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La questione rom in Italia

  1. #331
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 42 anni da Reggio Emilia
    Iscrizione: 21/12/2007
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    Quote Originariamente inviata da lakeofire Visualizza il messaggio
    Sì ma sono le solite cagate perchè sanno che l'Italia e il paese degli imbecilli e che CI fanno fare quello che vogliono.

    I reati, per es, che hanno destato tanto scalpore in Europa, in Spagna, ecc... esistono da anni negli altri paesi. Solo che noi dobbiamo fare da paraculo agli altri paesi.
    Sono ridicoli.
    Provate a vedere come arrestano in Germania o Spagna (io personalmente in vacanza ho visto la polizia spagnola all'opera), le seghe di questo tipo accadono solo da noi.
    Per riprendere una bella battuta già utilizzata qua, LORO sì che fanno i froci con il culo degli altri..ossia, da loro sono rigidi e fermi nel far rispettare la legge (giustamente), mentre parlando degli altri paesi si riempiono la bocca di belle parole, accoglienza, integrazione, solidarietà.
    Costruiscono un muro e sparano agli immigrati che cercano di scavalcare e rompono i coglioni a noi perchè li mettiamo nei Cpt cercando almeno di identificarli.
    Fastidiosi come una puntura d'ape sul culo.


  2. #332
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
    Iscrizione: 6/12/2005
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    Quote Originariamente inviata da Wittman Visualizza il messaggio
    Sono ridicoli.
    Provate a vedere come arrestano in Germania o Spagna (io personalmente in vacanza ho visto la polizia spagnola all'opera), le seghe di questo tipo accadono solo da noi.
    Per riprendere una bella battuta già utilizzata qua, LORO sì che fanno i froci con il culo degli altri..ossia, da loro sono rigidi e fermi nel far rispettare la legge (giustamente), mentre parlando degli altri paesi si riempiono la bocca di belle parole, accoglienza, integrazione, solidarietà.
    Costruiscono un muro e sparano agli immigrati che cercano di scavalcare e rompono i coglioni a noi perchè li mettiamo nei Cpt cercando almeno di identificarli.
    Fastidiosi come una puntura d'ape sul culo.
    La puntura d'ape sul culo è molto meno fastidiosa che non in altre parti del corpo: sul dorso di una mano per esempio o su una tempia...


    era fondamentale per il proseguo del post!

  3. #333
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 42 anni da Reggio Emilia
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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    La puntura d'ape sul culo è molto meno fastidiosa che non in altre parti del corpo: sul dorso di una mano per esempio o su una tempia...
    era fondamentale per il proseguo del post!

    E' vero...Ho detto così perchè una volta io sono stato davvero punto sul culo da un'ape (cioè mi ci sono poi seduto sopra io, non è nemmeno stata colpa sua!!) , ed è stato molto sgradevole!!

  4. #334
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    E' vero...Ho detto così perchè una volta io sono stato davvero punto sul culo da un'ape (cioè mi ci sono poi seduto sopra io, non è nemmeno stata colpa sua!!) , ed è stato molto sgradevole!!
    Pensa per lei...

  5. #335
    Overdose da FdT Yoda
    Uomo 30 anni da Trento
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    Occhiolino

    Quote Originariamente inviata da Usher Visualizza il messaggio
    perchè siamo certificati a livello intrenazionale come razzisti contro i Rom
    ----------------------------------------------------------------------
    Al governo di Roma viene contestato l’atteggiamento nei confronti di immigrati e rifugiati, romeni in particolare
    LONDRA — Irene Khan, segretario generale di Amnesty International, tiene in mano il Rapporto 2008, un libro dalla copertina nera, un censimento delle violazioni dei diritti umani compiute in 150 Paesi: «I leader dei governi debbono chiedere scusa al mondo per le promesse tradite, per l’ingiustizia, la diseguaglianza, l’impunità», dice. C’è anche un capitolo sull’Italia, disteso su tre pagine, che non sono poche per una nazione «civile» e membro del G8 (per un paragone, il Sudan ha cinque pagine piene di misfatti e la Cina quattro).
    DISCRIZIONE DEI ROM - Al governo di Roma viene contestato l’atteggiamento nei confronti di immigrati e rifugiati, romeni e rom in particolare. Sotto il titolo «Discriminazione dei Rom» viene preso in considerazione il decreto legge del 2 novembre 2007 «che consente alle autorità di espellere cittadini dell’Unione europea in base a preoccupazioni di pubblica sicurezza». Secondo la direttrice dell’Ufficio campagne e ricerca della sezione italiana di Amnesty, Daniela Carboni, il rischio è che si apra una «caccia alle streghe». Un clima creato da «dichiarazioni discriminatorie da parte delle istituzioni e atti normativi approvati in modo affrettato e propagandistico».
    VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI - L’Italia poi non ha una legge specifica sul diritto d’asilo in linea con la Convenzione Onu sullo status dei rifugiati. E non ha collaborato in modo sufficiente alle inchieste sulle violazioni dei diritti umani nel corso della guerra al terrorismo: vengono citati i casi dell’imam Abu Omar rapito a Milano dalla Cia nel 2003 e di Foued Ben Fitouri, espulso e consegnato alla Tunisia a gennaio del 2007 e, secondo le fonti di Amnesty, torturato in carcere. Un paragrafo per la vicenda delle violenze al G8 di Genova nel 2001 e uno per gli scontri tra polizia e tifosi del Manchester all’Olimpico di Roma.
    NON DIVIDERE IL MONDO TRA L'OCCIDENTE RICCO E IL RESTO - Irene Khan a Londra ha guardato alle grandi aree di crisi del mondo: «In Somalia gli uomini vengono sgozzati come capre, in Iran ci sono 100 minorenni in attesa di essere impiccati». La tortura è ancora praticata in almeno 61 Paesi, processi iniqui si celebrano in almeno 54 Paesi mentre in 77 Paesi non è consentita la libera espressione delle proprie idee. E ancora, la crisi alimentare, le frontiere chiuse di fronte al flusso degli immigrati economici in fuga dalla povertà. «Noi chiediamo ai leader di non dividere il mondo tra l’Occidente ricco e il resto, serve una nuova direzione nelle scelte politiche», dice la signora Khan. Una realtà tragica, senza sbocchi?
    IL RUOLO DI NUOVI LEADER - La segretaria generale di Amnesty risponde che il 2008 presenta una grande possibilità: ci sono nuovi leader, dalla Russia con Medvedev agli Stati Uniti, che potrebbero impegnarsi per migliorare le cose sul fronte dei diritti umani. Ma perchè allora, se l’elezione di un nuovo capo della Casa Bianca fa sperare in una svolta, Washington è sempre trattata come se fosse un serial killer dei diritti umani, chiede il corrispondente della Cnn. «Ci concentriamo sull’America perché è la superpotenza e detta lo standard al mondo», risponde Irene Khan. Nell’indice analitico del Report 2008 si va in ordine alfabetico dalle violazioni compiute in nome dell’anti-terrorismo, alla riduzione in schiavitù, traffico di armi, tratta di esseri umani, violenze sulle donne. Non si parla di aborto. Amnesty ha discusso sull’ipotesi di definire l’aborto un «diritto umano». «È stato frutto di una distorsione del dibattito, noi non crediamo che sia un diritto umano, vogliamo che la donna sia libera dalla paura e dalle costrizioni e abbia accesso alle strutture sanitarie», dice al Corriere la vicesegretaria di Amnesty Kate Gilmore. E lo scontro sull’aborto con la Chiesa cattolica? «Anche Amnesty è un po’ una grande chiesa, con molte opinioni».
    nn serviva mettere tta sta roba...... era una dom retorica...

  6. #336
    Overdose da FdT Yoda
    Uomo 30 anni da Trento
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    Occhiolino

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    E' vero...Ho detto così perchè una volta io sono stato davvero punto sul culo da un'ape (cioè mi ci sono poi seduto sopra io, non è nemmeno stata colpa sua!!) , ed è stato molto sgradevole!!
    mio cugino, giuro, mentre scalava un'albero s'è seduto su un alveare, scena da cartone animato... è finito all'ospedale qlla volta, poveretto...

  7. #337
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 42 anni da Reggio Emilia
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    Pensa per lei...
    Haha in effetti!!

  8. #338
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
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    Verona, arrestati 8 rom: costringevano bimbi a rubare

    30/6/08
    La polizia di Verona ha arrestato oggi otto rom croati accusati di aver organizzato furti aggravati in abitazioni nel Nord Italia attraverso lo sfruttamento di bambini.
    Lo riferisce la polizia in un comunicato.
    I fermi predisposti dalle autorità giudiziarie di Verona e Venezia, a carico di sette adulti e un minorenne imputabile, recano le accuse di "associazione a delinquere finalizzata a commettere furti aggravati in abitazione con l'induzione dei minori a perpetrarli, maltrattamenti in famiglia ed abbandono di minori".
    Con i medesimi capi di imputazione, altri tre minori imputabili sono stati indagati in stato di libertà.
    Gli arrestati -- appartenenti ad una famiglia di rom croati -- avrebbero utilizzato i bambini, sfruttando il loro status di minori non imputabili, per compiere furti aggravati in una serie di appartamenti in diverse regioni del nord Italia.
    I piccoli sarebbero stati costretti a rubare attraverso minacce e vessazioni, riferisce la nota, che parla anche di "ritorsioni di tipo sessuale".
    Se venivano arrestati, i minori venivano abbandonati al loro destino, di solito in comunità di reinserimento da cui fuggivano dopo poco tempo.
    Il gruppo di rom arrestati dava direttive per i furti ai ragazzini tramite cellulare. E, quando i minori venivano colti in flagranza di reato, i genitori li disconoscevano. Il particolare è emerso dalle indagini partite lo scorso gennaio dopo che erano state fermate, in due diversi punti di Verona, due coppie di bambine tra gli 8 e gli 11 anni sorprese mentre stavano rubando in appartamenti. La polizia, in quel mese, aveva intensificato i controlli perché in pochi giorni erano state denunciati 47 furti in altrettante abitazioni, tutti avvenuti attraverso lo scassinamento di porte o finestre con cacciaviti.
    Le indagini dell'operazione denominata "Catene spezzate" sono iniziate in seguito ad un aumento di furti in appartamento compiuti nel gennaio scorso: in 23 giorni c'è stata -- riferisce la polizia -- un'escalation di 47 furti aggravati, che "avevano minato la sicurezza dei cittadini veronesi".
    I furti, si è scoperto in seguito, venivano compiuti da giovani nomadi non imputabili, quasi sempre bambini, che venivano controllati da nomadi maggiorenni accampati di volta in volta fuori dal centro abitato in questione.
    Nel corso dell'indagine sono stati accertati e riscontrati centinaia di furti aggravati in abitazione, commessi in Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Emilia Romagna.
    L'identificazione è stata resa possibile grazie ai cellulari dei piccoli, attraverso i quali la polizia registrava i dati in memoria, riuscendo così a risalire ad una "ben articolata associazione a delinquere operante nel settore dei furti aggravati in abitazione, estremamente mobile in tutto il Nord Italia, ed avente come punto di forza 'l'elemento minore straniero non accompagnato'".
    I profitti dell'attività smantellata dalla polizia di Verona dovevano essere particolarmente alti, visto che gli indagati -- riferisce la nota -- possedevano un parco di automezzi e camper "nuovissimi" e avevano anche acquistato appartamenti in Veneto.

  9. #339
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 42 anni da Reggio Emilia
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    No ma è inutile prendere le impronte dei minorenni per associarli ai genitori per cercare di evitare anche queste cose.
    E' una discriminazione, è fascismo.
    Blea.

  10. #340
    mr stagger lee
    Utente cancellato

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    No ma è inutile prendere le impronte dei minorenni per associarli ai genitori per cercare di evitare anche queste cose.
    E' una discriminazione, è fascismo.
    Blea.
    Facciamolo anche coi napoletani. Succedono le stesse identiche cose qui dalle parti mie.

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