Delitto di Verona: confessa un romeno
Roma - Un romeno di 20 anni è stato fermato a Civitavecchia ed è tutt'ora interrogato dai carabinieri e accusato di aver partecipato all’omicidio della coppia veronese avvenuto a Lugagnano di Sona, vicino a Verona. Secondo quanto si è appreso, Claudiu Stoleru, classe '88, si era già imbarcato sul traghetto veloce "Nuraghe" nel porto di Civitavecchia: era diretto a Olbia. Il giovane, fermato alle 23 di ieri, durante l'interrogatorio avrebbe ammesso le sue responsabilità. Secondo gli investigatori il movente del delitto sarebbe sessuale.
La dinamica Luciana Rambaldo, casalinga di 56 anni, è stata trovata morta, nuda, nella sua camera da letto. Il marito, Luigi Meche, 60 anni, è stato ritrovato invece in tavernetta con le braccia rotte e il cranio fracassato. Il giovane era stato visto dipingere la cancellata della villetta della coppia insieme a Meche poche ore prima del duplice omicidio. A morire per primo sarebbe stato l’uomo, finito dal suo assassino a colpi di martello: 15 alla testa e 8 alle braccia, rotte in più punti. Il cadavere dell’uomo sarebbe poi stato nascosto in garage, con i polsi legati da una corda, e occultato con un tappeto e degli stracci. La moglie sarebbe invece stata colpita con una bastone, ma sarebbe morta per strangolamento.