Brunetta: tornelli a Palazzo Chigi
Ministro partecipa all'inaugurazione
Primo giorno con i tornelli a Palazzo Chigi, per la registrazione delle presenze e degli orari di ingresso. "Abbiamo introdotto i tornelli, abbiamo introdotto la scheda. Voglio andare a salutare i miei dipendenti perché stiamo facendo una piccola rivoluzione", ha detto il ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, presente all'inaugurazione. "Voglio essere lì con i lavoratori", ha proseguito.
La rivoluzione a Palazzo Chigi
Da questa mattina, dunque, dirigenti, funzionari e impiegati dovranno utilizzare l'apposito badge per aprire le porte di vetro, sul modello di quelle utilizzate nelle stazioni delle metropolitane, poste all'ingresso principale del Palazzo. "Abbiamo vinto - ha affermato il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, che questa mattina, accompagnato dal segretario generale della Presidenza del Consiglio, Mauro Masi, ha inaugurato i nuovi varchi -. Non era mai successo nella storia di Palazzo Chigi che ci fossero i controli in entrata e in uscita per i dipendenti". Per il ministro si tratta di uno strumento che "servirà a garantire più produttività, più presenza e soprattutto più servizi ai cittadini". Brunetta, ricordando che nel mese di settembre nella pubblica amministrazione si è registrato un meno 40% di assenze per malattia, ha poi aggiunto: "Si è aperta una nuova stagione di responsabilità e trasparenza nella Pubblica amministrazione".
L'attacco del Pd
A chi gli chiedeva, citando la battuta del presidente del Consiglio Berlusconi sui mancati guadagni dei bar della zona, Brunetta ha risposto "se ne faranno una ragione". Ma se da un lato il ministro Brunetta si dice soddisfatto della sua "rivoluzion", arrivano anche critiche da parte dell'opposizione. "Prendiamo atto dall'intervista del ministro Brunetta che il Governo non intende seguire la strada tracciata dal governo Prodi per la stabilizzazione dei precari mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro nella pubblica amministrazione. Si tratta di un gesto incomprensibile visto l'accordo condiviso che si era raggiunto nella scorsa legislatura in base a requisiti oggettivi e condivisi'': cosi' Marianna Madia e Teresa Bellanova del Pd componenti della commissione Lavoro della Camera, in una dichiarazione congiunta. "Chiediamo quindi al governo di ritirare l'art. 377bis dal 1441 quater che si voterà da martedì in aula perchè è un articolo capestro che inficia tutto il provvedimento. E' l'ultima occasione che ha questo governo - concludono - per smentire quella politica contro i lavoratori che si sta affermando come elemento distintivo anche di questa legislatura del centrodestra".