Ed ecco a voi come sbagliare in due parole scherzo ovviamente
ps Che senza accento
Ed ecco a voi come sbagliare in due parole scherzo ovviamente
ps Che senza accento
Guarda detta in questo modo quasi quasi ti dò ragioneOriginariamente inviata da Che
BravaOriginariamente inviata da vane84
GRAZIE....
Originariamente inviata da Che
OK.GRAZIE
Ma argomentare un po' il tuo W Che? CioèOriginariamente inviata da vane84
Ma argomentare un po' il tuo W Che? Cioè [/quote]
NN M VA DI ARGOMENTARE,GIA' HA DETTO ABBASTANZA LUI.
Non mi sn offeso, in genere nn mi offendo, tutt'al più mi inkazzo, ma non è nemmeno questo il caso...Originariamente inviata da X-fun
Il marxismo è un modello che pur non volendolo o non riuscendo ad applicare, potrebbe essere utilizzato come spunto, anche nell'attuazione di una legge finanziaria.
Non so se avrò il tempo per assistervi, ma la fine del capitalismo è inevitabile, si sta strozzando da solo. Finirà con una colossale crisi economica, una specie di fine del mondo finanziaria, dalle ceneri della quale si dovrà poi ricostruire un nuovo mondo...
Comunque propongo di non continuare questo discorso, che stiamo rovinando il topic a Che, andando OT... ciaociao!
Permettimi di dissentire. Parlando del Che non si può fare a meno di parlare della rivoluzione cubana, non di Cuba.Originariamente inviata da Che
Ernesto Guevara è un personaggio che a me piace molto e sono convinto che un dibattito sulla sua vita potrebbe essere molto proficuo, per questo ti dico che sarebbe stato il caso di lasciare da parte Cuba, Castro e la politica cubana, soprattutto contemporanea. Si rischia, un rischio che è quasi una certezza, visto il temperamento medio dei FdT, di degenerare nelle solite dispute faziose tra filocapitalisti e filomarxisti, di quelle che alla fine non lasciano niente.
Ernesto Guevara è stato un personaggio fantastico, un emblema per chi crede nella giustizia sociale. Un personaggio caratterizzato da una grande generosità, innegabile anche da parte di chi non crede nei suoi stessi ideali. Fin da bambino è emerso il suo spirito di giustizia. Era uno per cui gli altri vengono prima di se stesso, lo ha dimostrato, come ho scritto dianzi, quando neolaureato si è tuffato in un cronicario e - nonostante fosse in un viaggio di piacere - c'è rimasto un lungo mese che non riusciva ad abbandonarli nelle condizioni in cui si trovavano. Quella stessa generosità che lo ha spinto poi a cimentarsi nella rivoluzione cubana prima e in svariate altre poi, sempre alla ricerca di un popolo tiranneggiato da salvare, fino a incontrare la morte, inevitabile, tradito probabilmente più da coloro che avrebbero dovuto essere suoi alleati che dai suoi nemici.
L'unica asperità su cui possono aggrapparsi i denigratori di Ernesto Che Guevara è la severità con cui ha affrontato certe situazioni, condannando a morte gente della sua stessa fazione, quando si rendeva colpevole di azioni che lui riteneva imperdonabili.
la cosa va spiegata con il grosso senso del sociale che aveva, a torto o a ragione che fosse. Un rivoluzionario che si fregava una porzione di cibo superiore a quel che gli spettava, in una situazione di emergenza per ristrettezze di viveri, era da eliminare. Era visto come un nemico del sociale. Immaginatevi come poteva considerare un traditore. Ernesto Che Guevara, calato nella nostra realtà, non esiterebbe a condannare a morte ogni negazione del sociale, ogni evasore fiscale, ogni "furbo", chi ti frega il posto di lavoro con una raccomandazione, chi ti frega il posto in fila all'ufficio postale... un uomo così non era certo adatto a fare il politico, ne era l'antitesi, lui era uno diretto, schietto, leale.
A me uno così piace, nonostante i suoi difetti.
permettimi anche di correggere il tuo castellano:
"...no se puede confiar en el imperialismo tampoco un tantito asì. NADA!..."
Cioè s@ve spiega, sei contro la pena di morte per un pluriomicida, ma se uno ti frega il posto in fila all'ufficio postale allora si può fare, anzi è segno di schiettezza e lealta?
Ah già che ci sei volevo fare un obiezione riguardo il "padre di famiglia" dicendo che non ricordi il fatto che Castro è uno dei 7 uomini piu ricchi al mondo.
Stai travisando quello che ho scritto e lo sai bene.Originariamente inviata da X-fun
Un conto sono io e un altro è Ernesto Che Guevara, per altro ti ringrazio di confondermi con tale uomo.
Io sono contrario alla pena di morte, Che Guevara in regime di rivoluzione non lo è stato e se hai letto le mie parole, ho specificato essere quella l'unica asperità su cui i suoi denigratori possono attaccarsi, cosa che tu hai fatto prontamente...
Il furbo all'ufficio postale è un'estremizzazione, se vuoi giocaci pure, il senso era e rimane di disapprovazione per i furbi.
Il discorso sulle presunte ricchezze di Castro, per quanto continua secondo me a essere OT in questa sede, mi sembra di una grande puerilità.
A parte il dover dimostrare le ricchezze di Castro, che non ho comunque letto nei top ten di Forbes, eccoteli:
William H Gates III
Warren E Buffett
Karl & Theo Albrecht
Paul G Allen
Prince Alwaleed Bin Talal Alsaud
Lawrence J Ellison
Alice L Walton
Helen R Walton
Jim C Walton
John T Walton
è una lista del 2003, ma non credo che Fidel abbia fatto uno scattone finale in quest'ultimo triennio...
Oppure c'è la lista dei 50 nomi piu' ricchi redatta da Wallstreetitalia nel 2004, tra i nomi famosi troviamo un Berlusconi al 31esimo posto, con tre statunitensi sul podio: Robson Walton del gruppo commerciale Wal-Mart con un patrimonio di 90 miliardi di euro, Bill Gates con 42 miliardi di euro e Warren Buffett con 38 miliardi di euro. Nessun Castro neanche qui...
Non ho cercato ancora, fallo tu...
E' un po' il solito e ormai noioso discorsetto che per dimostrare che Bertinotti non sia meglio di Berlusconi o Casini si alluda a non meglio identificati quadri d'autore alle pareti della sua casa, automobili fuoriserie al suo portone o quant'altro, quando l'unica cosa accertata è il cashmere del suo pullover...
Insomma argomentazioni di chi non ha niente di meglio da proporre...