Non ho mai negato che le assenze nella PA potrebbero essere più frequenti che altrove.
Solo che non vedo il nesso con la riduzione della spesa nella PA.
Inoltre, se è vero quel che ha affermato wittman che un milione su un totale di tre milioni di lavoratori è superfluo per sovradimensionamento dell'organico, allora dico che nemmeno l'efficienza del servizio ne guadagnerebbe, a meno che le assenze non superino il valore di un milione di persone al giorno...
Trovo invece logico pensare che tali assenze siano proprio legate all'esubero di personale.
E' il solito discorso, si reprime anziché affrontare i problemi alla radice.
Mettiamo in galera chi si fuma una canna, multiamo i clienti delle prostitute e ora perseguiamo i dipendenti statali.
Risalire alle cause di tali fenomeno però, fermamente, NO!
Gentaglia non è in senso dispregiativo. io la etichetto così perchè chi sento lamentarsi e proprio chi non fa nulla (ovviamente non parlo di te, ma parlo di chi sento "a voce", in primis mia zia. Lei è una che non fa nulla e si lamenta pure -.-) Tra l'altro io stesso ci sono stato in quei posti e quindi so come fuinziona MOLTO bene, se permetti. E non concepisco chi non accetta la realtà. Possiamo discutere slle norme e allora il discorso è politico e soggettivo, ma NON sul fatto che ci siano tante persone che non fanno nulla.
Allora dal tuo discorso direi che possiamo licenziare immediatamente quel milione di persone in più?
X me si potrebbe anche se non fosse che il paese va in rovina e tantissime famiglie sul lastrico. Oltre che manifestazioni e quant'altro ne deriverrebbe.
Quindi, anche se sono sovradimensionate, non vedo perchè non debbano lavorare tutti...
Con il persone il servizio è comunque + efficiente, rapido, sempre presente, ecc... Tanto non è che su una scrivania lavorano in 2...ognuno ha la propria quindi possono lavorare tutti insieme allegramente ed accelerare il sistema.
Per estinguere il problema alla radice molte volte bisogna tagliare la pianta...qui non è possibile e quindi si cerca di curarla il meglio possibile.
Lungi da me questa soluzione.
Penso a una riconversione del personale e a uno stop alle assunzioni via via che i più anziani vanno in pensione.
Il fatto che ci sia inoperosità e assenteismo tra i dipendenti è dovuto a un abbrutimento dovuto alla poca mole di lavoro richiesto e alla cattiva organizzazione dello stesso.
In certi luoghi molto spesso il lavoro è inteso come un premio. Se davvero si introducesse il concetto (il più delle volte, in tali luoghi soprattutto, finto) di meritocrazia, il fenomeno si incrementerebbe.
A chi è ben presentato si offre il lavoro, a chi non è sponsorizzato si offre l'inedia.
Giocoforza che chi ha un lavoro da svolgere e in funzione della qualità dello stesso, cresce sia professionalmente che economicamente; chi invece è messo da parte si assume suo malgrado l'etichetta di nullafacente.
Col tempo tali individui posti al margine dell'attività lavorativa si rassegnano e cercano un equilibrio che consenta loro di sopravvivere. L'assentarsi dal lavoro per motivi non strettamente necessari è uno di questi, così come passare l'intera giornata a imboscarsi a destra e sinistra.
Un dirigente sano che volesse affrontare l'assenteismo dovrebbe partire dall'organizzazione del lavoro. Dalla ridistribuzione della forza lavoro. Dare pari opportunità professionali a tutti. Solo quando s'è raggiunto un risultato tangibile in tale direzione avrebbe senso attaccare gli assenteisti, ma io sono convinto che se si facesse in tal modo tali assenteisti scomparirebbero o almeno si ridurrebbero di molto, in modo conseguenziale.
Balbo ha una capacità invidiabile di assegnare colpe a CHIUNQUE, meno a chi commette quella scorrettezza, di qualunque tipo si tratti.....
Se tu fossi impiegato in un posto dove non ti viene chiesto di fare un cazz0, tranne magari qualche formalità tipo compilare il foglio delle presenze come ti comporteresti:
Staresti per 30 anni (40) tutto il giorno seduto alla scrivania con le braccia conserte sempre pronto a ricevere quell'ordine di lavoro che non arriva mai, oppure ti concederesti la lettura di un libro, di un giornale, qualche assenza ogni tanto...?
SE wittman mi fornisce un dato per il quale ci sono 3 milioni di impiegati a svolgere il lavoro per il quale ne bastano 2 milioni, è conseguenza che ci sono situazioni del genere.
Non ci credi?
Credi che questi se ne stanno a casa e intanto il lavoro non svolto aumenta e aumenta...
Riguardo alla disorganizzazione del lavoro, ti faccio un esempio semplice. Gli accertamenti finanziari. Avvengono sempre tre mesi prima della scadenza, che è di 5 anni.
Secondo te il compito viene assegnato agli impiegati 5 anni prima e questi se lo tengono per tutto il tempo sulla loro scrivania, salvo svolgerlo gli ultimi giorni utili; oppure non credi più probabile che sia "voluto" dagli organizzatori del lavoro ridursi agli ultimi tempi?