Originariamente inviata da
Abel Balbo
La spesa per gli armamenti, ahimé, è l'unica che non si può ridurre, anzi siamo obbligati a incrementarla di una certa percentuale ogni anno.
Vado a memoria, credo che questo sia dovuto a qualche retaggio storico legato al far parte della NATO o comunque qualche menata post seconda guerra mondiale.
In Italia si può ridurre la spesa per la sanità, per la scuola, per l'assistenza in genere, ma non gli armamenti.
Questo diventa una manna per quanti (tanti) cercano di arricchirsi facilmente alle spalle dei contribuenti: occorre spendere una certa somma annua, si stanziano quindi soldi per appalti vari, rifacimenti di questo e quello nelle caserme, acquisto di aeroplani nuovi, nuovo parco macchine, carrarmati, pistolette, bombe a mano, caciotte di parmigiano che neanche arrivano nelle mense della casrma, per non parlare dei carburanti... conoscete qualche alto ufficiale la cui moglie ha mai speso un centieuro di benzina? Anceh nelle caserme è la solita solfa... la regola unica è: non rompere i cog****i. Tu non fai un ca**o e ti succhi il tuo stipendio che, in barba alle moderne terie meritocratiche, si incrementa costnatemente in funzione della tua anzianità e tu in cambio taci del fatto che in caserma non arriva il parmigiano, i tagli di carne, i carburanti...
Certo che generalizzando si potrebbe dire che non è un problema della difesa ma che riguarda la mentalità più radicata di chi governa l'Italia... e che succedono le stesse cose anche senza i militari di leva... e che sono andato quindi come al solito OT!