Originariamente inviata da
Wittman
La posso affermare perchè in un'interrogazione orale il professore ha ampia discrezionalità nel dare i voti; ovvio che se rispondi a tutto e ti mette 3 puoi reclamare, e viceversa. Ma per tutti gli altri casi, fa quello che vuole:non c'è un criterio matematico per stabilire se un'interrogazione "decente" meriti 6+ o 7-, o sbaglio? O se la fai buona e invece che 8 ti mette 7, vai al provveditorato?
E se la fai scarsina e ti mette 5- invece che 5e mezzo?
Oltre a questo, se un prof vuole "fregare" un alunno, lo potrà sempre fare con mezzi legittimi...domande particolari, interrogazioni a sorpresa, ecc.
Se vuole darti la materia sotto, non preoccuparti che ci riesce.
Anche negli scritti peraltro c'è discrezionalità, o nella correzione di un tema c'è criterio oggettivo? Fai correggere lo stesso tema a 5 prof di italiano diversi e probabilmente otterrai 5 valutazioni diverse. E' sempre stato così.
Più difficile che io prof, di idee politiche diverse da quelle dello studente X, possa presentarmi al consiglio di classe e dire: diamo 7 in condotta a X e bocciamolo, senza presentare motivazioni oggettive e violazioni concrete.
Se 10 professori, valutate le violazioni e il comportamento tenuto dallo studente, si trovano d'accordo nel bocciarlo per la condotta, ripeto, penso che lo studente abbia fatto qualcosa e che non sia vittima di un complotto politico. Questa forse è la scusa che lo studente proverà a dare ai suoi per giustificarsi, semmai.
Infine, la scuola non ha solo la funzione di conferire un pezzo di carta; deve istruire sì, ma anche educare. Il rispetto dei compagni, dei professori, delle regole di convivenza civile, ecc, le posso tranquillamente far rientrare nel concetto di "educare", e quindi gravi e ripetute violazioni possono tranquillamente giustificare una bocciatura.