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Resoconto 8 per mille - Chiesa cattolica

  1. #81
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 42 anni
    Iscrizione: 3/2/2009
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    Appunto.
    E' lo stato che decide sulle materie scolastiche.
    Uno stato che dovrebbe essere laico
    E l'ora di religione è diventata "Ora di religione cattolica":



    BRUXELLES - In Italia per diventare insegnante di religione, anche in una scuola pubblica, bisogna ottenere il via libera del vescovo. Una prassi in vigore dai Patti lateranensi del 1929 ma entrata in collisione con le regole europee che vietano qualsiasi forma di discriminazione in ragione del credo religioso di un lavoratore. E per vederci chiaro Bruxelles ha aperto un dossier e inviato una richiesta di informazioni al governo Berlusconi.

    fonte

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  3. #82
    Mai più senza FdT lakeofire
    Uomo 39 anni
    Iscrizione: 11/9/2007
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    Quote Originariamente inviata da cornflakesgirl Visualizza il messaggio
    Appunto.
    E' lo stato che decide sulle materie scolastiche.
    Uno stato che dovrebbe essere laico
    E l'ora di religione è diventata "Ora di religione cattolica":
    Se la maggioranza degli italiani è cattolica...
    Se lo stato proviene da una cultura e da una storia cattolica/cristiana

    Fattostà che l'ora è facoltativa. Quindi se uno non vuole la evita
    Pe me sono proprio polemice inutili.
    E' inutile negare le radici di un popolo, una storia,ecc... solo perchè non ci piace.

    Cmq stiamo andano OT. L'argomento è l'8x1000

  4. #83
    Scrivano Lucien
    Uomo 39 anni da Imperia
    Iscrizione: 10/10/2008
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    Io mi ricordo della mia ora di "religione" come di una sorta d'ora di filosofia applicata... la più interessante ed utile di tutto il cucuzzaro, si parlava dei problemi della vita e di dogmi ed immacolate concessioni non ne abbiamo mai fatto menzione. Non so se fosse strano il nostro prof, ma penso che sia così per quasi tutti. Quindi dal mio punto di vista dico ben resti l'ora di religione

  5. #84
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 42 anni
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    Quote Originariamente inviata da lakeofire Visualizza il messaggio
    Se la maggioranza degli italiani è cattolica...
    Se lo stato proviene da una cultura e da una storia cattolica/cristiana
    Lo stato deve dare voce anche a chi non è cattolico.

    Quote Originariamente inviata da lakeofire Visualizza il messaggio
    Fattostà che l'ora è facoltativa. Quindi se uno non vuole la evita
    Intanto però gli insegnanti di religione cattolica, che mia figlia segua o no l'ora, vengono cmq pagati con i miei soldi ..
    Visto che hanno l'onore di scegliere gli insegnanti, prendessero l'onere anche di pagarli. Con l'8 per mille
    Quote Originariamente inviata da lakeofire Visualizza il messaggio
    Pe me sono proprio polemice inutili.
    La chiami polemica inutile dire che spendere circa 100 milioni di euro per il sostentamento dei tribunali ecclesiastici e il catechismonon non sia utile alla comunità?
    Quote Originariamente inviata da lakeofire Visualizza il messaggio
    E' inutile negare le radici di un popolo, una storia,ecc... solo perchè non ci piace.

    Non è negazione delle radici di un popolo.
    Indipendentemente dalla fede o meno, qua si parla di soldi. Tanti soldi.
    E ti garantisco che molti fedeli ,su questo argomento, la pensano così.
    Quote Originariamente inviata da lakeofire Visualizza il messaggio
    Cmq stiamo andano OT. L'argomento è l'8x1000
    Se io do l'8 per mille allo Stato, questo spende il 44,64% per la conservazione dei beni culturali legati al culto cattolico e poco più della metà(24 %) per le calamità naturali...

    E in questi giorni si è parlato del 5 per mille ai terremotati. Togliere i fondi alle ass no-profit (che hanno già pochi fondi) si può fare.
    Togliere parte dell'8 per mille a chicchessia per una causa Buona e Giusta : MAI!!!
    Ultima modifica di RudeMood; 18/4/2009 alle 20:58

  6. #85
    Dovahkiin
    Utente cancellato

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    Quote Originariamente inviata da Lucien Visualizza il messaggio
    Io mi ricordo della mia ora di "religione" come di una sorta d'ora di filosofia applicata... la più interessante ed utile di tutto il cucuzzaro, si parlava dei problemi della vita e di dogmi ed immacolate concessioni non ne abbiamo mai fatto menzione. Non so se fosse strano il nostro prof, ma penso che sia così per quasi tutti. Quindi dal mio punto di vista dico ben resti l'ora di religione
    Eri fortunato, nella mia ora di religione non s'è MAI fatto un caiser, e ho svariate esperienze simili.
    E si, son scelti dalla curia, non fanno concorsi per prendere la cattedra fissa da insengante.

  7. #86
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 42 anni
    Iscrizione: 3/2/2009
    Messaggi: 10,246
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    Oh, *****.
    Il mondo è in crisi, la gente perde il lavoro, non ha la busta paga, non ha reddito..

    Eppure le quote 8 per mille aumentano.
    Di poche decine di milioni, ma aumentano.

    Questo è il rendiconto anno 2007.
    Ah. Non c'era ancora la crisi in quegli anni?


    1. ESIGENZE DI CULTO DELLA POPOLAZIONE

    per l’edilizia di culto: € 185.000.000;
    Costruzione di nuove chiese? Ma se quelle che ci sono
    sono sempre vuote...

    per il sostegno delle attività di culto e pastorale: € 160.000.000;
    *******, 160 milioni per? Ostie e cestini per le offerte?
    per interventi di rilievo nazionale definiti dalla CEI: € 39.250.000;
    Chissà cosa definisce la CEI...
    per il “fondo speciale” finalizzato alla promozione
    della catechesi e dell’educazione cristiana: € 39.820.769
    ;
    ?? Non ci credo che il catechismo costa meno della messa...
    per l’attività dei Tribunali ecclesiastici regionali per le cause matrimoniali: € 8.500.000;
    Schifo.
    2. INTERVENTI CARITATIVI IN ITALIA E NEL TERZO MONDO

    – alle diocesi, per interventi caritativi a favore della collettività nazionale: € 90.000.000;
    – per interventi caritativi di rilievo nazionale definiti dalla CEI: € 30.000.000;
    – per interventi caritativi a favore di Paesi del terzo mondo: € 85.000.000.



    E...

    3. Quanto ai dati di cui alla lettera c).
    Le offerte deducibili previste dall’art. 46, destinate al sostentamento del clero cattolico nel 2007, sono state pari a € 16.368.690.[...]
    La somma di € 353.708.000 corrisponde all’importo trasmesso dalla CEI all’Istituto Centrale prelevandolo dal
    versamento complessi vo di € 991.278.769,09
    effettuato dallo Stato nell’anno 2007 ai sensi dell’ultimo comma dell’art. 47.



    Secondo me i preti dovrebbero lavorare (crisi permettendo).
    O magari scroccare pranzi e cene alle famiglie fedeli. Un prete è sempre il benvenuto, no?
    ***** ci devono fare con mille euro al mese ?


    Una cosa IMPORTANTISSIMA:

    INTERVENTI CARITATIVI A FAVORE DELLA COLLETTIVITÀ NAZIONALE
    A) Una quota di € 90 milioni è stata destinata alle 226 diocesi italiane
    per interventi caritativi a favore della collettività nazionale.
    La ripartizione della somma tra le diocesi è avvenuta secondo i se-
    guenti criteri: una quota base (€ 203.774,44) uguale per ciascuna
    diocesi (per quelle aventi una popolazione inferiore ai 20 mila abi-
    tanti: € 67.924,81), una quota variabile a seconda del numero degli
    abitanti (€ 0,7519 per abitante).


    Anche gli abitanti che .. non usufruiscono di questi servizi?
    Qualcosa non torna proprio...

    Qui fanno vedere come si comportano le altre confessioni religiose.
    E quanti italiani non sappiano come funzioni l'8 per mille.
    E a quanti italiani, fondamentalmente, non interessi un *****.


    Qui, se vi interessa, trovate il servizio completo

    Rai.it - Report

  8. #87
    Wowbagger Jo Constantine
    Uomo 35 anni da Roma
    Iscrizione: 29/1/2009
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    Comunque è bello vedere come le voci riguardanti la carità non superano i 100 milioni

    Com'era la storia della virtù...dell'insegnare al prossimo...?!?

  9. #88
    Spotless Echoes
    Donna 31 anni da Roma
    Iscrizione: 21/6/2009
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    Mah.
    Dove va l'8 per mille non lo so.
    Ma so che se la Chiesa pagasse, come dovrebbe in qualità di Stato, le tasse, noi Italiani avremmo il 40% in meno delle tasse da pagare.
    Ci sono troppe cose di cui parlare in proposito.

  10. #89
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 42 anni
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    Quote Originariamente inviata da Guns17 Visualizza il messaggio
    Mah.
    Dove va l'8 per mille non lo so.
    Sappiamo anche dove va l'8 per mille dello Stato:

    ROMA - Pontificia Università Gregoriana in Roma, 459 mila euro. Fondo librario della Compagnia di Gesù, 500 mila euro. Diocesi di Cassano allo Ionio, 1 milione 146 mila euro. Confraternita di Santa Maria della Purità, Gallipoli, 369 mila euro. L'elenco è lungo 17 pagine e porta in calce la firma del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

    Non si tratta di uno dei tanti decreti, ma quello che ripartisce per il 2009 i 43 milioni 969 mila 406 euro che gli italiani hanno destinato allo Stato in quota 8 per mille dell'Irpef.Basta sfogliarlo per scoprire che confraternite, monasteri, congregazioni e parrocchie assorbono la quota prevalente di quanto i contribuenti avevano devoluto a finalità umanitarie o per scopi di assistenza e sussidi al volontariato.

    E invece? Succede che i 10 milioni 586 mila euro assegnati al capitolo "Beni culturali" sono finalizzati in realtà a restauri e interventi in favore di 26 immobili ecclesiastici. Opere che avrebbero tutte le carte in regola per usufruire della quota dell'8 per mille destinata alla Chiesa cattolica, col suo apposito fondo "edilizia di culto". Come se non bastasse, la medesima destinazione (chiese e parrocchie) hanno anche gli altri 19 milioni destinati alle aree terremotate del centro Italia (14 per l'Abruzzo).

    "L'atto del governo n. 121" è stato predisposto ai primi di settembre da un presidente Berlusconi reduce dall'incidente diplomatico del 28 agosto con la Segreteria di Stato Vaticano. Sullo sfondo, la (mancata) Perdonanza dopo il caso Giornale-Boffo. Il documento, poi trasmesso alla Camera il 23 settembre, conferma intanto che i soldi vanno allo Stato ma entrano di diritto nella piena discrezionalità del capo del governo, per quanto attiene al loro utilizzo. È un atto "sottoposto a parere parlamentare" delle sole commissioni Bilancio. Quella della Camera lo ha già espresso, "positivo", il 27 ottobre, quella del Senato lo farà nei prossimi giorni. Eppure, anche la maggioranza di centrodestra della commissione Bilancio di Montecitorio ha lamentato le finalità distorte e ha condizionato il parere finale a una serie di modifiche, contestando carenze e incongruenze del decreto.


    Tra le più sorprendenti, quella che riguarda la "Fame nel mondo", "alla quale nel decreto vengono attribuite risorse finanziarie alquanto modeste, a fronte di richieste di finanziamento di importo limitato che avrebbero potuto essere integralmente accolte". Insomma: governo ingeneroso verso i bisognosi. In effetti, ultima pagina, al capitolo "Fame nel mondo", sono solo dieci le onlus e associazioni finanziate per 814 mila euro, pari al 2 per cento del totale.
    Tutto il resto? A chi sono andate le quote parte dell'Irpef che gli italiani hanno devoluto allo Stato? La parte del leone quest'anno la fanno gli "interventi per il sisma in Abruzzo". Sono 32 e assorbono 14 milioni 692 mila euro. Ma il condizionale è d'obbligo. A parte la preponderanza anche qui di parrocchie e monasteri (la quasi totalità) tra l'Aquila, Pescara e Teramo, tuttavia altro non quadra. E a rivelarlo è proprio la commissione parlamentare presieduta dal leghista Giancarlo Giorgetti: "Le richieste di finanziamento relative all'Abruzzo risultano presentate in data antecedente al sisma dell'aprile 2009 ed appare quindi opportuna una puntuale verifica e un coordinamento con gli interventi previsti dopo il sisma".

    L'ammonimento è chiaro: quei beni finanziati in Abruzzo non sarebbero stati danneggiati dal terremoto del 6 aprile, non quanto altri almeno. Perché dunque si dirotta lì un quinto dell'intera quota dell'8x1000? Il sisma del dicembre 2008 in Emilia garantisce a 9 tra parrocchie e monasteri del Parmense altri 4 milioni, mentre 11 milioni sono parcellizzati per i danni delle restanti calamità in tutta Italia.

    Ma ecco il punto. Oltre 10 milioni finiscono ad appannaggio dei Beni culturali. Ventisei tra consolidamenti e restauri, quasi tutti per diocesi, chiese, parrocchie, monasteri. Solo per restare alle cifre più consistenti, ecco il milione 314 mila euro per la cattedrale dell'Assunta di Gravina di Puglia, il milione 167 mila euro per il restauro degli affreschi della chiesa dei Santi Severino e Sossio di Napoli, oppure i 987 mila euro per il restauro di Santa Maria ad Nives di Casaluce (Caserta), i 579 mila euro per San Lorenzo Martire in Molini di Triora o i 413 mila euro per la "valorizzazione della chiesa San Giovanni in Avezzano". E poi, la Pontificia Università Gregoriana e la Compagnia di Gesù. Anche su questo capitolo le bacchettate del Parlamento: la priorità dovevano essere "progetti presentati da enti territoriali", non ecclesiastici. Ci sarebbe anche il capitolo "Assistenza ai rifugiati", al quale però, per il 2009, il decreto firmato dal premier Berlusconi destina 2,6 milioni, poco più del 5 per cento del totale. E quasi tutto (2,3 milioni) va al solo Consiglio italiano per i rifugiati. Concentrazione "non opportuna", censura infine la commissione Bilancio: "Altri progetti non finanziati risultavano meritevoli di attenzione".


    L'otto per mille destinato allo Stato finisce a parrocchie e monasteri - cronaca - Repubblica.it


    8 per mille destinato alla Chiesa Cattolica : 991 milioni.
    8 per mille destinato allo Stato : 43 milioni

    8 per mille dello Stato devoluto alla Chiesa Cattolica: 10 milioni

    Totale Chiesa Cattolica: 1 miliardo
    Totale Stato : 30 milioni.



    Adesso io non dico che i beni culturali non siano importanti.
    Magari lo sono per altri. A me francamente importa molto poco .
    Però capisco che debbano essere preservati...

    Pompei fa schifo.
    Perchè non ci sono fondi per Pompei, per esempio?

  11. #90
    Spotless Echoes
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    Quote Originariamente inviata da RudeMood Visualizza il messaggio
    Sappiamo anche dove va l'8 per mille dello Stato:

    ROMA - Pontificia Università Gregoriana in Roma, 459 mila euro. Fondo librario della Compagnia di Gesù, 500 mila euro. Diocesi di Cassano allo Ionio, 1 milione 146 mila euro. Confraternita di Santa Maria della Purità, Gallipoli, 369 mila euro. L'elenco è lungo 17 pagine e porta in calce la firma del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

    Non si tratta di uno dei tanti decreti, ma quello che ripartisce per il 2009 i 43 milioni 969 mila 406 euro che gli italiani hanno destinato allo Stato in quota 8 per mille dell'Irpef.Basta sfogliarlo per scoprire che confraternite, monasteri, congregazioni e parrocchie assorbono la quota prevalente di quanto i contribuenti avevano devoluto a finalità umanitarie o per scopi di assistenza e sussidi al volontariato.

    E invece? Succede che i 10 milioni 586 mila euro assegnati al capitolo "Beni culturali" sono finalizzati in realtà a restauri e interventi in favore di 26 immobili ecclesiastici. Opere che avrebbero tutte le carte in regola per usufruire della quota dell'8 per mille destinata alla Chiesa cattolica, col suo apposito fondo "edilizia di culto". Come se non bastasse, la medesima destinazione (chiese e parrocchie) hanno anche gli altri 19 milioni destinati alle aree terremotate del centro Italia (14 per l'Abruzzo).

    "L'atto del governo n. 121" è stato predisposto ai primi di settembre da un presidente Berlusconi reduce dall'incidente diplomatico del 28 agosto con la Segreteria di Stato Vaticano. Sullo sfondo, la (mancata) Perdonanza dopo il caso Giornale-Boffo. Il documento, poi trasmesso alla Camera il 23 settembre, conferma intanto che i soldi vanno allo Stato ma entrano di diritto nella piena discrezionalità del capo del governo, per quanto attiene al loro utilizzo. È un atto "sottoposto a parere parlamentare" delle sole commissioni Bilancio. Quella della Camera lo ha già espresso, "positivo", il 27 ottobre, quella del Senato lo farà nei prossimi giorni. Eppure, anche la maggioranza di centrodestra della commissione Bilancio di Montecitorio ha lamentato le finalità distorte e ha condizionato il parere finale a una serie di modifiche, contestando carenze e incongruenze del decreto.


    Tra le più sorprendenti, quella che riguarda la "Fame nel mondo", "alla quale nel decreto vengono attribuite risorse finanziarie alquanto modeste, a fronte di richieste di finanziamento di importo limitato che avrebbero potuto essere integralmente accolte". Insomma: governo ingeneroso verso i bisognosi. In effetti, ultima pagina, al capitolo "Fame nel mondo", sono solo dieci le onlus e associazioni finanziate per 814 mila euro, pari al 2 per cento del totale.
    Tutto il resto? A chi sono andate le quote parte dell'Irpef che gli italiani hanno devoluto allo Stato? La parte del leone quest'anno la fanno gli "interventi per il sisma in Abruzzo". Sono 32 e assorbono 14 milioni 692 mila euro. Ma il condizionale è d'obbligo. A parte la preponderanza anche qui di parrocchie e monasteri (la quasi totalità) tra l'Aquila, Pescara e Teramo, tuttavia altro non quadra. E a rivelarlo è proprio la commissione parlamentare presieduta dal leghista Giancarlo Giorgetti: "Le richieste di finanziamento relative all'Abruzzo risultano presentate in data antecedente al sisma dell'aprile 2009 ed appare quindi opportuna una puntuale verifica e un coordinamento con gli interventi previsti dopo il sisma".

    L'ammonimento è chiaro: quei beni finanziati in Abruzzo non sarebbero stati danneggiati dal terremoto del 6 aprile, non quanto altri almeno. Perché dunque si dirotta lì un quinto dell'intera quota dell'8x1000? Il sisma del dicembre 2008 in Emilia garantisce a 9 tra parrocchie e monasteri del Parmense altri 4 milioni, mentre 11 milioni sono parcellizzati per i danni delle restanti calamità in tutta Italia.

    Ma ecco il punto. Oltre 10 milioni finiscono ad appannaggio dei Beni culturali. Ventisei tra consolidamenti e restauri, quasi tutti per diocesi, chiese, parrocchie, monasteri. Solo per restare alle cifre più consistenti, ecco il milione 314 mila euro per la cattedrale dell'Assunta di Gravina di Puglia, il milione 167 mila euro per il restauro degli affreschi della chiesa dei Santi Severino e Sossio di Napoli, oppure i 987 mila euro per il restauro di Santa Maria ad Nives di Casaluce (Caserta), i 579 mila euro per San Lorenzo Martire in Molini di Triora o i 413 mila euro per la "valorizzazione della chiesa San Giovanni in Avezzano". E poi, la Pontificia Università Gregoriana e la Compagnia di Gesù. Anche su questo capitolo le bacchettate del Parlamento: la priorità dovevano essere "progetti presentati da enti territoriali", non ecclesiastici. Ci sarebbe anche il capitolo "Assistenza ai rifugiati", al quale però, per il 2009, il decreto firmato dal premier Berlusconi destina 2,6 milioni, poco più del 5 per cento del totale. E quasi tutto (2,3 milioni) va al solo Consiglio italiano per i rifugiati. Concentrazione "non opportuna", censura infine la commissione Bilancio: "Altri progetti non finanziati risultavano meritevoli di attenzione".


    L'otto per mille destinato allo Stato finisce a parrocchie e monasteri - cronaca - Repubblica.it


    8 per mille destinato alla Chiesa Cattolica : 991 milioni.
    8 per mille destinato allo Stato : 43 milioni

    8 per mille dello Stato devoluto alla Chiesa Cattolica: 10 milioni

    Totale Chiesa Cattolica: 1 miliardo
    Totale Stato : 30 milioni.



    Adesso io non dico che i beni culturali non siano importanti.
    Magari lo sono per altri. A me francamente importa molto poco .
    Però capisco che debbano essere preservati...

    Pompei fa schifo.
    Perchè non ci sono fondi per Pompei, per esempio?
    Io posso solo dire che di dati simili a questi ce ne sono sempre stati.
    Ma purtroppo che discorso possiamo fare.
    Non siamo nessuno, non possiamo credere in nulla.
    Ci sono troppi esempi, troppi fatti assurdi.
    Il discorso finisce sempre in una autocommiserazione.
    Dunque...
    Amen.

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