Sono «almeno 100mila» i processi che dovranno essere sospesi per un anno una volta che diventerà legge l’emendamento al dl sicurezza approvato in Senato.E’ l’Associazione nazionale magistrati a fornire le cifre delle ricadute della norma che sospende i provvedimenti per alcune tipologie di reato commesse prima del 30 giugno 2002. Un impatto, avverte il segretario, Giuseppe Cascini, che rischia di creare «un caos senza precedenti» negli uffici giudiziari, mettendo "in ginocchio" il sistema giustizia. I REATI CHE NON SARANNO PUNITI - Sequestro di persona; stupro; rapina; furto in appartamento e con strappo. Sono alcuni dei reati puniti con meno di dieci anni e per i quali dunque scatterà lo stop dei relativi processi per effetto dell'emendamento al dl sicurezza. A fare l'elenco dei procedimenti che per un anno «saranno chiusi in un armadio» è l'Associazione nazionale magistrati, che avverte: «Sembra che il legislatore abbia deciso che i reati puniti con meno di 10 anni di reclusione siano bagatelle. Ma non è così: sono invece il 90 per cento dei reati, quelli di maggior allarme sociale». Nella lunga lista ci sono anche l'estorisone, l'associazione per delinquere, la bancarotta fraudolenta, lo sfruttamento della prostituzione, l'usura, l'omicidio colposo per colpa medica e quello con violazione delle norme sulla circolazione stradale. «Come potremo dire ai genitori di una persona morta in un incidente stradale, o alla vittima di uno stupro - ha detto Cascini - che il processo non si fatà perchè il fatto non è ritenuto grave?». Diversi i paradossi segnalati dall' Anm a cui porterà l'applicazione di questa norma: lo studente che cede gratuitamente una dose di hashish a un coetaneo sarà processato prima dello straniero irregolare che violenta una studentessa alla fermata del tram; e la stessa sorte toccherà al giovane che ruba un cellulare a un coetaneo minacciandolo con un temperino rispetto al chirurgo che durante un'operazione per un grave errore provoca la morte di un bambino.