingresso per tutti? Di norma un bambino italiano a 6 anni la lingua la capisce...che poi in 5° elementare non sappia un cacchio non dipende certo da quello...
Ma ci sono, o ci dovrebbero essere, i corsi, ci sono gli insegnanti di sostegno, ci sono corsi pomeridiani, corsi estivi, corsi di tutti i tipi.
Perché classi dedicate? Forse perché con i tagli che stanno facendo, i soldi per attività di questo tipo non ci saranno più? Boh.
Classi di inserimento, che consentano agli studenti stranieri che non superano le prove e i test sopra menzionati di frequentare corsi di apprendimento della lingua italiana, propedeutiche all'ingresso degli studenti stranieri nelle classi permanenti.
Io ci leggo solo: gli studenti stranieri fanno il test.
Quelli che sono in italia da tempo e sanno la lingua, o che hanno frequentato questi corsi di cui parli, immagino lo supereranno senza difficoltà.
Per quelli invece che magari non sono in italia da tanto, e/o non hanno frequentato questi corsi di italiano (che forse non sono disponibili dappertutto o per tutti), o li hanno frequentati ma con esito insufficiente, e NON dispongono delle basi minime per poter seguire alla pari con gli altri studenti i programmi, frequenteranno questi corsi per poter raggiungere queste basi minime. Dopodichè, ovviamente non a gennaio o febbraio, verranno normalmente inseriti e distribuiti tra le varie classi.
Quello che non capisco è cosa ci sia di "razzista" in questo.
VErrano fuori altre proposte o miglioramenti? Benissimo. Ma non può essere razzismo il solo affrontare la questione.